Garanzie di Origine: cosa sono e le nuove regole del GSE
Sempre più persone decidono di sottoscrivere contratti di fornitura di energia elettrica da fonti rinnovabili. Ma come verificare che l'energia consumata provenga davvero da fonti verdi? Con le Garanzie di Origine, dei certificati elettronici rilasciati dal GSE per attestare l'immissione in rete di energia rinnovabile. Uno strumento che non solo facilita lo scambio e la vendita di energia verde, ma che ha come obiettivo finale quello della riduzione della CO2.
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Quello delle Garanzie di Origine è uno strumento fondamentale per i consumatori, soprattutto per coloro che hanno deciso di sottoscrivere un contratto di fornitura di energia elettrica da fonti completamente rinnovabili. Grazie a queste certificazioni elettroniche, l’utente finale può avere certezza che l’energia consumata provenga davvero da fonti a basso impatto ambientale. Ma come funzionano le Garanzie di Origine e quali sono le nuove regole del GSE in materia di forniture rinnovabili?
Il mercato dell’energia da fonti rinnovabili è in rapida crescita: sempre più famiglie scelgono di sottoscrivere contratti “verdi”, ovvero forniture di elettricità che non prevedono il ricorso a combustibili fossili. Il processo di erogazione di questa energia, tuttavia, non è così immediato come si potrebbe pensare: di seguito, qualche utile informazione.
La distribuzione dell’energia da fonti rinnovabili
Così come già accennato, sono sempre più le famiglie che decidono di affidarsi a fonti completamente rinnovabili – come il fotovoltaico e l’eolico – per la fornitura di energia elettrica presso le loro abitazioni. Ma come viene distribuita questa energia?
Quando si sottoscrive un nuovo contratto di fornitura elettrica, non vi è normalmente alcun intervento tecnico presso la propria abitazione. In altre parole, non vi è un nuovo collegamento a una centrale alimentata a fonti rinnovabili né, nella maggior parte dei casi, vengono cambiati i contatori. In che modo, di conseguenza, viene erogata l’energia verde? Come facile intuire, vale un principio di compensazione. L’elettricità che si sfrutta è sempre la stessa, ovvero generata tramite le tecnologie – classiche o rinnovabili – che costituiscono la rete di distribuzione nella propria zona. Quello che avviene è però l’immissione sulla rete nazionale di una quantità di energia rinnovabile pari a quella consumata. Affinché l’utente possa avere la certezza che questa energia venga effettivamente prodotta, e quindi compensata, è nato lo strumento delle Garanzie di Origine.
Cosa sono le Garanzie di Origine
Con il termine Garanzia di Origine si intende una certificazione elettronica volta ad attestare l’origine rinnovabile dell’energia prodotta dagli impianti qualificati IGO. Recepite dall’ARERA sin dal 2011, queste certificazioni sono conformi alla Direttiva 2009/28/CE e vengono rilasciate dal Gestore dei Servizi Energetici, il GSE, per ogni MWh di energia rinnovabile immessa in Rete.
In termini più semplici, le Garanzie di Origine offrono al consumatore la certezza che l’energia consumata sia effettivamente prodotta – o, più propriamente, compensata – da fonti rinnovabili. Come già spiegato, quando si sottoscrive un contratto di fornitura “green”, tecnicamente l’erogazione dell’energia presso la propria abitazione non subisce modifiche: quel che si ottiene è l’immissione sulla rete nazionale, anche in luoghi geograficamente lontani dalla propria residenza, di un quantitativo di energia rinnovabile pari a quanto consumato. Le Garanzie di Origine vanno proprio a confermare questo passaggio.
Come funzionano le Garanzie di Origine
Ma come funzionano le Garanzie di Origine, trattandosi di titoli elettronici? Il processo è complesso, ma semplificando si possono individuare i seguenti passaggi:
- l’utente consuma energia, indipendentemente dalla tecnologia impiegata per produrla e disponibile nella propria zona;
- il fornitore immette sulla rete nazionale un quantitativo di energia rinnovabile pari a quanto consumato dall’utente;
- Il GSE – ovvero il Gestore dei Servizi Energetici, partecipato dal Ministero dell’Economia e della Finanza – rilascia al fornitore una certificazione di Garanzia di Origine per ogni MWh di energia immessa in rete da impianti rinnovabili. Queste certificazioni hanno validità di un anno;
Ma quale è l’obiettivo di questo complesso sistema, che permette gli operatori anche di scambiarsi Garazie di Origine tramite un sistema d’asta? Lo strumento della certificazione incentiva i produttori di energia a investire sempre pi+ in fonti verdi, con il risultato di abbattere le emissioni di CO2 e di altri gas climalteranti.
Le nuove regole del GSE sulle Garanzie di Origine
Quella delle Garanzie di Origine è una disciplina che affonda le sue radici nei primi anni degli anni 2000, recepita poi in Italia nel 2001. Con l’approvazione della direttiva europea Red II, sono state introdotte nuove regole per l’emissione, il trasferimento e la verifica delle Garanzie di Origine, norme che a livello italiano con il Decreto GO del 14 luglio 2023. Ma quali sono le novità introdotte?
- Un processo semplificato per i fornitori allo scopo di ottenere la qualifica IGO, che attesta la presenza di impianti completamente rinnovabili;
- Un ampliamento della disciplina con nuove norme per certificare l’origine rinnovabile dell’energia prodotta;
- L’introduzione dell’idrogeno rinnovabile fra le tipologie di produzione che possono ottenere certificazione.
Nel dettaglio, la Garanzia di Origine dovrà ora anche indicare:
- la fonte energetica utilizzata – ad esempio fotovoltaico o eolico – e il periodo di produzione;
- la tipologia di energia prodotta dall’impianto, come elettricità, gas naturale, biometano e idrogeno;
- l’ubicazione e la potenza dell’impianto di produzione dell’energia;
- la data di rilascio della Garanzia di Origine e del suo periodo di validità.
Così facendo, il consumatore riceve ulteriori rassicurazioni sull’effettiva produzione di energie da fonti rinnovabili, di entità pari o superiore a quella concretamente consumata.