Il gabbiano è un uccello che fa parte della famiglia Laridae, ma in realtà sarebbe più giusto parlare di gabbiani perché ne esistono diversi generi e specie. Il genere principale della sottofamiglia Larinae è Larus. Sono volatili di taglia media e li troviamo soprattutto lungo le coste.
Non è tuttavia infrequente trovarli anche lungo corsi d’acqua interni. Inoltre esistono colonie di gabbiani anche in alcune città, ben distanti dal mare. Ma andiamo a conoscere meglio questo animale.
Una curiosità: ultimamente i gabbiani sono tornati alla ribalta grazie al fatto che sui social è tornata in voga una canzone del 1988 di Gianni Celeste, Povero Gabbiano (Tu Comm’a mme).
I gabbiani sono animali gregari e vivono solitamente in grosse colonie. Durante il periodo della riproduzione, però, la coppia diventa maggiormente territoriale e non tollera intrusi nel suo territorio. Le uova vengono deposte fra fine aprile e maggio: solitamente sono deposte tre uova o in una buca sul terreno o su piattaforme su alberi o vegetazione.
Sia maschio che femmina collaborano per allevare i piccoli gabbiani, incubando le uova per 22-26 giorni. Un mese e mezzo dopo la schiusa i piccoli prendono il volo.
La durata di vita media dei gabbiani comune è di circa 18 anni.
Più che parlare di razze di gabbiani, bisognerebbe parlare di generi e specie. Del genere Creagrus fanno parte:
Genere Rissa fanno parte:
Genere Pagophila fanno parte:
Del genere Xema fanno parte:
Del genere Chroicocephalus fanno parte:
Genere Hydrocoloeus fanno parte:
Del genere Rhodostethia fanno parte:
Del genere Leucophaeus fanno parte:
Per il genere Ichthyaetus:
Del genere Larus fanno parte:
Se parliamo dei gabbiani comuni, li si trova dalle propaggini meridionali della Groenlandia fino all’Asia centrale. Sono molto comuni anche in Europa. Tendenzialmente i gabbiani che vivono nelle regioni nordiche d’inverno tendono a migrare al Sud, mentre le colonie di gabbiani che vivono nelle zone meridionali tendono a essere stanziali.
In Italia vivono diverse specie di gabbiani:
I gabbiano sono uccelli di taglia piccola-media. Le dimensioni sono variabili a seconda della specie. Per esempio la gabbianella è lunga 29 cm e pesa 120 grammi, mentre il mugnaiaccio è lungo 75 cm e pesa 1,75-2 kg.
Il becco è lungo, forte e ricurvo, mentre le zampe dei gabbiani sono palmate, cosa che permette di nuotare bene in acqua. Le ali sono lunghe, appuntite, con coda corta e quadrata.
Il colore della livrea di solito presenta ali bianche, grigio o nere, talvolta marroni nei giovani. Il colore delle penne cambia dai giovani agli adulti, il tono definitivo arriva fra i due e i quattro anni. In questo lasso di tempo modificano i colori di penne, becco, zampe e anche occhi.
Non c’è differenza di colore del piumaggio fra maschi e femmine, mentre alcune specie variano il piumaggio a seconda della stagione.
I gabbiani hanno le zampe palmate per muoversi meglio in acqua. La maggior parte delle specie, infatti, vive lungo le coste, fiumi, laghi o zone paludose.
Un gabbiano tutto nero non esiste. Ma c’è il grande gabbiano dal dorso nero che è bianco nella parte anteriore del corpo e nero su quella posteriore, ma con ventre bianco.
I gabbiani sono animali piscivori e carnivori, ma quando hanno fame mangiano tutto. Solitamente la loro dieta si compone di pesci e uova, ma non disdegnano di mangiare carogne di altri animali morti, avanzi, insetti, vermi e rifiuti dell’uomo.
Quelli che abitano in città si nutrono anche di altri uccelli più piccoli, topi e ratti. Occhio che tendono a rubare qualsiasi cosa di commestibile abbiate in mano.
Predatori naturali dei gabbiani sono le aquile e i falchi, i rapaci in generale.
I gabbiani di notte dormono in cavità o ripari sulla terraferma in modo da essere al sicuro dai predatori. A volte li si vede vivere in grosse colonie anche in spazi aperti: in questo modo possono avvistare più facilmente i nemici o pericoli.
Ci sono poi anche delle piccole variazioni a seconda della specie. Il gabbiano tridattilo, per esempio, è noto per essere l’unica specie che vive in alto mare, torna a terra solamente per riprodursi.
I gabbiani sono pericolosi per l’uomo? Dipende. Un singolo esemplare, se infastidito, può dare una beccata e fare male. A volte, soprattutto quando si ha del cibo in mano, più gabbiani possono collaborare per rubarlo e allora qualche problema in più lo possono causare.
Ma a meno di non essere in Uccelli di Alfred Hitchcock, il problema non sono le possibili aggressioni dei gabbiani, ma il fatto che possono diffondere sporcizia. Mangiano i rifiuti spargendoli in giro o lasciando carcasse di roditori intorni e, potenzialmente, possono essere diffusori di malattie e patogeni che possono contagiare anche l’uomo.