Fusione fredda, ricercatori italiani scoprono errori nelle ricerche
Uno studio condotto da ricercatori italiani sconfesserebbe i lavori di Srivastava, Widom e Larsen sulle LENR, rivelando errori nella conduzione delle ricerche.
A stoppare l’entusiasmo dei fan dell’E-Cat e di Andrea Rossi, dopo il successo del convegno di Pordenone, ci ha pensato l’Istituto Italiano di Fisica Nucleare. In collaborazione con altri istituti, come l’Università La Sapienza di Roma e l’Università dell’Aquila ha realizzato uno studio sulle ricerche di Srivastava, Widom e Larsen in materia di LENR.
I risultati di questo lavoro, consultabili su Arxiv, concedono un certo margine di serietà ai tre autori contestati, ma segnalano comunque degli errori di fondo, in particolare, degli errori di calcolo avrebbero portato a sovrastimare la portata di certi fenomeni. Come spiega uno dei responsabili del nuovo lavoro, Antonello Polosa:
Quelli di Srivastava, Widom e Larsen sono una serie di argomenti che, separatamente, sono plausibili. Purtroppo, però, la probabilità di emissione dei neutroni lenti dichiarata nei loro articoli non è quella giusta. Abbiamo ricalcolato i processi nucleari in due modi indipendenti: il numero va ridimensionato di circa 300 volte, il che rende l’intero processo non efficiente dal punto di vista della produzione energetica.
Gli errori che abbiamo individuato sono di vario genere. Ce ne sono alcuni abbastanza grossolani, legati alle conversioni tra unità di misura, e altri molto più sottili, relativi all’interpretazione delle forze nucleari in gioco. Ciononostante, sono convinto della buona fede degli autori: purtroppo, come capita spesso nella scienza, hanno commesso degli errori. Se i calcoli fossero stati giusti, avremmo fatto un grande passo avanti verso la fusione fredda, ma sfortunatamente non è così.
E se questo riguarda il lavoro di Srivastava, Widom e Larsen, su quello di Rossi e Focardi i fisici hanno poco da dire. Lo stesso Polosa infatti nota la differenza di approccio fra i tre studi presi in esame e quelli che starebbero dietro l’E-Cat:
Pons, Fleischmann, Rossi e Foccardi avevano ben poco di scientifico, o quantomeno non hanno saputo dimostrare alla comunità la reale efficacia delle loro scoperte. In questo caso, siamo davanti a un lavoro molto più dignitoso dal punto di vista della fisica.
Ovviamente siamo ben consci del fatto che difficilmente questo studio metterà fine alla querelle. Anzi, riteniamo che gente come Andrea Rossi non si degnerà nemmeno di rispondere. Al contrario, attendiamo delle prese di posizione da parte Srivastava, Widom e Larsen. Che siano in grado di sconfessare chi li sconfessa?