Un lutto ha colpito in questi giorni il mondo della fusione fredda: il 7 agosto, Martin Fleischmann, uno dei chimici responsabili dei primi (contestatissimi) esperimenti sulle LENR, è deceduto all’età di 85 anni.
Lascia una situazione che nell’ultimo anno è esplosa: diverse aziende in tutto il mondo dichiarano di avere realizzato reattori a fusione fredda pronti per essere lanciati sul mercato. La più celebre, la Leonardo Corporation di Andrea Rossi, addirittura presenta 3 modelli del proprio E-Cat:
Intanto, sempre più media si interessano al tema. Ultimo in ordine di tempo Forbes, che ha dedicato a Fleischmann ed ai suoi eredi un interessante articolo, soprattutto perché al contrario di molte voci su internet non ha lesinato critiche e dubbi.
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A tanti anni dagli esperimenti di Fleischmann e Pons, la fusione fredda non ha ancora convinto al 100% della sua veridicità. L’analisi di Forbes rispetto alle dichiarazioni dei vari nuovi guru ha i suoi fondamenti:
Abbastanza punti per decretare che tutta questa storia non sia che una bufala? Non per forza. Difficilmente, secondo noi, della decina di competitor sulla fusione fredda la maggior parte avrà davvero qualcosa in mano. Eppure tante conferenze, anche di una certa rilevanza, si stanno organizzando in tutto il mondo. Ed aziende come la National Instruments stanno lavorando ai macchinari per i sistemi di controllo dei reattori che dovrebbero essere realizzati.
Dal nostro punto di vista, l’ultima parola sulla faccenda non solo deve essere ancora detta, ma è ancora lontana la data in cui potrà essere pronunciata.