Fusione fredda: replicata cella di Celani in autosostentamento
Replicato con successso il test di Celani; cella a fusione fredda attiva per ore in fase di autosostentamento.
Grandi novità dal mondo della fusione fredda. No, non vengono da Andrea Rossi, ma da un altro italiano, il professor Francesco Celani. Egli stesso ha dato notizia di un esperimento riuscito, un esperimento molto importante.
Si tratta di una replica dei test effettuati in passato da Celani al suo reattore. Una cella simile sarebbe stata messa in funzione per più di 90 ore dallo statunitense Ed Pell, utilizzando un cavo ossidato (denominato tecnicamente costantana) inventato dal ricercatore italiano.
Ma la notizia non è solo la replicabilità di un esperimento riguardante le LERN (di per sé un fatto importante), ma il fatto che a un certo punto la cella sia rimasta in funzione in modalità di autosostentamento. In pratica, non serviva fornire energia per ottenere la reazione e dunque calore.
>>Leggi della recente esplosione di una cella nucleare di Celani
La comunicazione inviata da Celani via posta per celebrare e rendere noto l’evento recita:
Ho appena ottenuto da Edmund Pell, USA, il permesso di pubblicare la sua relazione inviata ieri al “sito chiuso” della CMNS.
Vi ricordo che SEMBRA sia riuscito a ottenere lo AUTOSOSTENTAMENTO, cioè SENZA IMMISSIONE DI POTENZA, da circa 80 ore alla temperatura apparente media, dentro il suo voluminoso reattore (circa 50 litri di Idrogeno), di 30°C con l’ambiente a circa 20°C.
Il Prof. Pell è persona estremamente gradevole e aperta a qualunque critica COSTRUTTIVA.
Utilizza 170cm di Costantana, diametro 200micron, peso circa mezzo grammo.
La superficie è stata ossidata in accordo al VECCHIO metodo da Noi sviluppato fino all’Aprile 2012 e pubblicato il 31 marzo 2013 […].
Si tratta di risultati importanti che se confermati aprirebbero nuovi scenari alternativi all’E-Cat di Rossi. Interessante il fatto che la descrizione del test fornita da Pell è talmente completa che quasi chiunque in un dipartimento attrezzato potrebbe provare a replicarlo (a patto, ovviamente, di avere le competenze minime per lavorare in un laboratorio).