Un furetto come animale domestico? Perché no? Oltre al conigli e ai criceti, fra i nuovi animali da compagnia troviamo anche il furetto. Simpatico e divertente, bisogna prestare particolare attenzione all’alimentazione e alla cura dell’alloggio. Diamo dunque uno sguardo al carattere, ai colori del mantello e alle sue principali malattie.
Questa è la classificazione scientifica del furetto:
Sfatiamo subito un mito: il furetto non è assolutamente un animale selvatico. È un animale domestico, non troverai furetti selvatici liberi in natura (a meno che non siano fuggiti). Questo perché il furetto nasce dall’addomesticamento della puzzola europea, Mustela putorius (a proposito di puzzola: se vuoi approfondire l’argomento ti consigliamo di leggere il nostro post in merito): per questo motivo il furetto viene considerato una sottospecie della puzzola.
Furono i Greci e i Romani a dare il via al suo addomesticamento: veniva utilizzato per la caccia al coniglio, motivo per cui è caldamente sconsigliato far convivere liberamente furetti con conigli, porcellini d’India o criceti.
Il furetto è un animale dalla forma snella e allungata. Il maschio è grande il doppio rispetto alla femmina. Il corpo è lungo e le zampe corte. La colonna vertebrale è molto flessibile, la testa è allungata e la dentatura robusta è tipica dei carnivori.
I denti da latte sono 30 e cominciano a erompere a 20-28 giorni, mentre quelli permanenti (34) arrivano a 50-74 giorni. Gli occhi sono piccoli, il furetto non vede benissimo in quanto è un animale notturno. Le orecchie sono piccole.
Una caratteristica dei furetti sono le sacche anali estremamente sviluppate. Sono ghiandole che si trovano a lato dell’ano e che producono un secreto dall’odore molto intenso (ricordati che il furetto è una sottospecie della puzzola). Queste ghiandole sono regolate dagli ormoni sessuali, motivo per cui, per ridurre l’odore emanato, è necessario sterilizzare i furetti e non asportare le ghiandole come si faceva in passato. Inoltre gran parte dell’odore emanato dal furetto deriva dalle ghiandole sebacee sparse sul corpo, anche essere regolate dagli ormoni sessuali.
Hanno un apparato digerente con intestino dal transito veloce, motivo per cui è necessario che faccia piccoli pasti frequenti. Il furetto fa la muta in primavera e in autunno, a volte perdendo quasi del tutto il pelo in pochissime ore. Hanno cinque dita sia sulle zampe anteriori che posteriori, con annessi cuscinetti. Come i cani non hanno le unghie retrattili.
Il furetto solitamente ha il pelo corto. Come colori del mantello, quelli più diffusi sono:
Non esiste, invece, un furetto nero. O meglio: che sia del tutto nero. Esistono infatti furetti con mantello nero-bianco o nero-beige in cui il nero è il colore dominante.
Per quanto riguarda le dimensioni, i furetti possono essere lunghi dai 40 ai 60 cm. Il peso varia a seconda del sesso:
La femmina va in calore in primavera, da marzo fino a settembre. La vulva si ingrossa parecchio. Sono animali a ovulazione indotta: se non c’è l’accoppiamento, l’estro va avanti fino a settembre. Durante questo periodo la femmina immette in circolo alti livelli di estrogeni che possono facilmente condurre a forme di anemia da iperestrogenismo mortali.
La gravidanza dura 42 giorni al termine della quale la femmina può partorire 1-12 piccoli. I cuccioli di furetto nascono ciechi, sordi e senza pelo.
Il furetto si dimostra essere un animale da compagnia divertente, vivace e curioso. Grande esploratore, proprio per questo motivo si caccia spesso nei guai. Molto affettuoso, è capace di stabilire un legame profondo col suo umano.
Tuttavia rimane pur sempre un predatore, cosa che si evince dalla sua curiosità, dalla sua tendenza a esplorare e dal comportamento di caccia anche durante le fasi di gioco.
I furetti dormono parecchio. La loro giornata è scandita da momenti di attività frenetica a momenti di sonno profondo, intervallati da pause per mangiare. Sono animali molto adattabili e se socializzati bene da cuccioli, sono molto affettuosi, cercando le coccole dei proprietari.
Tuttavia, soggetti non socializzati bene, possono essere più diffidenti e aggressivi, arrivando tranquillamente a mordere (da non confondere con i morsi affettuosi dati durante il gioco o quando scambiano quel dito teso per qualcosa da mangiare). I furetti possono convivere tranquillamente fra di loro se abituati da cuccioli, ma occhio a sterilizzarli per evitare cucciolate continue.
Essendo molto curiosi, tendono anche ad allontanarsi per esplorare e fuggire: occhio a rendere la casa a misura di fuga perché se scappano, è difficile ritrovarli.
Non sono animali adatti ai bambini piccoli: richiedono una certa accortezza nel manipolarli, pena morsi dolorosi in caso contrario.
Come alimentazione, il furetto è un carnivoro stretto. Ciò vuol dire che i furetti dovrebbero mangiare solamente alimenti di origine animale. In commercio esistono apposite crocchette per furetti. In alternativa possono andare bene crocchette per gatti che rispettino, però, queste percentuali:
Fondamentale è che questi mangimi non superino le dosi di fibra sopra indicati. Mangimi ricchi di fibra o cereali non sono assolutamente adatti ai furetti: le proteine vegetali, infatti, causano diversi problemi come calcoli urinari, pelo opaco, infiammazione intestinale e crescita ridotta.
Attenzione anche a non somministrare carboidrati, pena lo sviluppo di insulinoma, tumore del pancreas molto diffuso in questa specie.
Lasciate sempre acqua a disposizione tramite abbeveratoi verticali o ciotole pesanti, difficili da rovesciare.
Il furetto ama fare pasti piccoli e frequenti, a causa anche della sua elevata velocità di transito intestinale.
Questi sono gli alimenti vietati nella dieta di un furetto:
Queste sono le principali malattie del furetto:
Per gestire un furetto in casa, è bene mettersi in testa subito che non può essere tenuto rinchiuso in una gabbia per tutto il tempo. Tuttavia, per farlo uscire, è necessario mettere la casa in sicurezza. La gabbia, che deve essere il più ampia possibile, deve essere utilizzata quando non si è presenti per tenerlo costantemente d’occhio (quindi quando sei al lavoro, a fare la spesa o stai dormendo).
L’alternativa è quella di creare una stanza a prova di furetto, ma devi essere sicuro di aver eliminato ogni possibile pericolo. Togli di mezzo tutti gli oggetti che può ingerire, nascondi bene i fili e le prese elettriche, chiudi qualsiasi micro buco da cui possa fuggire, togli di mezzo piante, farmaci o detergenti, elimina oggetti che possono cadergli addosso. Attenzione alla lavatrice e non lasciarlo da solo insieme a cani e gatti. Insomma, quando liberi il furetto devi tenerlo d’occhio a vista.
La gabbia deve essere robusta e lavabile, con chiusure perfette (i furetti sono molto abili nell’evadere). Il fondo della gabbia deve essere pieno e non grigliato, per evitare che si faccia male e ricoperto di materiale assorbente atossico. I furetti usano la cassettina igienica come i gatti per fare i bisogni (anche se sono un po’ meno precisi), ma prediligono quelle angolari. Quando lo fai uscire dalla gabbia, è necessario che siano presenti anche all’esterno una o più lettiere.
Nella gabbia puoi mettere una tana, che può anche essere una vecchia maglia, una scatola di cartone o un’amaca, molto apprezzata. Attenzione solo che non rosicchi ciò che non deve.
Come giochini, evita quelli troppo piccoli o con pezzi che si staccano: i furetti ingeriscono di tutto e spesso sviluppano blocchi intestinali.
Ecco alcune piccole curiosità sul furetto:
Il furetto è un animale da compagnia divertente, vivace e estroverso. Con lui non ti annoi mai. Tuttavia, per essere gestito correttamente, ha bisogno di qualcuno che conosca bene le sue caratteristiche fisiche, il suo carattere e che gli fornisca un’alimentazione adatta. È necessario anche contattare un veterinario esperto di esotici per prendersi al meglio cura della sua salute.