Fukushima, un errore umano causò il disastro nucleare
Una commissione d'indagine indipendente ha stabilito che l'incidente poteva essere evitato con misure di sicurezza adeguate da parte di governo e TEPCO.
Il fattore umano ha avuto un ruolo decisivo nella catastrofe nucleare di Fukushima. Lo ha stabilito il rapporto stilato da una commissione indipendente che fa ricadere le responsabilità su governo, supervisori e sulla TEPCO, l’azienda che gestiva l’impianto. Secondo i commissari, sarebbe stata la mancanza di governance da parte di questi soggetti a determinare il disastro. Scrivono gli esperti indipendenti:
È ormai chiaro che questo incidente è stato un disastro provocato dall’uomo. I governi, le autorità di controllo e la Tokyo Electric Power hanno mancato di senso di responsabilità nella protezione della vita delle persone e della società.
Il rapporto sostiene, in particolare, che l’incidente di Fukushima poteva essere previsto e doveva quindi essere prevenuto grazie a una risposta umana più efficace. L’assenza di queste misure preventive, scrive la commissione d’indagine istituita nel maggio 2011, ha rappresentato un tradimento del “diritto della nazione alla sicurezza rispetto agli incidenti nucleari”. Si legge nelle conclusioni del rapporto:
Sebbene provocato da questi eventi cataclismatici, il successivo incidente dell’impianto nucleare di Fukushima Daiichi non può essere considerato come un disastro naturale. Si tratta di un disastro profondamente frutto dell’azione dell’uomo.