Frullato di banana vegan
Il frullato di banana vegan è una ricetta gustosa per l'estate, ricca di potassio per combattere la calura: ecco come realizzarlo con latte vegetale.
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Amata sia dai bambini che dagli adulti, la banana è certamente uno dei frutti più versatili e nutrienti. Il sapore dolce la rende particolarmente gradevole al palato, mentre il ricco apporto di sali minerali trasforma questo alimento in un alleato rinvigorente, soprattutto durante le calde giornate estive. Solitamente consumato fresco, ma anche impiegato per le più svariate ricette, può essere anche l’ingrediente cardine di un gustoso frullato: ma come realizzarlo, in caso si seguisse una dieta vegana?
Lo stile alimentare vegano richiede l’eliminazione di qualsiasi ingrediente di origine animale, quindi anche dei derivati come latte e uova, di conseguenza la preparazione di un classico frullato dovrà basarsi sull’impiego di validi sostituti. Fortunatamente, dal mondo vegetale giungono le più svariate e dolci alternative, quali il latte di riso o di cocco. Di seguito, qualche informazione nutrizionale sulle banane e una veloce ricetta.
Banane: proprietà nutrizionali
Sebbene siano apprezzate durante tutto il corso dell’anno, le banane vedono il massimo del loro consumo nella stagione estiva. Un fatto non solo dovuto al gradevole gusto, ma soprattutto all’elevato contenuto in sali minerali: questo alimento, infatti, è un contrasto ideale alla tipica spossatezza dovuta alla calura, nonché perfetta scelta per recuperare le preziose sostanze perse con la sudorazione.
Tali proprietà appaiono ben più chiare verificando il profilo nutrizionale del frutto. Si tratta, innanzitutto, di un alimento mediamente calorico: 100 grammi di banane, infatti, apportano 89 calorie. Di questo peso, i carboidrati rappresentano 23 grammi sul totale, le proteine 1.3 grammi e i grassi 0.3, mentre le fibre alimentari raggiungono 2.6 grammi. Del tutto interessante è l’apporto in termini di sali minerali, in particolare di potassio: ben 358 milligrammi. Seguono quindi sodio, calcio, magnesio, zinco e ferro, nonché un contenuto irrinunciabile di vitamine dei gruppi A, B1, B2, B6, C, E, PP e molte altre ancora.
Tra i benefici noti dal consumo regolare di banane, oltre alle qualità rimineralizzanti del potassio, si rileva un buon potere astringente per la regolazione dell’intestino, un aiuto alla digestione e alla produzione in eccesso di succhi gastrici, nonché effetti protettivi per il cuore e l’apparato cardiovascolare nel suo complesso.
Frullato vegan: come prepararlo
Così come già accennato, la dieta vegana richiede l’eliminazione di qualsiasi prodotto di origine animale, compresi i derivati. In genere, la preparazione di frullati a base di frutta vede, fra gli ingredienti principali, anche il latte: all’interno di una regime alimentare vegan, di conseguenza, sarà necessario sostituirlo con bevande di origine vegetale, come il latte di riso, di soia, di cocco, di mandorle e molto altro ancora.
La scelta fra le diverse varietà di latte vegetale dipende innanzitutto dal gusto personale: il latte di riso, ad esempio, assicurerà un gusto delicato e poco dolce, così da compensare il sapore zuccherino tipico della banana, mentre quello di cocco o di mandorle potrebbero invece esaltarlo. Una seconda indicazione, invece, potrebbe giungere dal controllo delle calorie, ad esempio all’interno di una dieta dimagrante: preferendo delle bevande molto dolci, proprio come il cocco, si dovrà comunque tenere presente come già la stessa banana sia mediamente calorica e abbastanza ricca di zuccheri.
Di seguito, una ricetta veloce e semplice a base di latte di riso. Per la preparazione di circa due bicchieri di frullato, serviranno i seguenti ingredienti:
- 1 banana;
- 250-300 ml di latte di riso;
- cannella o cacao a piacere.
La preparazione è decisamente semplice. Si tagli a pezzetti la banana e si versi il tutto all’interno del contenitore del frullatore, dopodiché si aggiunga il latte di riso e una spruzzata di cannella, poco meno di un cucchiaino. Si azioni l’apparecchio e si lasci in funzione fino a ottenere un composto liquido, dopodiché si versi nei bicchieri e, se desiderato, si spolverizzi la superficie con del cacao preferibilmente biologico.