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Fitte al cuore: cause e quando preoccuparsi

Cosa si cela dietro la comparsa di fastidiose fitte al cuore e come cogliere campanelli d’allarme importanti per tutelare la salute.

Fitte al cuore: cause e quando preoccuparsi

Fonte immagine: Pixabay

Si classificano solitamente come fitte al cuore tutte quelle manifestazioni dolorose, improvvise e temporanee, che riguardano il torace e in particolare la zona dove risiede il muscolo cardiaco. In realtà, spesso, la causa scatenante non riguarda un problema legato al funzionamento del cuore, tuttavia il dolore toracico tende sempre a creare ansia e preoccupazione anche se la maggior parte delle volte si tratta di un disturbo non grave.

Crampi e pizzichi al cuore

Le fitte al cuore si manifestano come crampi o pizzichi senza preavviso, in modo acuto, costringendo a fermarsi e sospendere qualsiasi attività si stia facendo in quel momento. Possono essere accompagnate da una lunga serie di altri sintomi, come senso di oppressione al petto, difficoltà respiratoria o sensazione di svenimento. Ma in quali casi è necessario rivolgersi tempestivamente al medico? È sempre fondamentale parlare con il curante per illustrare i sintomi e indagare sulla causa scatenante, tuttavia in alcuni casi l’intervento del medico diventa una vera e propria priorità.

Sintomi e cause

Come accennato sopra, non sempre dietro la comparsa di dolorose fitte al petto si cela un problema al cuore. Queste fastidiose sensazioni possono essere anche essere favorite da alcuni fattori di rischio da non sottovalutare: età avanzata, ipertensione, obesità, vita sedentaria, livelli di colesterolo alti. Tra le possibili cause si riscontrano:

  • contratture e tensioni muscolari, generate da sforzi eccessivi, stiramenti o traumi che riguardano la struttura ossea toracica, basti pensare all’incrinatura costale o alla frattura vera e propria;
  • stress e ansia, responsabile di acuire uno stato di tensione che spesso sfocia in fitte dolorose durante il riposo;
  • aritmia cardiaca, vale a dire una alterazione dei battiti rispetto al ritmo considerato normale che può essere generata da stati d’ansia, attività fisica eccessiva, elevato consumo di prodotti contenenti caffeina.

Altri motivi responsabili di causare fitte al cuore meritano una particolare attenzione:

  • pericardite, infiammazione del pericardio che riveste il muscolo cardiaco;
  • angina pectoris, causata dalla riduzione dell’afflusso di sangue al cuore a causa del restringimento delle arterie, in grado di provocare non solo dolore acuto al petto ma anche alla schiena, alla mandibola e alle scapole;
  • infarto del miocardio, dovuto al blocco del flusso di sangue diretto a una parte del cuore causato dall’ostruzione di una o più coronarie, evento che necessita di un tempestivo intervento sanitario per evitare la necrosi del tessuto cardiaco interessato.

Quando chiamare il medico

Elettrocardiogramma

Brevi fitte che svaniscono rapidamente e che non sono accompagnate da altri sintomi specifici, come dolore esteso ad altre zone o difficoltà respiratoria, sono generalmente passeggere e non legate a problematiche serie e meritevoli di attenzione immediata. Può capitare, tuttavia, di notare altre manifestazioni o malesseri in corrispondenza delle fitte, oppure di avvertire questo disturbo con notevole frequenza. In questi casi è fondamentale richiedere il parere del medico, che generalmente consiglia un elettrocardiogramma e altri esami non invasivi volti a valutare la funzionalità cardiaca.

Dolore al petto: quando preoccuparsi

Qualora le fitte al cuore non si risolvano nell’arco di pochi minuti e, soprattutto, siano seguite o precedute da bruciore al petto, nausea, confusione, respirazione affannosa e dolore che si irradia al braccio sinistro, è determinante recarsi al pronto soccorso più vicino per escludere un vero e proprio infarto.

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