Festival della carne di cane, si moltiplicano le petizioni
Si avvicina l'appuntamento annuale legato alla preparazione della carne di cane, nonostante i molti divieti pare che il festival cinese avrà luogo.
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Il 21 giugno si avvicina e con esso l’annuale festival cinese dedicato alla vendita e alla preparazione della carne di cane. L’avvenimento rituale si terrà a Yulin in Cina e causerà la morte di molti animali di affezione, in particolare di cani e gatti. Da tempo le associazioni di attivisti locali, con il sostegno di molti gruppi internazionali, si battono perché l’evento venga annullato e definitivamente abolito. Ma nonostante il contributo da parte del governo locale, l’appuntamento pare non cedere a usanze più attuali. La tradizione legata al consumo della carne di cane sembra resistere opponendosi a divieti e manifestazioni, attraverso procedure cruente e violente.
In tutto il mondo sono nate spontaneamente manifestazioni e petizioni online, una raccolta firme serrata che possa avere la meglio sulla ritualità della violenza dell’appuntamento. In Italia è molto attiva la petizione lanciata in rete da ALZA LA ZAMPA, che fino a ora ha raccolto più di un milione di firme. Ma anche per questo 2015 i macelli locali sono già pronti per le procedure di rito, da tempo gli animali giungono in segreto verso le attività di zona che stanno cercando di nascondere il tutto lavorando di notte. Anche dei menù locali le pietanze a base di carne di cane sono state cancellate, ma pare siano solo piccoli stratagemmi per non attirare l’attenzione.
Molti attori internazionali si stanno battendo perché il festival venga abolito, lo stesso Ricky Gervais esorta la popolazione a sostenere le operazioni di contrasto e boicottaggio. Secondo i dati, circa 10 milioni tra cani e gatti perdono la vita ogni anno in Cina, mentre per l’evento di Yulin saranno 10.000. Nonostante la città stessa assicuri che il festival non avrà luogo, un lavoro di infiltrazioni da parte della Humane Society International ha permesso di seguire e filmare tutti i passaggi che portano alla preparazione della carne di cane. Dalla cattura spesso brutale degli animali randagi ai rapimenti dei cani di proprietà, quindi al trasporto in gabbie di ferro anguste dove gli esemplari sono stipati l’uno sull’altro, fino alla morte per percosse o per sgozzamento. Le procedure arcaiche e crudeli purtroppo sono molteplici, gli attivisti cercano quindi di sensibilizzare il più possibile la popolazione locale per impedire che questo massacro abbia luogo.