Greenstyle Casa & Giardino Orto & giardino Orto Fertilizzante naturale per basilico: guida passo passo

Fertilizzante naturale per basilico: guida passo passo

Il fertilizzante naturale per il basilico è molto semplice da realizzare: basta recuperare alcuni ingredienti abbondanti in cucina, come i fondi del caffè o il lievito di birra.

Fertilizzante naturale per basilico: guida passo passo

Fonte immagine: Pixabay

Il basilico è una delle piante aromatiche più frequentemente coltivate, anche da chi non dispone di un grande giardino o di uno spazio generoso in terrazzo. È infatti sufficiente dotarsi di un piccolo vaso e approfittare di questa profumatissima pianta in cucina, da usare al bisogno a seconda delle ricette che si desidera preparare. Ma come realizzante un fertilizzante naturale per il basilico, magari recuperando degli ingredienti già ampiamente disponibili all’interno dell’abitazione?

Sono molti i rimedi naturali che possono essere sfruttati per realizzare un perfetto concime per il basilico e, più in generale, per qualsiasi tipo di pianta aromatica. È sufficiente scegliere ingredienti dall’elevato apporto nutritivo, in particolare quelli ricchi di azoto. Di seguito, qualche consiglio.

Fertilizzante liquido

Spray piante

Uno dei metodi più veloci per realizzare un ottimo fertilizzante naturale per basilico è quello di sfruttare le potenzialità di un concime liquido. Prepararlo in casa è molto semplice: basta infatti recuperare l’acqua di cottura delle più svariate verdure e aggiungere qualche altro piccolo ingrediente.

A questo scopo, si può riutilizzare l’acqua di cottura di tutte le varietà a foglie verde, poiché ricche di sostanze nutritive e fortemente azotate, ma anche le sostanze più zuccherine della frutta. Può bastare anche mezzo litro per una piccola coltivazione domestica, da inserire in un erogatore spray e spruzzare sul terreno almeno una volta al mese, lasciando lo stesso terriccio solo lievemente inumidito. Il basilico crescerà rigoglioso, con delle grandi e profumate foglie verdi.

Per rendere l’effetto ancora più efficace, i residui di cottura delle verdure possono essere abbinati all’acqua recuperata dalla bollitura delle ortiche.

Se si vuole ottenere un composto meno fluido ma più cremoso, quindi più facile da distribuire sul terreno e più duraturo nel tempo, l’acqua di cottura può essere mescolata ai fondi di caffè, fino a ottenere una pasta morbida e malleabile.

Scarti di cucina

Bucce

Sono moltissimi gli scarti di cucina che possono essere riutilizzati per ottenere un concime per basilico e altre piante aromatiche. A partire dal guscio delle uova, uno scarto sempre molto abbondante all’interno della cucina. È sufficiente spezzettare i gusci in piccoli pezzi e mescolarli a un terriccio morbido, da versare poi alla base della pianta, soprattutto vicino al fusto.

Con gli scarti da cucina si può realizzare anche un nutriente compost. Se non si dispone di una compostiera, se ne può creare una con poca fatica. Basta recuperare un contenitore di plastica o di legno – meglio se bucherellato, per favorire la circolazione dell’aria – e riempirlo per un terzo di terriccio morbido e fresco e qualche vermicello, ideale per areare ulteriormente il terreno e favorire la decomposizione degli scarti da cucina.

Dopodiché si possono aggiungere bucce, pane duro, torsoli della frutta e molto altro ancora, ricavandone un composto molto nutriente e azotato dopo circa tre o sei mesi.

Lievito di birra, cenere e caffè

Cenere da legna

Per chi fosse alla ricerca di un fertilizzante per basilico in polvere, una soluzione è rappresentata da un mix di tre fondi di caffè, un pugno di cenere da legna e una bustina di lievito di birra. Sarà sufficiente mescolare questi tre ingredienti e distribuirli in modo uniforme sul terriccio nel vaso.

È però necessario specificare che la cenere – una risorsa fortemente ricca di azoto – dovrà essere utilizzata solo se proveniente dalla combustione di legna non trattata. Materiali verniciati o il pellet, che potrebbe contenere specifici collanti, non sono indicati poiché potrebbero contaminare il terreno dell’orto.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Agricoltura biologica vs biodinamica: quali sono le principali differenze e quale scegliere
Orto

Entrambe sono esempi di agricoltura sostenibile. L’agricoltura biologica evita pesticidi e fertilizzanti sintetici, promuove la biodiversità. Così come la biodinamica che però, essendo influenzata dall’antroposofia, va oltre facendo leva su aspetti spirituali e cosmici. Quest’ultima impiega preparati biodinamici, segue il calendario lunare e vede il terreno come un organismo vivente. Entrambe cercano di preservare l’ambiente e la fertilità del suolo, ma sono diversamente regolamentate.