Il mondo felino non è fatto solo di grandi felini come il leone e la tigre o di piccoli e adorabili gatti domestici. Esistono anche delle vie di mezzo: i gatti selvatici. In questo caso andremo a conoscere meglio il gatto selvatico asiatico, noto anche con il nome scientifico di Felis silvestris ornata. Un parente del gatto comune domestico, ma dall’indole decisamente più forastica.
Il Felis silvestris ornata è una sottospecie del gatto selvatico che è diffuso dal mar Caspio fino all’India, arrivando al Kazakistan, alla Cina e alla Mongolia. Noto anche come gatto delle steppe asiatico e come gatto del deserto indiano, ecco che i gatti selvatici dell’Asia centrale hanno delle differenze sostanziali con i gatti selvatici europei. Per esempio, i gatti selvatici asiatici hanno il mantello color giallo-giallastro o rossastro di base, ricoperto però di macchie piccole rosso-marroni o nere. In alcune popolazioni di gatti selvatici delle steppe, poi, queste macchie si fondono insieme formando delle strisce.
A seconda poi della zona di diffusione cambia un po’ la colorazione del mantello. Per esempio quelli di India e Pakistan hanno un colore di base più giallo – sabbia chiaro, con macchine che su tronco e fianchi sono disposte a formare linee verticali.
Il mantello di solito è corto, anche se durante la stagione fredda può essere un pochino più lungo. La coda ha sempre la punta nera, così come neri sono anche i polpastrelli. Sulla punta delle orecchie, arrotondate, è presente un ciuffo di peli.
Come peso, è equiparabile a un gatto di taglia media visto che come peso arriva a 3-4 kg di solito.
Questa è la classificazione scientifica del Felis silvestris ornata:
Questa sottospecie tende a vivere nelle zone desertiche e semidesertiche a bassa quota, vicino ai corsi d’acqua. Tuttavia è anche capace di vivere per lunghi periodi in zone prive di acqua. Lo si trova fino a 3mila metri di altezza sul livello del mare, basta che vi sia vegetazione sufficiente per nascondersi e cacciare.
Animali schivi come tutti i gatti selvatici, questa sottospecie tende a essere avvistate maggiormente durante il giorno (una piccola differenza con altri tipi di gatto che tendono a essere più crepuscolari). Tendono a dormire dentro piccole tane nelle quali allevano anche i cuccioli.
Spesso le femmine si accoppiano con i gatti domestici comuni dando origine a ibridi.
Come tutti i gatti, anche il gatto selvatico asiatico è un carnivoro stretto. Quindi questo vuol dire che si nutre di piccole prede a cui dà la caccia. Tende a nutrirsi soprattutto di gerbilli nel deserto, ma può dare la caccia anche a lepri, ratti, tortore, pernici, pavoni e passeri. Non disdegna di nutrirsi di uova di uccelli che nidificano a terra, mentre se l’occasione lo richiede si nutre anche di vipere, cobra, boa, gechi e scorpioni. E anche coleotteri e altri insetti.
Ecco alcune curiosità sul gatto selvatico asiatico:
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