Con il termine fattoria didattica si intende un’azienda agricola che, oltre alla normale produzione di colture o all’allevamento di bestiame, si è anche attrezzata per fornire attività didattico-formativa da destinare sia ai bambini sia agli adulti. Le fattorie didattiche diventano spesso meta di gite scolastiche, ma non solo: sono adatte anche a famiglie o gruppi che vogliono avvicinarsi al mondo rurale. In Italia le fattorie didattiche devono essere iscritte in appositi registri regionali, inoltre devono anche sottoscrivere una carta degli impegni e della qualità nella quale sono indicati:
La storia e le origini delle fattorie didattiche vanno ricercate sia nel Nord America che in Europa un secolo fa o poco più, in maniera del tutto indipendente. Le fattorie didattiche si svilupparono in questi luoghi come attività collaterali a quelle più prettamente agricole all’interno di aziende che volevano rilanciare il settore agroalimentare, in forte crisi durante la fine del Novecento. Lo scopo iniziale era quello di riavvicinare le giovani generazioni residenti nelle città alle aree rurali, in modo da permettere loro di riscoprire i prodotti tradizionali del territorio.
Andando negli Stati Uniti, nel 1902 nasce il 4H in Ohio, mentre nel Minnesota nascono i Local agricultural after-school clubs and fairs, chiamati poi nel 1912 4-H club. Nel 1948 arriva, invece, la Green Chimneys Farm for Little Folk a New York, con lo scopo di dare ai bambini un posto dove poter stare a contatto con gli animali.
Spostandoci nel Nord Europa, anche qui nei primi del Novecento sono nate molte strutture dove avvicinare le persone all’ambiente naturale:
E in Italia? Beh, nel 1997 viene creato l’Alimos Soc. Coop, un gruppo di fattorie didattiche romagnole. Da lì poi sono state organizzate esperienze simili anche in Piemonte e provincia di Mantova. È del 2000, invece, il primo censimento italiano delle fattorie didattiche: attualmente sono più di 2.600 quelle registrate.
Quando si parla di fattoria didattica si parla anche di requisiti che questa deve avere. Alcune regioni hanno creato delle normative apposite per permettere l’accreditamento delle fattorie didattiche, richiedendo precisi standard. Questi sono alcuni dei requisiti che deve avere:
Ma cosa si fa in una fattoria didattica? Ci sono diverse attività che possono essere organizzate. Ovviamente non è detto che in ogni singola struttura vengano svolti per forza tutti questi progetti educativi, quindi se cerchi qualche attività particolare, è meglio sempre contattare prima le singole aziende in modo da valutare quale sia quella più idonea per i tuoi obiettivi:
Molte fattorie didattiche sono anche aziende agrituristiche: qui, previa prenotazione, è anche possibile pernottare per periodi più lunghi.
Grazie alle fattorie didattiche è possibile conoscere meglio come si svolge davvero l’attività agricola e di allevamento, nonché scoprire il ciclo delle piante e il mestiere dell’agricoltore/allevatore. Inoltre è anche possibile apprendere qualcosa di più sul rispetto dell’ambiente, sulla salvaguardia della biodiversità, sulla sostenibilità e sul consumo consapevole.
Le attività varieranno a seconda della struttura. In alcune sarà possibile dedicarsi all’orto, in altre alla cura delle piante da frutto. Alcune aziende offrono anche percorsi per comprendere meglio la fauna selvatica, mentre nella stagione giusta è possibile partecipare alla raccolta di funghi, tartufi e castagne.
Molto ambite sono le fattorie didattiche che offrono la possibilità di venire a contatto con gli animali da cortile come galline e conigli, mentre non mancano quelle con bovini, pecore, capre, maiali e cavalli. Ovviamente non mancheranno incontri con cani e gatti, mentre in alcuni casi particolari ci si potrà imbattere anche in lama, alpaca e altri animali un po’ diversi dai soliti.
Molte fattorie didattiche offrono percorsi dedicati ai bambini. In alcuni casi è possibile organizzare vere e proprie gite scolastiche, mentre in altre vengono accolte anche le famiglie con i bambini. Qui i più piccini (ma non solo) potranno apprendere nozioni basilari sulla provenienza dei vari prodotti agroalimentari. Inoltre in alcune fattori didattiche possono imparare a conoscere anche i vari animali da fattoria, interagendo anche con loro.
Se vuoi trovare la fattoria didattica più adatta a te, provando a cercare su Google è possibile valutare quali siano le strutture aperte più vicine. Per esempio, se cerchi una fattoria didattica nelle Marche attualmente troverai aperte la Fattoria Didattica Dei Conti di Conti Maurizio a Scapezzano, Santa Paolina Farma a Osimo e l’Agriturismo Biologico Pieve del Colle – Fattoria Didattica a Urbania.
Cercando una fattoria didattica in Puglia, invece, troverete aperte la Masseria dei Monelli a Conversano e l’Allegra fattoria delle Murge – S.S. Agricola Natile a Ginosa. Cerchi una fattoria didattica in Basilicata? Ecco che ci sono la Masseria Campolerose – Agriturismo a Viggianello, la Masseria Nivaldine – Az. Agr. Suriano Carlo a Rotondella e l’Azienda Agrituristica Ventricelli.
Ma cercando troverai anche fattorie didattiche in provincia di Taranto, di Bologna, di Torino, Milano e delle principali città italiane. Andando sui siti ufficiali delle singole regioni è possibile trovare anche gli elenchi delle fattorie sociali e degli agriturismi che aderiscono ai vari progetti e programmi educativi.
L’unica accortezza, in questo periodo di Covid-19, è di contattare le strutture sempre prima di recarvi. Alcune di esse, infatti, purtroppo non hanno riaperto i battenti dopo il lockdown, mentre nella maggior parte dei casi è richiesta comunque la prenotazione.
Perché andare in una fattoria didattica? Per stare a contatto con la natura, per capire meglio da dove arriva il cibo che ogni giorno troviamo sulla tavola, per allontanarci dalla frenesia della vita moderna o anche solo per vedere dal vivo tutti quegli animali di cui sentiamo parlare, ma che non possiamo vedere nelle nostre città. È anche l’occasione giusta per fare una gita diversa dalle solite o per mangiare del cibo genuino, andando alla scoperta dei sapori del territorio e della tradizione.