Farine di insetti ed etichettatura in Italia: cosa prevede la normativa
Pubblicati in Gazzetta Ufficiale i quattro decreti che regolamentano l'etichettatura dei prodotti contenenti farine di insetti in Italia.
Il 2023 in Italia si è chiuso con una piccola e interessante novità sul fronte della legislazione legata alla commercializzazione nel nostro Paese delle farine a base di insetti, il cui consumo nei paesi dell’UE è stato autorizzato dall’Unione Europea con una pace del governo italiano che non ha potuto far altro che adeguarsi e pubblicare quattro decreti con l’obiettivo di rendere il più chiara possibile l’etichettatura dei prodotti che le contengono.
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei quattro decreti firmati dal Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, risale al 29 dicembre 2023 e in queste ultime ore il titolare del dicastero ha ritenuto opportuno correre su Facebook per fare una serie di precisazioni per i sostenitori della maggioranza di governo:
Leggo su internet alcune notizie riportate in modo fuorviante sui decreti pubblicati in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 dicembre 2023. Questi, infatti, NON “LIBERALIZZANO” il consumo di farine e alimenti derivanti da insetti. L’autorizzazione è avvenuta a livello europeo e vincola ogni Paese facente parte dell’UE. Il nostro Governo introduce REGOLE RIGIDISSIME per i produttori, volte ad informare minuziosamente i nostri cittadini che consumano, in modo tale che chiunque voglia possa evitare facilmente di acquistare questi prodotti, o viceversa.
Le REGOLE RIGIDISSIME a cui fa riferimento Lollobrigida non sono poi così rigide se paragonate a quello che accade già per altri prodotti alimentari in commercio in Italia. Quello che ha fatto il governo italiano è stato fissare una serie di obblighi per l’etichettatura dei prodotti che contengono quattro diversi ingredienti a base di insetti: lacusta migratoria, grillo, verme della farina e larva gialla.
È sempre il Ministro a riassumere come i consumatori in Italia dovranno essere informati in modo chiaro su quello che stanno per acquistare. Tutti gli alimenti a base di insetti dovranno presentare un’etichetta ben visibile sulla confezione che informerà chi acquista su:
- Tipologia di insetto presente
- Quantità di insetti utilizzate
- Paese d’origine
- Informazioni relative a rischi legati a reazioni allergiche
Non solo. I prodotti in questione devono essere posti in vendita in comparti separati, segnalati attraverso apposita cartellonistica.
Ma entriamo nel dettaglio. I decreti in questione sono 4, così denominati dal Masaf:
- Alimenti e preparati, destinati al consumo umano, ottenuti mediante l’utilizzo della polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus ovvero di Acheta domesticus congelato, essiccato e in polvere (23A07040)
- Alimenti e preparati, destinati al consumo umano, ottenuti mediante l’utilizzo della larva gialla della farina (larva di Tenebrio molitor) congelata, essiccata o in polvere. (23A07041)
- Alimenti e preparati, destinati al consumo umano, ottenuti mediante l’utilizzo della Locusta migratoria, congelata, essiccata e in polvere. (23A07042)
- Alimenti e preparati, destinati al consumo umano, ottenuti mediante l’utilizzo delle larve di Alphitobius diaperinus (verme della farina minore) congelata, in pasta, essiccate e in polvere. (23A07043)
I quattro decreti sono simili in tutto e per tutto, con l’unica eccezione per la tipologia di insetto. L’articolo 2 indica la denominazione dell’alimento che deve comparire sull’etichetta – come “Polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico)” o “Acheta domesticus (grillo domestico) congelato” o “Acheta domesticus (grillo domestico) essiccato/in polvere” nel caso del grillo domestico – e l’avviso che tale ingrediente “può provocare reazioni allergiche nei consumatori con allergie note ai crostacei e ai prodotti a base di crostacei, ai molluschi e ai prodotti a base di molluschi e agli acari della polvere“.
Lo stesso articolo precisa anche che “nel campo visivo principale, stampate in modo da risultare facilmente visibili e chiaramente leggibili, devono essere riportate le seguenti indicazioni: ‘Il prodotto alimentare contiene larve di Alphitobius diaperinus (verme della farina minore) congelate, in pasta, essiccate e in polvere’, a seconda della forma utilizzata” e mette nero su bianco l’obbligo di mettere in vendita tali prodotti “in comparti separati, segnalati attraverso apposita cartellonistica”, senza però entrare nel dettaglio.