Falsi integratori negli USA: farine e soia al posto delle erbe
Integratori alle erbe finti negli USA: contengono riempitivi come riso e soia, sostiene la procura di New York.
Fonte immagine: Composition with nutritional supplement | Shutterstock
Quattro grandi aziende del settore alimentare sono alla gogna negli Stati Uniti: Gnc, Target, Walgreens e Walmart sono state ufficialmente accusate di vendita fraudolenta dal New York State Attorney General’s Office. L’oggetto in questione sarebbero gli integratori a base di erbe, secondo le accuse dentro ai prodotti non ci sarebbe traccia delle sostanze benefiche pubblicizzate.
Integratori popolari come quelli a base di ginseng, ginkgo biloba, iberico o valeriana, prodotti e pubblicizzati dalle grandi marche in questione, non solo non conterrebbero nessuno di questi elementi, ma sarebbero fatti di “riempitivi” come riso e asparagi in polvere, soia e in alcuni casi anche grano o farine, malgrado l’accento sull’assenza di glutine dal prodotto.
L’accusa è grave e mina la credibilità di queste multinazionali della grande distribuzione alimentare, ma non è la prima volta che succede. Già qualche anno fa la Food and Drugs Amministration (Fda) aveva preso di mira alcuni integratori accusati di contenere sostanze pericolose.
Il procuratore generale di New York ha individuato nel dettaglio i prodotti contenuti negli integratori: Walmart, ad esempio, vende prodotti a base di ginko biloba che in realtà sono fatti di polvere di ravanello, residui di piante d’appartamento e grano; da Walgreens si trovano integratori a base di ginseng che sono invece composti da polvere di riso e di aglio. Ancora più grave il caso di Gnc che, nei suoi integratori, al posto delle erbe pubblicizzate mette farina di legumi, soia, e arachidi: un prodotto potenzialmente pericoloso per chi è affetto da allergie.
Secondo la procura il problema principale risiede nel fatto che le informazioni sulle etichette delle confezioni non hanno nessun riscontro, ma si basano sulla fiducia e sulla credibilità dell’azienda: la soluzione potrebbe essere quella di istituire controlli indipendenti come si fa con i farmaci.
Dopo le accuse, riprese da quotidiani e riviste in tutto lo Stato di New York, la risposta delle aziende in questione è stata varia: la più immediata è stata quella di Walgreens che ha dichiarato di aver ordinato il ritiro dei prodotti dai negozi di tutti gli Stati della federazione e non solo da quelli di New York, come imposto dalla procura.
Walmart, dal canto suo, si è detta “disposta a collaborare”, pur difendendo i propri prodotti, insieme a Gnc: i vertici di Target, invece, non hanno voluto commentare.