Greenstyle Alimentazione Ricette Falafel: ricetta originale per preparare le polpette di ceci in casa

Falafel: ricetta originale per preparare le polpette di ceci in casa

I falafel sono un piatto tipico del Medio Oriente, molto apprezzato: quali sono le vere origini, i benefici e le ricette per prepararli anche a casa.

Falafel: ricetta originale per preparare le polpette di ceci in casa

Fonte immagine: Photo by Anton on Unsplash

I falafel o felafel sono le popolari polpette di ceci originarie del medio oriente. La loro ricetta si tramanda da generazioni ed è stata aggiornata durante il corso dei secoli, soprattutto per quanto riguarda gli ingredienti primari.

Ricche di proteine e di gusto, queste polpette rappresentano un buon sostituto della carne. Ad oggi i felafel risultano molto popolari nei territori israeliani, in quelli palestinesi e più in generale in tutto il Medio Oriente. Cresce il loro successo anche in Europa e negli USA.

Le origini dei falafel

Tuttavia la storia di queste polpette di ceci si ritiene sia comincia altrove, più precisamente in Egitto. A inventare i falafel i cristiani copti, ai quali era proibito l’accesso alla carne durante alcune festività.

Queste polpette divennero un’alternativa comoda e pratica alla carenza di carne, così da permettere ai cristiani copti di ricavare le proteine necessarie anche durante tali periodi. Intorno alla nascita dei falafel ruota un’altra curiosità: in origine la ricetta prevedeva l’utilizzo delle fave, ed erano chiamati “ta’miya“, anziché dei ceci.

Il cambio di ingrediente è frutto delle modifiche apportate dagli arabi, che sostituirono le fave con i ceci. Col tempo la ricetta varcò i confini dell’Egitto, tanto da entrare anche all’interno della cucina ebraica o di quella palestinese.

Falafel di ceci, valori nutrizionali

I falafel sono un piatto che può variare in maniera anche evidente sul fronte delle calorie. A cominciare dalla preparazione o dal metodo di cottura, al forno o fritte, queste polpette di ceci oscillano tra le 230 e le 270 kCal per 100 grammi di parte edibile.

La quota maggiore è associata inevitabilmente ai carboidrati, che rappresentano circa 24 grammi su 100. Seguono 12 g di grassi e 11 grammi di proteine vegetali, utili per compensare l’eventuale rinuncia alla carne o la riduzione del consumo.

Nei falafel al forno non è presente il colesterolo, ma potrebbe venire assunto a causa della cottura per frittura. Anche se fritti, nei felafel è presente comunque una quota di fibre alimentari prossima agli 8 grammi per 100 di parte edibile.

I felafel ottengono dai ceci un buon apporto di vitamine (A, B, C, E e K), oltre a diversi sali minerali importanti per il buon funzionamento dell’organismo (calcio, ferro, fosforo, magnesio, potassio, sodio e zinco).

Le polpette falafel sono adatte sia al ruolo di secondo principale che di contorno, variando chiaramente il quantitativo presente nel piatto in funzione dello spazio assegnato.

Falafel con salsa
Fonte: Foto di Samir Biscevic da Pixabay

Benefici

L’inserimento dei falafel all’interno della propria dieta contribuisce a raggiungere il fabbisogno giornaliero di proteine. Questo soprattutto se è stata eliminata la carne dalla propria alimentazione o si sta comunque cercando di contenere l’apporto di proteine animali. Che si preparino polpette di ceci o di fave, in entrambi i casi l’apporto proteico sarà unicamente da fonti vegetali.

Grazie ai ceci presenti nei falafel si ottiene un’azione a beneficio della flora batterica intestinale. Ciò comporta risvolti positivi anche per quanto riguarda il sistema immunitario.

Inoltre le fibre favoriscono l’attività digestiva. Interessante anche la possibilità di rifornirsi di ferro e calcio, prevenendo possibili condizioni di anemia e rinforzando le ossa.

Chi può mangiare i falafel?

Chi può mangiare i falafel? A eccezione dei soggetti con intolleranze alimentari agli ingredienti presenti nel piatto, i falafel sono adatti a tutti. Occorre tuttavia ricordare che nella loro versione fritta sono sconsigliati per chi soffre di colesterolo alto e per coloro che cercano di perdere peso.

Utile da sapere, i falafel (al forno o fritti che siano) non contengono né lattosioglutine. Risultano quindi sicuri anche per coloro che soffrono di queste intolleranze alimentari. Se acquistati presso un ristorante o un chiosco all’aperto occorrerà informarsi presso il gestore, onde evitare possibili contaminazioni con altre preparazioni.

Falafel: ricetta per preparare le polpette di ceci

Per realizzare le popolari polpette di ceci, la ricetta mediorientale prevede una medesima formulazione. Il risultato tenderà però a variare a seconda della cottura finale. Vediamo quali sono gli accorgimenti da prestare per ottenere un buon risultato con ciascuna versione. A cominciare dagli ingredienti, comuni per entrambe le modalità di cottura:

  • Ceci (400 grammi);
  • Cipolla tritata (1);
  • Prezzemolo (1 mazzo tritato);
  • Aglio (2 spicchi);
  • Cumino (2 cucchiaini);
  • Coriandolo macinato (1 cucchiaino);
  • Pepe (1 pizzico);
  • Sale qb.

Se disponibile, anche se in Italia è pressoché introvabile, le varie ricette prevedono anche l’inserimento di qualche foglia di Korrat o porro egiziano.

Veniamo ora alla preparazione dei falafel. Frullare i ceci (se secchi lasciarli in ammollo per le 24 ore precedenti) insieme con la cipolla, l’aglio, il prezzemolo e gli altri ingredienti. Dopo circa 15-20 secondi si dovrebbe ottenere un composto fine e omogeneo.

Impastare e formare delle polpette, che dovranno poi essere cotte con il metodo scelto. Di seguito vengono segnalati temperature e indicazioni per entrambi i modi di cotture previsti.

Falafel frittura
Fonte: Foto di congerdesign da Pixabay

Falafel al forno

Disporre i falafel sulla teglia da forno ad almeno due centimetri l’uno dall’altro. Il forno essere pre-riscaldato e la temperatura impostata sui 180 gradi. Cuocere per 25-30 minuti, togliendo i felafel dal forno quando ben dorati. Eventuali spaccature sulla superficie possono risultare normali, in quanto questo metodo di cottura tende a ridurre fortemente l’umidità delle polpette di ceci.

Felafel fritti

I felafel da friggere dovranno essere immersi in circa due o tre dita d’olio per frittura. L’olio dovrà essere alla giusta temperatura: per verificare che sia così è possibile eseguire il test dello stuzzicadenti: se immergendolo vengono generate delle bollicine allora vorrà dire che è pronto.

Friggere per 2-4 minuti, a seconda di quando si raggiungerà una doratura ottimale dei falafel. Uno volta tolti dall’olio lasciare asciugare su un piatto coperto di fogli di carta assorbente.

Falafel: ricetta originale

In considerazione del fatto che in principio i falafel prevedevano l’utilizzo delle fave anziché dei ceci, di seguito la ricetta originale inventata in Egitto dai cristiani copti. Ecco gli ingredienti consigliati:

  • Fave secche (500 grammi);
  • Cipolla (1);
  • Aglio (4 spicchi);
  • Coriandolo fresco (2 rametti);
  • Prezzemolo fresco (2 rametti);
  • Aneto fresco (2 rametti) o secco (un cucchiaio);
  • Cumino in polvere (1 cucchiaio);
  • Pepe (1 pizzico);
  • Sale qb.

Preparazione delle polpette falafel

Innanzitutto partiamo dalle fave, che dovranno essere lasciate in ammollo in acqua fresca tutta la notte. A questo punto cuocerle e poi frullarle insieme agli altri ingredienti indicati. L’impasto dovrà risultare anche in questo caso omogeneo e compatto.

Lavorare a mano il composto ottenuto e formare i falafel di fave. Una volta preparate tutte le polpette si può procedere con la frittura, in base a quanto visto poco sopra per la cottura dei falafel di ceci fritti.

Oltre a quanto indicato sopra in merito al possibile impiego dei felafel, ovvero come secondo piatto o come contorno, un’ulteriore possibilità è quella di utilizzare queste polpette di fave come ripieno per il pane pita (aggiungendo verdure di stagione a piacere).

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Castagne al forno: i segreti per farle alla perfezione
Alimenti

Le castagne al forno sono un must dell’autunno. Per sfornare della caldarroste morbide e facili da sbucciare, è importante prima metterle in acqua e poi farle cuocere il tempo giusto, che varia dai 25 ai 40 minuti, a seconda della loro grandezza. Le castagne vanno cotte al forno, ma per delle ottime caldarroste possiamo utilizzare anche il microonde.