Col nome Euforbia si fa riferimento ad un genere di piante della famiglia delle Euphorbiaceae, che comprende al suo interno almeno 1700 specie, tra cui troviamo arbusti, alberi, piante erbacee, grasse e rampicanti. Da queste piante si estraggono e ricavano l’olio di ricino, la tapioca e il caucciù.
Di seguito qualche informazione utile sulle varietà famose e sulla coltivazione.
L’Euforbia è tipica dell’Africa e delle zone tropicali dell’America, ma negli ultimi anni è diffusa anche in Europa, nei paesi con clima più caldo. Le piante sono annuali, biennali o perenni, arbusti legnosi o alberi che contengono un liquido lattiginoso caustico e velenoso. Un lattice che fuoriesce quando le piante vengono incise lungo il fusto.
Le radici sono fini o spesse e carnose o tuberose.
Le piante succulente che appartengono a questa famiglia, spesso assomigliano straordinariamente ai cactus, nonostante non siano per nulla imparentate con questi ultimi e questo rappresenta un esempio di evoluzione convergente.
Ad eccezione di poche varietà, es: E. hedytoides o E. curtisii, questo genere è composto da specie ermafrodite. Il fiore femminile è circondato da un insieme di fiori maschili. Si tratta quindi di fiori unisessuali.
Lo stelo principale e per lo più anche i rami laterali delle specie succulente sono spessi e carnosi, alti 15–91 cm. Le foglie possono essere opposte, alterne o a spirale. Nelle specie succulente, le foglie sono per lo più piccole e di breve durata.
Il nome botanico Euphorbia deriva da Euphorbos, il medico greco del re Giuba II di Numidia e Mauretania (52–50 a.C. – 23 d.C.), che sposò la figlia di Antonio e Cleopatra. Juba fu uno scrittore prolifico su vari argomenti, inclusa la storia naturale .
Nella tradizione, simbolicamente, l’euforbia è sempre stata considerata una pianta della purificazione e protezione. Nel medioevo, infatti, quando le persone temevano che le streghe entrassero nelle loro case, bevevano la linfa dell’euforbia e la strofinavano sul petto dei loro figli.
Ciò nella speranza che sarebbero stati protetti.
L’euforbia ha una fioritura molto variegata. È disponibile in giallo, arancione, rosso, rosa e bianco e fiorisce da settembre a gennaio. Esistono in natura moltissime varietà di Euforbia, la più diffusa è forse l‘Euphorbia milii Des Moul.
È chiamata anche corona di Cristo o spina di cristo, per vie delle sue spine e dei fiori di colore rosso che ricordano le gocce di sangue, una pianta ad arbusto spinoso della famiglia delle Euphorbiaceae, originaria del Madagascar.
Si tratta di una varietà di pianta succulenta da appartamento. Ha necessità di essere annaffiata costantemente, nei mesi più caldi, anche una volta al giorno su un terriccio ben drenato; infatti, anche se si tratta di una pianta grassa, teme la siccità.
La pianta necessità di attente cure per garantire la sua fioritura, ma anche la sua stessa sopravvivenza.
Durate i mesi più freddi va protetta, perché il freddo intenso e le gelate notturne potrebbero causarne la morte. Durate i mesi più caldi, per alcune specie bisogna prestare attenzione a ripararle dai raggi diretti del sole, almeno nelle ore più calde.
L’euforbia va piantata nei mesi autunnali così che durante l’inverno le radici avranno il tempo di crescere. Nonostante l’euforbia non sia una pianta velenosa, è consigliabile maneggiare le foglie e i fusti con dei guanti perché potrebbe fuoriuscire il lattice, una sostanza molto irritante per la pelle.
Si può scegliere di piantarla in piena terra, in questo caso andranno preparare delle buche abbastanza distanti tra loro che di solito si calcola come metà della larghezza definitiva della pianta.
Per la coltivazione in vaso, sarà necessario uno strato di ghiaia da sistemare sul fondo prima del terriccio mescolato a della sabbia, per garantire alla pianta il giusto drenaggio.
Non è una tipologia di pianta che necessita di una potatura, si può però provvedere, durante il periodo autunnale, ad accorciare dei rami per evitare che la pianta si estenda troppo. Nelle varietà sempreverdi è invece consigliata la potatura subito dopo la fioritura. In questo modo ci si assicura una crescita più rigogliosa.
Uno degli errori comuni della cura di questa pianta, riguarda proprio l’annaffiatura, infatti il suo aspetto simile al cactus fa pensare erroneamente che non necessiti di molta acqua, in realtà non è affatto così.
L’euforbia, che è una pianta succulenta per molte delle sue varietà, non necessità di annaffiature abbondanti ma comunque regolari.
La regola per non sbagliare è quella di attendere che il terreno sia asciutto tra una irrigazione e l’altra. La pianta non gradisce i ristagni, quindi è necessario avere l’accortezza di svuotare il sottovaso dopo la scolatura dell’acqua in eccesso.