Greenstyle Sostenibilità Energia Etichetta energetica: cosa identifica tra classi e consumi

Etichetta energetica: cosa identifica tra classi e consumi

L'etichetta energetica è una risorsa preziosa per chiunque debba acquistare un elettrodomestico. Oltre a indicare l'effettivo consumo, questa certificazione contiene informazioni relative alla rumorosità del prodotto, all'impatto ambientale e altri parametri che permettono di scegliere l'elettrodomestico più adatto alle nostre esigenze.

Etichetta energetica: cosa identifica tra classi e consumi

Fonte immagine: Pixabay

L’etichetta energetica è uno strumento prezioso per chiunque voglia acquistare degli elettrodomestici che garantiscano consumi sostenibili sia in termini di impatto ambientale che dal punto di vista economico. Questa particolare etichetta, caratterizzata da bande di diversi colori, viene apposta su tutti gli elettrodomestici, ed è obbligatoria nei Paesi che fanno parte dell’Unione Europea.

In poche parole, si tratta di una sorta di “classificazione” che offre informazioni relative a caratteristiche e consumi di energia di quel determinato elettrodomestico, una guida che permette di scegliere i prodotti più adatti alle nostre esigenze, ossia quelli che garantiscono un più basso consumo di energia e prestazioni ottimali.

Ma come si legge l’etichetta energetica? Diamo un’occhiata alle novità sulla classificazione energetica, cosa indica e come interpretarla.

Che cosa indica l’etichetta energetica?

La classificazione energetica degli elettrodomestici indica diversi requisiti utili per scegliere il prodotto più ecologico e dalle prestazioni migliori.

Questa si basa su una scala che va da A a G, dove A indica la classe energetica migliore (contrassegnata con il colore verde scuro), mentre G indica quella meno conveniente, ed è contrassegnata da una banda di colore rosso.

Come puoi vedere, non esistono più le classificazioni come A++ e A+++, che erano invece presenti fino ad alcuni anni fa.

Il precedente sistema di classificazione, infatti, risultava poco chiaro per i consumatori, che trovavano non poche difficoltà nel riuscire a stabilire quale elettrodomestico fosse effettivamente più sostenibile in termini di consumi, e quale invece fosse meno sostenibile.

Etichetta energetica: significato e indicazioni utili

lavatrice efficienza energetica
Fonte: Pixabay

Tornando alla nuova etichetta energetica, questa presenta indicazioni in merito ai consumi medi di ciascun elettrodomestico. Per lavatrici, lavastoviglie e lavasciuga viene riportato il consumo per 100 cicli di lavaggio, mentre per i frigoriferi si indica il consumo annuo, e per Tv e lampadine quello per mille ore di utilizzo.

Oltre alla classificazione da A a G, l’etichetta presenta anche altre informazioni utili, come gli effettivi consumi (espressi in kWh) e un apposito QR-code, scansionando il quale è possibile accedere a una serie di informazioni aggiuntive e a un apposito calcolatore, che permette di individuare l’effettivo consumo energetico annuo di quel determinato prodotto, tenendo in considerazione anche il costo dell’elettricità, il consumo di acqua e le emissioni di CO2.

Quali elettrodomestici hanno l’etichetta energetica?

Gli elettrodomestici con etichetta energetica sono moltissimi. Possiamo raggrupparli in diverse categorie, ovvero:

  • Lavastoviglie
  • Aspirapolveri
  • Sistemi di riscaldamento
  • Lavatrici e lavasciuga
  • Frigoriferi e congelatori
  • Forni
  • Lampade e schermi elettronici (tv, monitor e altri).

Dove si trova l’etichetta energetica?

Negli elettrodomestici come lavatrice, lavastoviglie e Tv, l’etichetta energetica deve essere collocata in bella vista, in modo che l’acquirente possa verificarne il contenuto a colpo d’occhio.

I vantaggi della certificazione di efficienza energetica

Com’è facile immaginare, questo tipo di certificazione – facile da leggere e interpretare, e provvisto di tutte le informazioni necessarie – consente ai consumatori di acquistare elettrodomestici con maggior consapevolezza.

Non è solo il prezzo a determinare a scelta del prodotto migliore, ma anche – o soprattutto – il consumo energetico a lungo termine, un fattore che può influenzare fortemente il costo delle bollette mensili.

Oltre che per un vantaggio economico, ricordiamo che consumi minori comportano anche un minore impatto sull’ambiente, un ridotto spreco di energia e risorse.

L’etichetta energetica, inoltre, funge da stimolo per i produttori, i quali saranno incoraggiati a proporre prodotti con prestazioni sempre migliori e minori consumi energetici.

Fonti

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Bioraffinerie: cosa sono e come funzionano
Energia

Le bioraffinerie sono sempre più protagoniste dello sviluppo sostenibile. Grazie a questi impianti, infatti, gli scarti vegetali e le biomasse vengono trasformati in combustibili biologici e altri prodotti, in un sistema di economia circolare a basso impatto ambientale. Queste strutture recuperano infatti i rifiuti di altri settori, come l’agricoltura o l’allevamento, e li trasformano in soluzioni efficienti e alternative ai combustibili fossili.