A cosa serve un estrattore di succo e come scegliere il migliore
Con un buon estrattore di succo si possono preparare estratti di frutta e verdura genuini e salutari. Ma vediamo meglio come funziona.
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Un estrattore di succo è un elettrodomestico che permette di fare in casa bevande fresche a base di frutta e verdura, mantenendo inalterate le proprietà dei vegetali. Il risparmio rispetto ai prodotti confezionati del supermercato è importante in termini economici. Ma a giovarne è soprattutto la salute.
Ed infatti, usando un estrattore di succo a freddo, vitamine e minerali di frutta e verdura restano intatti, visto che non vanno incontro ad alterazioni dovute a tempo e temperatura. Ma non è l’unico lato salutistico degno di nota. Infatti, rispetto alla maggioranza dei succhi confezionati, in quelli fatti in casa possiamo usare prodotti biologici, senza aggiungere dolcificanti e zucchero, coloranti o conservanti chimici.
Di seguito tre buone ragioni per evitare i succhi in brick del supermercato, a vantaggio di quelli estratti freschi:
- Il succo del supermercato è pastorizzato e ricavato da succhi concentrati, dunque ha perso gran parte delle vitamine. Tant’è che alcune marche le aggiungono dopo con processo chimici. Ça va sans dire, non è affatto paragonabile a un estratto fatto al momento.
- Molta fibra viene filtrata per rendere il prodotto più gradevole al palato. La fibra però è ciò che rallenta l’assorbimento degli zuccheri, limitando il picco glicemico. Questa è la ragione per cui due mele fanno bene, mentre il succo delle stesse mele alza troppo la glicemia, se bevuto puro.
- Di fatto il succo del supermercato è un concentrato di zuccheri senza praticamente alcun apporto nutritivo di valore.
Che differenza c’è tra estrattore di succo e centrifuga?
Fare il succo a casa con un estrattore regala diversi vantaggi: innanzitutto, se si consuma la bevanda subito, non si perde l’apporto vitaminico. Inoltre, molti estrattori permettono di regolare la quantità di fibre da passare. Se usiamo maglie larghe possiamo recuperare tutte le fibre solubili e qualcuna di quelle insolubili, il che è un toccasana per l’intestino.
E per ovviare al problema del picco glicemico (che esiste anche i succhi preparati a casa!), si può aggiungere alla frutta una scelta di verdure gradevoli e povere di zuccheri, come cetrioli, rapa rossa, carote, finocchi. In questo modo si tiene sotto controllo la glicemia e in più si arricchisce la bevanda con vitamine e preziosi sali minerali.
Una volta si usavano le centrifughe, ma oggi questa tecnologia è stata sostituita col più efficiente metodo della spremitura lenta a freddo che garantisce fino al 30% di succo in più e una quantità di fibre molto superiore. A fronte di un sistema di pulizia decisamente più pratico, tra l’altro.
Le centrifughe hanno un sistema a lame, con un motore che lavora da 6.000 a 18.000 giri/minuto, scaldano di più e purtroppo distruggono gli enzimi naturali vegetali. Un estrattore di succo ha invece un sistema a coclea e non a lama, spremendo il succo in maniera lenta e limitando il surriscaldamento del motore. In questo modo si preservano enzimi e vitamine.
Pro e contro della centrifuga
Le centrifughe sfruttano proprio la forza centrifuga e, mediante rotazioni ad alta velocità, sono in grado di rimuovere dalla polpa il succo di frutta o verdura. Hanno dimensioni contenute e, come detto, sono composte da un motore, una componente in acciaio che comprende lame disposte circolarmente, più un filtro a maglie molto strette al centro.
La frutta e la verdura vengono inserite in un’apertura dopo averle tagliate grossolanamente, senza doverle sbucciare (ad eccezione degli agrumi). Azionando la macchina e spingendo la frutta e la verdura verso le lame e il filtro, si ottengono il succo e la polpa di scarto in pochi minuti.
Il succo va consumato al momento e subito dopo si consiglia di smontare e lavare la macchina. La polpa di scarto è una buona fonte di fibre e può essere riutilizzata aggiungendola a torte e biscotti. Le centrifughe si trovano facilmente in vendita nei negozi di elettrodomestici e sono spesso a basso prezzo.
Di contro, come abbiamo già accennato, il sistema a lame di acciaio, insieme al calore prodotto dal macchinario, tendono a sciupare parte degli elementi benefici dei vegetali.
Vantaggi e svantaggi dell’estrattore di succo
L’estrattore è un elettrodomestico di dimensioni simili alla centrifuga ma al contrario di questa permette di ottenere succhi da frutta e verdura macinandole. La polpa e il succo vengono divisi grazie ad una coclea rotante in plastica dura. La coclea è posta all’interno di un filtro a maglie fitte: la polpa e il succo vengono espulsi dalla macchina separatamente, come avviene con la centrifuga.
Rispetto alle centrifughe, gli estrattori di succo funzionano a velocità inferiori, sono più silenziosi e sono in grado di estrarre maggiori quantità di succo producendo meno rifiuti. Oltre ad essere più efficiente di una centrifuga, uno dei principali vantaggi dell’estrattore è quello di poter estrarre il succo anche dalle verdure a foglia, come spinaci, erbe aromatiche, erba di grano. Inoltre, la pulizia dell’estrattore è più semplice e veloce di quella della centrifuga.
I succhi sono più ricchi di vitamine ed enzimi rispetto ai succhi ottenuti con la centrifuga, grazie al sistema a freddo. Lo svantaggio degli estrattori è senza dubbio il prezzo, essendo più caro della centrifuga. Inoltre, un altro “inconveniente” è che gli estrattori impiegano più tempo delle centrifughe per estrarre il succo. Una centrifuga impiega circa 2 minuti, rispetto ai 5/10 minuti di un estrattore.
Come Funziona un estrattore di succo e qual è il migliore
Ma vediamo ora nel dettaglio come funziona un estrattore di succo e come scegliere il migliore per le nostre esigenze. Come detto, il macchinario consta di una parte mobile, la coclea e di parti rigide o semirigide che filtrano il succo e lo separano dalla polpa asciutta.
Il motore fa ruotare la coclea a circa 40-80 giri/minuto, il che garantisce il miglior rendimento possibile, senza tuttavia ossigenare troppo il succo e dunque ossidarlo. La lentezza è fondamentale, perché mantiene bassa la temperatura, impedendo di alterare le vitamine termolabili. Per questo motivo, scegliere prodotti con una rotazione non superiore a 100 giri/minuto è importante.
Esistono tre tipi di coclee:
- Singola con andamento Orizzontale
- Singola con andamento Verticale
- A doppio albero Orizzontale
La coclea singola orizzontale è stata la prima ad essere introdotta con questa classe di elettrodomestici, ma ora è di fatto presente sui modelli industriali o di fascia molto alta. È da preferire quando si intende estrarre succhi da verdure a foglia o frutta molto piccola come mirtilli, fragole o ribes. Con l’uso di filtri opportuni, è possibile usare questo tipo di coclea per creare puree di frutta.
La coclea singola verticale invece è la più utilizzata negli estrattori più comuni dei nostri giorni. Rispetto a quella orizzontale ha il vantaggio di svilupparsi in lunghezza e dunque di occupare meno spazio, anche se più rognosa da pulire. D’altro canto include spesso un tappo che serve a impedire la fuoriuscita indesiderata del succo. Questo tipo di prodotto si presta molto bene all’estrazione di succhi, ma è un po’ meno efficiente con le verdure a foglia. Alcune coclee verticali tuttavia limitano il problema con un meccanismo a doppia lama che spinge il succo verso il basso, migliorando la resa finale.
Quello con coclea a doppio albero orizzontale è l’estrattore più efficiente di tutti, ma è anche il più lento, voluminoso e costoso. Spesso è costruito in acciaio inox chirurgico, e in alcuni casi può essere usato addirittura per creare creme e burri di semi.
Per ragioni di contenimento dei costi e dello spazio occupato, dunque, e al netto di eventuali esigenze specifiche, un estrattore a coclea verticale resta probabilmente la scelta migliore per la maggior parte degli utenti.
I parametri chiave del buon estrattore di succo
Nella scelta di un estrattore di succo, occorre tenere a mente quali sono i parametri chiave. Ossia capacità estrattiva, manutenzione, design e assistenza. Il primo indica l’efficienza nella separazione tra polpa e succo: un valore migliore su questo fronte, implica che non sarà necessario ripassare la polpa dopo la prima passata. Il secondo è intuitivo e fa naturalmente riferimento alla facilità con cui può essere smontato e pulito. Il terzo non è solo estetica, ma anche un invito a controllare dettagli come la rumorosità o le funzioni.
Infine l’ultimo è l’assistenza clienti, che tuttavia ha più senso per i prodotti di fascia alta e professionali.
Ricette per estrattore di succo
E dopo aver dato un identikit agli estrattori di succo, vediamo alcune ricette per tutti i gusti, dal detox alla colazione. Così possiamo usare al meglio il nostro elettrodomestico: