Mal di schiena
Il mal di schiena è uno dei disturbi più comuni, egualmente distribuito fra uomini e donne. Pur essendo le cause le più disparate, in molti casi un adeguato esercizio fisico può aiutare a ridurre i sintomi. Ma quali norme seguire, per un allenamento possibilmente dolce?
La comune definizione del mal di schiena è di per sé una casistica generica, poiché non fa differenza tra dolore articolare e muscolare, tantomeno ne identifica le cause.
I sintomi comuni sono i più variegati e comprendono una sensazione di fitta al dorso quando si compie un determinato movimento, un dolore cupo protratto per l’intera giornata, l’impossibilità di assumere certe posizioni. A volte il fastidio è così intenso tanto da impedire le normali attività quotidiane o, non ultimo, da disturbare il sonno. Prima di procedere all’allenamento serve però comprenderne le ragioni.
La lombalgia, quella che comunemente viene chiamato mal di schiena, è un disturbo che coinvolge sia i muscoli che le ossa della schiena. Può essere acuta – il classico colpo della strega – oppure cronica e, questione non da poco, possono essere centinaia i fattori dell’organismo che ne stimolano lo scatenamento. Solitamente deriva da un danno, anche lieve, a livello muscolare: una contrattura, uno stiramento, un blando colpo subito per una caduta o incidente.
Tuttavia, essendo i sintomi praticamente sovrapponibili, un mal di schiena potrebbe sottendere anche problemi ai dischi delle vertebre, ernie, lesioni alle fascette articolari e molto altro ancora. Considerato come le conseguenze nel tempo di certi disturbi possono essere molto gravi, i sintomi a livello lombare devono essere sempre analizzati da uno specialista, l’unico soggetto in grado di determinarne con certezza la causa e improntate la giusta cura, sia essa un percorso fisioterapico o farmacologico.
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L’automedicazione non è indicata poiché si potrebbe addirittura peggiorare la propria condizione, così come l’attività fisica deve essere eseguita solo dopo il parere positivo del medico. Vi sono dei mal di schiena per cui è indicata, altri per cui è invece sconsigliata.
I sintomi, così come già accennato, possono essere i più vari. Le prime manifestazioni si hanno a livello di movimento, con la difficoltà ad assumere certe posizioni o fitte quando si torce il busto, ci si piega in avanti o ci si alza dal letto o dalla sedia. Ma anche nausea e vertigini, mal di testa, dolori al collo e alla cervicale, rigidità e fastidio sommesso per gran parte della giornata, anche senza effettivo sforzo.
Gli esercizi per il mal di schiena, sia preventivi che dopo la comparsa dei sintomi, possono aiutare a ridurre dolori e blocchi, poiché stimolano i muscoli a ripristinare le loro normali funzioni e rendono le articolazioni più agili e resistenti. Solitamente si alterna una fase di stretching a una di ginnastica dolce – l’allenamento non è sempre consigliato – sempre su parere del proprio specialista di fiducia.
Così come già ricordato, vi sono diverse condizioni dove l’esercizio comune non è indicato o, in alternativa, serve della ginnastica specifica. È d’obbligo allora farsi seguire da un fisioterapista, almeno in un primo periodo.
Prendendo come esempio la forma più diffusa e meno pericolosa di mal di schiena, quella dovuta a uno stiramento o una contrattura, di seguito una tipica sessione di stretching ed esercizio:
Il mal di schiena trae spesso beneficio anche dalla terapia del caldo e del freddo: utile chiedere al medico, quindi, quale delle due opzioni possa fare al caso vostro.