Eruzione vulcano Taal: corsa contro il tempo per salvare gli animali
L'eruzione del vulcano Taal, nelle Filippine, ha colpito soprattutto gli animali: dopo l'evacuazione delle zone colpite, sono rimasti coperti di cenere.
Fonte immagine: Pixabay
Sono immagini drammatiche, quelle che provengono dalle Filippine a pochi giorni dall’eruzione del vulcano Taal. Mentre proseguono le operazioni di evacuazione della popolazione residente nelle aree limitrofe al cratere, si fa la prima conta dei danni. Moltissime le abitazioni distrutte dagli zampilli di lava e da una vera e propria pioggia di cenere, a questo si aggiunge una condizione davvero precaria per gli animali. E parte una vera e propria corsa contro il tempo per trarli in salvo, grazie all’opera di numerosi volontari.
Così come già annunciato negli scorsi giorni, le autorità hanno imposto l’evacuazione totale di tutte le aree in prossimità del vulcano, per paura di nuove eruzioni, fenomeni sismici e per l’elevato rischio di tsunami. I residenti si sono visti costretti a lasciare le loro abitazioni in fretta e furia, sia approfittando di mezzi personali che dei camion militari messi a disposizione dallo stesso governo. Non è stato però possibile recuperare animali domestici, molti dei quali fuggiti dalle case spaventati dall’eruzione, né garantire adeguato riparo a tutti gli esemplari da fattoria.
Moltissimi gli esemplari rimasti in balia di loro stessi, rinvenuti nelle ultime ore in condizioni davvero precarie. CNN e il Washington Post, ad esempio, hanno mostrato le immagini di cavalli, suini e bovini completamente ricoperti dalla cenere, pronti a vagare per i centri ormai disabitati in cerca di acqua e di cibo. E la cenere, ricaduta copiosa dal cielo dopo la prima esplosione, ha colpito anche moltissimi volatili, tra cui specie da fattoria come galline, polli e tacchini.
Nelle ultime ore, numerosi volontari sono partiti per raggiungere le città più colpite, come Talisay. Armati di trasportini, corde, guinzagli, mangimi e kit di prima necessità, hanno passato al setaccio gran parte delle zone ormai ricoperte di cenere, trovando diversi animali indifesi. In particolare cani e gatti, recuperati prontamente affinché possano essere riconsegnati ai loro legittimi proprietari, ma anche tanti esemplari da allevamento. Svariati cavalli, in particolare, hanno raggiunto le spiagge per gettarsi in mare, nel tentativo di liberarsi di cenere e fuliggine, che ne aveva completamente colorato il manto di grigio. Mentre per i quadrupedi domestici il recupero è più veloce, per gli animali da allevamento è molto difficile procedere a un salvataggio, soprattutto per le difficoltà di trasporto sia tramite terra che via mare.