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Ernia Iatale: dieta, cibi consigliati, esempi di menu

Combattere l'ernia iatale si può con una giusta alimentazione e un sano stile di vita: ecco i consigli su cosa mangiare e cosa invece evitare.

Ernia Iatale: dieta, cibi consigliati, esempi di menu

L’alimentazione svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione e nella cura dell’ernia iatale, un disturbo legato all’apparato digerente purtroppo comune nei paesi più sviluppati, che portano spesso sulle loro tavole menu troppo complessi e svolgono uno stile di vita non propriamente salutare. Vediamo dunque quale dieta seguire per curare l’ernia iatale e a quali alimenti è bene prestare attenzione per non aggravare il disturbo.

Cause dell’ernia iatale

Secondo gli studi, la maggior incidenza dell’ernia iatale nei paesi europei è dovuta a due principali cause, ovvero a una dieta povera di fibre e alla conseguente stitichezza. In particolare questi fattori, uniti a una innaturale posizione assunta sul WC, determinano un aumento della pressione al momento dell’evacuazione e ciò, a lungo termine, favorisce la risalita dello stomaco attraverso lo iato esofageo, provocando pertanto l’ernia iatale. Ciò significa che mangiare poca verdura e pochi frutti e altri alimenti scarsi di fibre per prediligere un’alimentazione più grassa, più complessa e magari fatta di abbuffate frequenti, favorisce questo disturbo.

Cosa mangiare in caso di iernia iatale

Pasta with zucchini, tomatoes and peas
Pasta with zucchini, tomatoes and peas via Shutterstock

La dieta non può favorire il riassorbimento dell’ernia iatale, ma indubbiamente è utile per evitare che peggiori e a controllarne i sintomi associati. In generale, è preferibile orientarsi verso una dieta che tenda a non favorire l’acidità gastrica e che sia ricca di fibre. Questi i cibi particolarmente consigliati:

  • banane e mele;
  • dolci poveri di grassi;
  • carne magra, pollo e pesce;
  • albumi e sostituti delle uova;
  • yogurt magro e latte parzialmente scremato;
  • cereali, soprattutto integrali, quali pane, pasta, riso e cracker;
  • fagiolini, piselli, carote e broccoli;
  • formaggi privi di grassi, anche cremosi;
  • patate al forno.

Può essere inoltre utile bere molta acqua, anche un po’ più del normale, così da favorire la diuresi e una corretta idratazione del corpo.

Cibi da evitare

Per combattere l’ernia iatale è indispensabile evitare le abbuffate e seguire una dieta priva di tutti quegli alimenti considerati dannosi per chi soffre di questo disturbo. Nello specifico è bene rinunciare a:

  • bevande gassate, alcolici, superalcolici;
  • formaggi grassi;
  • condimenti piccanti;
  • burro e salse pesanti;
  • caffè e tè;
  • i cibi fritti;
  • latte intero e alimenti a base di panna;
  • gelati;
  • agrumi e succhi d’arancia;
  • alimenti a base di pomodoro, come il sugo per la pasta, pizza, chili e succo di pomodoro;
  • limitare l’uso di aglio, cipolla, cioccolato e menta.

Questi alimenti sono infatti molto acidi e potrebbero indebolire lo sfintere esofageo interiore, favorendo il reflusso gastroesogafeo.

Alimenti consigliati e altre indicazioni

Marinated grilled healthy chicken breasts cooked on a summer BBQ
Marinated grilled healthy chicken breasts cooked on a summer BBQ via Shutterstock

Un buon modo per contrastare l’ernia iatale è quello di cucinare i cibi in modo sano, cuocendo gli alimenti al vapore, al forno o alla griglia invece di friggerli. Meglio privare la carne dal grasso prima della cottura e preferire condimenti leggeri.

Oltre ad apportare le dovute modifiche all’alimentazione e al modo di cucinare, è indispensabile seguire uno stile di vita sano: evitare infatti alcune cattive abitudini può aiutare a ridurre i sintomi correlati all’ernia iatale, ovvero al bruciore di stomaco.

  • non esagerare mai con il cibo ma scegliere piccoli pasti frequenti, gustando le pietanze con calma. Mangiare velocemente può infatti favorire il reflusso gastroesofageo;
  • masticare lentamente;
  • non sdraiarsi o andare a letto per almeno tre ore dopo un pasto;
  • non fumare;
  • cercare di mantenere il peso forma;
  • indossare abiti comodi che non vadano a premere sullo stomaco;
  • non praticare attività fisica intensa subito dopo un pasto principale;
  • in caso di sporadiche abbuffate è consigliabile fare, subito dopo il pasto, una camminata di almeno 30 o 40 minuti.

Seguendo questi consigli, dovrebbe essere possibile ottenere buoni risultati in breve tempo: del resto l’alimentazione e lo stile di vita giocano un ruolo indispensabile nella cura del disturbo.

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