Equinozio primavera 2022: data e significato
La bella stagione è ormai alle porte: ecco quando avverrà l'equinozio di primavera, quali sono miti e leggende legati a questo fenomeno e dove vederlo.
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L’equinozio primavera, che cade a marzo, segna l’arrivo della bella stagione. Dopo i freddi e il clima rigoroso dell’inverno, è il momento di approfittare di giornate più lunghe, temperature più gradevoli e il rifiorire della natura.
La primavera inizia per consuetudine il 21 del mese, malgrado quella “climatica” venga associata al 1° marzo, tuttavia vi è un preciso evento astronomico che ne sancisce l’inizio, quello dell’equinozio di primavera. Quando avviene e quali sono le date per il 2022? E cosa significa equinozio?
Equinozio primavera 2022
L’equinozio di primavera 2022 avverrà domenica 20 marzo. Da quel giorno entrerà ufficialmente la stagione primaverile nell’emisfero boreale. Anche lo scorso anno l’equinozio di primavera è caduto il 20 marzo.
Nell’emisfero australe, al contrario, l’equinozio di marzo annuncia l’inizio dell’autunno, mentre l’equinozio di settembre segna l’inizio della primavera.
Alcuni giorni dopo l’equinozio di primavera ci sarà anche il passaggio all’ora legale, che quest’anno avverrà tra il 26 e il 27 marzo. Regalando un’ora di luce in più di sera.
Equinozio primavera: cos’è
Per equinozio si intende un fenomeno astronomico dovuto alla rivoluzione della Terra attorno al Sole. Questo astro, nel suo moto apparente rispetto proprio alla Terra, assume una posizione di zenit all’Equatore. Tale evento determina un fenomeno davvero particolare: durante l’equinozio la durata del giorno e della notte sono identiche.
L’equinozio primavera, così come suggerisce il nome, determina l’avvio della bella stagione. A partire dal fenomeno astronomico, le giornate andranno infatti pian piano ad allungarsi, per raggiungere il loro culmine durante l’estate. Proprio per questa ragione, l’equinozio primaverile è stato celebrato da tutte le più grandi civiltà della storia.
Era la rappresentazione della vittoria della luce sul buio, della vita sulla morte. Naturalmente, quello dell’equinozio è un fenomeno che dipende anche dalla propria posizione sul Pianeta. Mentre l’emisfero boreale festeggia l’evento primaverile, in quello australe si verificherà l’equinozio autunnale.
Le date
L’equinozio di primavera cade sempre tra il 19 e il 21 marzo: la data non è fissa per questioni di calendario.
L’anno gregoriano da 365 giorni non è perfettamente corrispondente a quello solare, di 365 giorni e qualche ora. Per questa ragione, ogni quattro anni viene adottato un calendario bisestile, con un giorno in più a febbraio, tale da determinare date variabili proprio per gli equinozi.
La differenza tra equinozio e solstizio
Nell’anno ci sono due equinozi e due solstizi. Il solstizio d’estate, tra il 20 giugno o il 21 giugno nell’emisfero settentrionale, si verifica quando il sole è più a nord dell’equatore; segna il giorno più lungo dell’anno in termini di luce.
Il solstizio d’inverno, tra il 21 o il 22 dicembre nell’emisfero settentrionale, si verifica quando col sole più a sud dell’equatore; è invece il giorno più corto dell’anno.
La parola solstizio deriva dal latino “solstitium”, che significa “sole fermo”.
Qual è la differenza tra equinozio e solstizio? Durante i solstizi, il Sole arresta il suo moto in declinazione, mentre negli equinozi il Sole si trova perpendicolare all’equatore terrestre e una linea immaginaria che va dal polo nord al polo sud divide esattamente a metà la Terra, definendone la parte illuminata e quella in ombra.
Cosa significa “equinozio” di primavera?
La parola equinozio proviene dal latino aequinoctium (aequus “uguale” e nox “notte”), ovvero l’equilibrio tra giorno e notte. Infatti nell’equinozio primavera la durata del giorno e della notte è quasi uguale in tutte le parti del mondo.
Con l’equinozio di primavera, ci sarà una quantità crescente di ore di luce solare, con albe anticipate e tramonti posticipati.
Nell’anno ci sono l’equinozio di primavera e autunno: mentre l’equinozio di primavera segna il passaggio in cui le giornate inizieranno ad allungarsi, l’equinozio d’autunno annuncia l’inizio della stagione in cui le ore di buio prenderanno il sopravvento su quelle di luce.
Le celebrazioni
Nella Roma antica, l’anno iniziava dal mese di marzo, in onore a Marte, padre di Romolo e Remo, fondatori della città. L’equinozio primavera celebra il ritorno della primavera e della vita, l’ascesa della Dea dagli Inferi.
È una festa che celebra la fertilità della Terra ed ha un particolare valore soprattutto nel paganesimo dell’area mediterranea. Infatti i popoli più nordici come ad esempio i Celti celebravano questa ricorrenza a Beltane, festa della riproduzione del bestiame.
Per secoli, le persone hanno celebrato l’equinozio di primavera. E ancora lo fanno. Presso le rovine di Chichen Itza, l’antica città Maya in Messico, la folla si riunisce in occasione dell’equinozio di primavera (e autunno) per osservare come il sole del pomeriggio si muove lungo le scale della Piramide di Kukulkan, nota come El Castillo.
Durante l’equinozio di primavera, un’ombra a forma di serpente scende fino a fondersi con una scultura di testa di serpente. Come è risaputo i Maya furono degli abili astronomi, ma non è noto se abbiano progettato la piramide con l’intento di allinearsi con l’equinozio e creare questo effetto visivo.
Nel famoso sito preistorico in Inghilterra, Stonehenge, con i resti di enormi pietre erette, druidi e pagani si riuniscono per osservare il sorgere del sole all’equinozio e dare il benvenuto alla primavera. Tuttavia non possiamo sapere cosa significasse l’equinozio di primavera per chi ha costruito questo monumento, visto che è ancora aperto il mistero sul perché e sul modo in cui è stato costruito.
Tra le varie festività c’è Nowruz, il capodanno persiano, che inizia nell’equinozio di primavera. La festa, osservata da milioni di persone in tutto il mondo, dura 13 giorni. In Giappone, il giorno dell’equinozio di primavera è una festa nazionale chiamata Shunbun no Hi. Alcune persone commemorano la giornata prendendosi cura delle tombe dei loro antenati.
Il significato esoterico dell’equinozio di primavera
Nel Simbolismo Cosmico, l’equinozio di primavera rappresenta il risveglio/rinascita della natura e ha un significato di unione tra ciò che rappresenta una divinità maschile, appartenente alla sfera solare, ed una femminile, legata alla Terra o alla Luna. È il momento in cui la Natura porta un messaggio di rinnovamento e di risveglio dopo le lunghe notti invernali e rappresenta quindi, una forma di capodanno.
Anticamente, in questo giorno venivano accesi dei fuochi rituali sulle colline e, secondo le usanze, più a lungo rimanevano accesi, più feconda sarebbe stata la Terra. In questo giorno i Druidi, sfruttavano la corrispondenza perfetta tra ore solari e ore notturne per celebrare i loro riti.
La pianta sacra dedicata all’equinozio di primavera è il Trifoglio, associato al Triskele, la ruota sacra a quattro braccia.
Equinozio di primavera: dove vederlo
Sono molti i luoghi del mondo che, per la privilegiata posizione geografica oppure per la presenza di costruzioni o rilievi naturali, assicurano uno spettacolo unico durante gli equinozi.
Nell’immaginario comune questi fenomeni astronomici sono associati a Stonehenge, il luogo più noto per ammirare solstizi ed equinozi. Questo sito nel Regno Unito, probabilmente risalente agli albori dell’uomo, si caratterizza per megaliti disposti in posizione circolare. Durante gli equinozi, la luce del sole si allinea alle grandi pietre creando dei giochi di chiarore unici al mondo.
In Norvegia anche esiste un luogo analogo, il monte Torhatten. Durante gli equinozi, sia di primavera che di autunno, i raggi del sole si allineano con una fessura presente nella montagna – un tunnel di 160 metri – per uno spettacolo indimenticabile. Effetto simile in Spagna, nel tunnel di Valdegorfa, con l’allineamento della luce solare sull’entrata e l’uscita del tunnel.
Infine, equinozi e solstizi sono fenomeni astronomici da vivere anche in Messico, approfittando delle piramidi Maya proprio costruite in funzione del movimento degli astri, così come tra le appuntite piramidi dell’Egitto.