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Energia solare, fonte più economica al mondo secondo l’IEA

L'energia solare è ora la fonte rinnovabile più economica, ma le fossili continueranno comunque a crescere fino al 2040: l'analisi IEA.

Energia solare, fonte più economica al mondo secondo l’IEA

Fonte immagine: Pixabay

L’energia solare è ora diventata la fonte rinnovabile più economica al mondo. È quanto ha affermato l’International Energy Agency (IEA) in occasione della presentazione del World Energy Outlook 2020. In particolare, l’IEA ha spiegato come il fotovoltaico sia oggi “l’energia più economica della storia”, una dichiarazione che ha generato moltissima curiosità.

Purtroppo, nonostante l’economicità di questa fonte rinnovabile, l’IEA non prevede un sorpasso del solare sui combustibili fossili nel breve periodo.

Energia solare sempre più economica

Così come già accennato, di recente l’International Energy Agency ha definito l’energia solare come la fonte oggi storicamente più economica. La standardizzazione nella produzione di pannelli solari, peraltro sempre più efficienti, ha infatti abbattuto i costi di questi strumenti. E grazie alle innovazioni introdotte negli ultimi anni proprio nella realizzazione dei pannelli, all’investimento iniziale seguono decenni di utilizzo a manutenzione ridotta degli impianti, un altro elemento che contribuisce ad abbatterne i costi.

Tuttavia, nonostante questi vantaggi, il solare non dominerà il mercato dell’energia elettrica nel breve periodo. L’IEA prevede infatti che il consumo di energia da fonti fossili continuerà a crescere fino al 2040, anche raggiungendo un +30%. Eppure, entro lo stesso anno, il solare e le altri fonti rinnovabili potrebbero addirittura triplicare la loro presenza sul mercato. Per quale ragione, di conseguenza, alla crescita delle rinnovabili potrebbe non corrispondere un calo delle fossili?

La risposta, così come spiega Resilience, è da rinvenire in un elemento imprescindibile in questa analisi: l’aumento esponenziale della domanda. Entro il 2040, infatti, solare e altri rinnovabili copriranno l’80% della crescita attesa nella richiesta di energia a livello mondiale e, di conseguenza, le soluzioni fossili potrebbero essere difficili da abbandonare tout court.

Naturalmente, molto dipenderà dagli interventi che le singole nazioni mondiali decideranno di mettere in campo per affrontare il problema dell’approvvigionamento energetico. Sarà necessario sia intervenire sul fronte del consumo, riducendo la necessità pro-capite di energia anche facendo ricorso a dispositivi ed elettrodomestici sempre più efficienti, che sull’implementazione di specifiche policy per favorire l’adozione delle rinnovabili.

Fonte: Resilience

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