L’elicriso è una pianta molto comune nelle regioni meridionali italiane, famosa per i suoi benefici in campo medicinale e i suoi usi in cucina. Estremamente semplice da coltivare, regala dei caratteristici fiori gialli e soprattutto effetti positivi sulla salute.
Ecco come curare la pianta di elicriso e come utilizzarla.
L’elicriso (Helichrysum italicum) è una pianta appartenente alla numerosa famiglia delle Asteraceae. È una pianta perenne, arbustiva e cespugliosa nativa dell’Europa meridionale. Cresce in terreni secchi, rocciosi e sabbiosi e in Italia è possibile ammirarla comunemente nel centro, nel sud e nelle isole fino a 800 m di altitudine.
Ha steli legnosi che possono raggiungere fino a 60 cm di altezza e fino a circa 90 cm di larghezza, le foglie appuntite lanceolate o aghiformi, simili a quelle del rosmarino o della lavanda, possono avere una colorazione che varia dal grigio-argento al verde-argento.
In generale, la stagione di fioritura inizia a fine giugno e termina a metà settembre. Tuttavia, in alcune regioni, questo periodo può essere notevolmente più breve. Le piante di elicriso producono vistose infiorescenze che contengono numerosi fiori minuscoli, spugnosi di colore giallo limone.
Sono piccoli e molto profumati e appaiono in densi grappoli. Una volta terminato il periodo di fioritura, i frutti si svilupperanno dove precedentemente si trovavano i fiori. Sono acheni, a forma di noce e numerosi semi ovali marroni.
L’elicriso è famoso e apprezzato per il suo profumo, che è stato definito roseo, esotico e speziato. Il suo peculiare aroma è stato citato già nel I secolo d.C. da Plinio il Vecchio che, nella sua opera Naturalis Historia, lo descrisse come per nulla sgradevole e in grado di proteggere gli abiti dalle tarme.
Il significato del nome elicriso deriva dalle parole greche helios (sole) e chrysos (oro), che richiamano il colore giallo intenso dei fiori. Questa pianta è anche conosciuta con il nome “pianta del curry” per l’aroma che la contraddistingue nel suo uso in cucina, soprattutto come erba aromatica per le carni.
Ha, inoltre, molti nomi popolari come, ad esempio, elicriso liquirizia e perpetuini.
Come la maggior parte degli arbusti, l’elicriso cresce in condizioni di luce intensa e diretta tutto l’anno. Quindi l’accortezza è di assicurarsi di tenere la pianta in un luogo in cui possa ricevere almeno sei ore di piena luce solare al giorno.
Ma vediamo in dettaglio come coltivare la pianta.
La pianta di elicriso cresce bene a temperature che vanno dai 19-22 ° C durante il giorno e da 17-18 ° C di notte. Sebbene sia resistente a temperature fino a -10 ° C, non apprezza periodi prolungati di gelo. Di conseguenza, se si vive in un luogo con inverni rigidi, è opportuno coltivare l’elicriso in vaso e metterlo a dimora in casa in autunno.
Per coltivare l’elicriso, sia in giardino che in vaso, la scelta del terriccio è essenziale per una buona crescita e fioritura. Il ristagno d’acqua è il pericolo principale per questa pianta; quindi, il terreno dovrò avere un ottimo drenaggio. In natura crescono principalmente in terreni sabbiosi, ma è possibile usare anche terricci argillosi e aggiungere una generosa quantità di sabbia alla miscela prima di piantare.
Come con la maggior parte delle specie mediterranee, le piante di elicriso crescono bene in condizioni di climi caldi e secchi. Questi arbusti tollerano la siccità, il che li rende perfetti anche per giardinieri principianti. Possono prosperare senza acqua per lunghi periodi, ma questo non significa che non ne abbiano bisogno.
In generale, richiedono acqua solo quando il terreno si è completamente asciugato. È, quindi opportuno assicurarsi di controllare sempre il terreno tra un’annaffiatura e l’altra per evitare ristagni. In giornate particolarmente calde, sarà necessario fornire acqua più spesso del solito.
La pianta di elicriso è piuttosto indipendente e non richiede concimazioni frequenti per vivere. Tuttavia, può essere un aiuto in più un fertilizzante a base di erbe o compost una volta all’anno appena prima della stagione di crescita all’inizio della primavera.
Per donare una determinata dimensione o forma alla pianta di elicriso, la potatura è necessaria. Tuttavia, tagli eccessivi possono danneggiare questi arbusti in modo irreversibile. Puoi tagliare i fiori ormai secchi per fare spazio a quelli nuovi. Inoltre, è possibile rimuovere tutti i gambi danneggiati o morti per incoraggiare una nuova crescita.
Questo tipo di pianta è generalmente resistente ai parassiti, ma può essere colpita da malattie come l’oidio. Questa malattia fungina la ricopre di macchie bianche su steli e foglie.
Come curare la pianta di elicriso? Se si notano segni di infezione, è opportuno rimuovere immediatamente tutte le parti compromesse della pianta. Successivamente andrà trattata con una miscela spray di acqua e bicarbonato di potassio una volta alla settimana.
Questa pianta può essere propagata attraverso semi o talee.
L’uso di questa pianta in campo medico e fitoterapico è ampiamente conosciuto fin dai tempi dei romani. A cosa fa bene l’elicriso? In particolare, è usato per la gestione dei problemi respiratori e digestivi, e per la cicatrizzazione delle ferite. Quindi, la pianta, che si assume come decotto o tisana, è considerata benefica per le condizioni infiammatorie e infettive delle vie aeree, tra cui tosse, bronchite, laringite e tracheite.
L’ elicriso è spesso usato mescolato con olio d’oliva, per il trattamento dermatologico delle ustioni da sole e da fuoco e per la guarigione delle ferite.
In erboristeria e profumerie è possibile trovarlo sotto forma di olio essenziale, per le sue proprietà lenitive ed emollienti.
L’elicriso è molto presente anche in cucina, scopriamo come è usato: