Le 7 proprietà dell’elicriso e come usare il suo prezioso olio
Non solo l'olio di elicriso è un toccasana per molti problemi di pelle, ma anche la pianta ha una vasta e documentata storia di usi in campo medicinale. Sia per la cute, sia per la salute è infatti suggerito di adoperare questo rimedio in molti casi. Ma senza dimenticare che i pistilli dei suoi fiori sono anche un ottimo ingrediente in cucina.
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Già Plinio il Vecchio, nel I secolo d.C., aveva parlato del profumo della pianta di elicriso, che nella sua Naturalis Historia, giudicava come un aroma gradevole e in grado di tenere alla larga le tarme. Ma l’olezzo di quei fiori gialli, che può essere descritto come floreale e speziato, non è tipico di tutte le specie di arbusto.
Qui da noi, nel bacino del Mediterraneo, è comune il cosiddetto Helichrysum italicum, che è quello tanto apprezzato dallo scrittore latino. Ma la pianta, che fa parte della famiglia delle Asteraceae, è solo una tra le circa altre 600 specie floreali che rispondono allo stesso nome, ma che hanno spesso caratteristiche differenti.
Non solo, anche il tanto decantato olio essenziale di elicriso, per via del suo processo di distillazione, vanta un sentore aromatico diverso dalla pianta di origine. Per tale ragione, se annusate l’arbusto fresco o un mazzolino di fiori essiccati, non dovete restare delusi se poi gli estratti non corrispondono.
Ma la pianta di elicriso non è famosa solo per le sue note profumate, anzi, nella medicina popolare è diventata nota per altri effetti. Da quelli antinfiammatori e antivirali, per trattare in modo naturale le affezioni delle vie respiratorie, fino a quelli per la cura della pelle con sieri e creme a base del suo olio, sono molti i risvolti benefici della pianta, che vedremo di seguito.
Elicriso: proprietà terapeutiche
L’elicriso è citato in tutti i principali trattati medici della tradizione greco romana antica. Da Teofrasto in poi, III secolo a.C., di accenni fitoterapici a questa pianta ne troviamo in abbondanza. Il primo, come detto, è stato Teofrasto, padre della Historia Plantarum, il più antico trattato esistente sulle piante medicinali della tradizione occidentale.
Il botanico menzionò l’applicazione dell’elicriso mescolato al miele per curare ematomi, ustioni e ferite, mentre Discorde, nel I secolo d.C. riferì dei benefici di un liquore a base di elicriso contro artrite e sciatica. In periodo rinascimentale, il medico italiano Castore Durante, riprese questi studi e trovò che distillati alcolici con i capolini del fiore potessero aiutare contro problemi epatici.
Ma anche che la tisana all’elicriso, o per meglio dire il suo decotto, poteva curare in maniera efficace il catarro. Nel complesso, gli usi medici più comuni dell’elicriso documentati da autori antichi erano come antisettico topico, agente cicatrizzante, per la salute delle articolazioni e la protezione del fegato e come trattamento per le infezioni delle vie respiratorie.
Va però trattato nel dettaglio l’utilizzo della pianta di elicriso come olio essenziale, un ingrediente comune in sieri per la cura della pelle e in aromaterapia.
A cosa serve l’olio essenziale di elicriso
Una cosa da sapere è che l’olio essenziale di elicriso è uno dei più costosi sul mercato, in quanto si ottiene per distillazione in corrente di vapore dei capolini dei fiori. Ma la resa è piuttosto bassa rispetto alla biomassa fresca di partenza, circa lo 0,1%. E questo determina il prezzo tanto alto del rimedio.
Per trattare invece gli effetti salutistici dell’olio di elicriso, va detto che il suo uso principale è quello di schiarire e ridurre le cicatrici. Non ci sono, tuttavia, abbastanza studi a sostegno di questa applicazione, ma molti professionisti sono convinti della sua utilità per questo scopo.
Un altro impiego importante dell’olio è per il trattamento delle ferite e la loro disinfezione, contando sulle proprietà antibatteriche e antimicotiche di questa essenza. In questo caso, l’olio è adoperato non diluito per aiutare a disinfettare la ferita, favorirne la chiusura e alleviare il dolore.
Ma suggeriamo di evitare questa procedura, salvo diverso parere di un professionista di medicina olistica o tradizionale, per non incorrere in rischi per la salute.
Di contro, ci sentiamo di tranquillizzare sull’impiego per via topica di sieri e lozioni a base di olio di elicriso. Il rimedio ha un potere idratante e schiarente per la pelle e può essere adoperato con un olio vettore per trattare grandi aree. È inoltre ben tollerato anche dalla cute più sensibile.
Se ci stiamo chiedendo se le proprietà anti età di questo rimedio siano vere o presunte, ci sono pareri discordanti in merito ai suoi effetti ringiovanenti. Non esistono infatti dati scientifici a conferma di questi, ma chi ha provato trattamenti per le pelli mature a base di elicriso, sembra non abbia dubbi sulla loro reale efficacia.
Le 7 proprietà dell’elicriso
Per riassumere, l’elicriso, come il suo pregiato olio essenziale, sono adoperati dai tempi degli antichi greci fino ad oggi, con effetti reali o da verificare, per:
- Per la cura e il trattamento delle cicatrici
- Per la disinfezione delle ferite e il trattamento di ematomi
- Per il trattamento delle ustioni
- Per migliorare le condizioni della pelle matura
- Per uso interno ed esterno, come trattamento di artrite e sciatica
- Per uso interno, come trattamento delle affezioni alle vie respiratorie
- Per uso interno, come trattamento per disturbi di natura epatica
Le controindicazioni dell’elicriso
Non ci sono abbastanza dati per sostenere la sicurezza dei rimedi a base di elicriso per via interna e per questo si consiglia di fare attenzione al suo utilizzo endogeno. Per le donne in gravidanza e allattamento, come per anziani e bambini, si dovrebbero evitare rischi e chiedere informazioni al proprio medico di fiducia.
Per quanto riguarda i possibili effetti collaterali ad uso cutaneo, si possono verificare irritazioni e reazioni in caso di conclamata allergia alle piante Asteraceae. Se quindi soffriamo di starnuti e pizzichi al naso stagionali per colpa di ambrosia e margherite, ogni rimedio a base di elicriso andrebbe evitato. In ogni caso, se notiamo arrossamenti, sospendiamo ogni utilizzo.
Elicriso in cucina
Una cosa interessante da sapere sull’elicriso è che si può anche usare in cucina, anzi, per alcuni paesi mediterranei e asiatici è davvero irrinunciabile. Chi ha dimestichezza con la cucina vietnamita, sa che i Banh Khuc, i classici ravioli locali, sono insaporiti con piantine e germogli di elicriso.
In area tirrenica, la pianta è invece adoperata per i ripieni degli arrosti di carne, mentre in Sardegna è famoso il liquore all’elicriso, meno noto di quello al mirto, ma ugualmente apprezzato. Da non dimenticare anche il prezioso miele di elicriso, che non è semplice da reperire e vanta un costo piuttosto elevato.
Le api infatti si sporcano appena col polline della pianta e lo portano nelle arnie, conferendo al miele il tipico aroma e sapore speziato di questo miele. L’elicriso è anche usato per dare alle birre un retrogusto speciale, a volte anche sostituendo del tutto il luppolo.
Fonti