Elefanti morti in Botswana, possibili danni neurologici
Gli elefanti morti in Botswana potrebbero essere stati colpiti da danni neurologici: testimonianze parlano infatti di comportamenti assai anomali.
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La recente moria di elefanti in Botswana rimane ancora largamente un mistero: gli esperti brancolano nel buio, senza capire cosa possa aver colpito questi meravigliosi pachidermi. E con il numero di decessi ormai salito a 350 esemplari, così come confermato ieri, sale la preoccupazione nella comunità internazionale. Escluso il bracconaggio, poiché le carcasse non sono state private dalle zanne, si attendono i risultati di nuovi test di laboratorio. Ma oggi emergono nuovi e importanti dettagli: gli elefanti potrebbero aver subito danni neurologici.
Come riporta il Guardian, a suggerire questa ipotesi sono alcune testimonianze raccolte sul posto, ma anche l’analisi aerea delle carcasse presenti lungo il delta dell’Okavango. Nelle ultime settimane, alcuni contadini locali hanno infatti segnalato comportamenti anomali da parte dei pachidermi. Diversi esemplari sarebbero stati visti ruotare su loro stessi, altri camminare ossessivamente in circolo. Secondo Niall McCann, esperto di tutela degli animali selvatici per National Park Rescue, tali anomalie potrebbero essere segno di un danno neurologico.
Elefanti: l’analisi delle morti improvvise
Non è però tutto, poiché molte carcasse indicano che gli elefanti sarebbero improvvisamente caduti di muso, segno di un evidente danno cerebrale. Così McCann aggiunge:
Se si analizzano le carcasse, molti elefanti sono caduti improvvisamente al suolo di muso, un fatto che indica una morte molto rapida. Altri hanno invece subito una morte più lenta. È quindi difficile dire quale sia questa tossina.
McCann cita non a caso una tossina. Escluso il bracconaggio, gli esperti hanno allontanato anche l’ipotesi avvelenamento delle falde acquifere. Moltissimi animali si abbeverano dalle stesse fonti degli elefanti, eppure nessun’altra specie registra morti inspiegabili. Si sospetta quindi che i pachidermi siano stati colpiti da una tossina per loro specificatamente dannosa, anche se al momento non si rilevano infezioni di tipo batterico o virale. Bisognerà attendere ancora un paio di settimane, quando saranno disponibili i nuovi esiti degli esami autoptici.
Fonte: Guardian