Elefanti in pericolo, lo Zimbabwe vende le licenze di caccia
Zimbabwe vende 500 licenze di caccia agli elefanti per contrastare la profonda crisi economica data dalla pandemia che ha investito il Paese.
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La crisi economica imposta dalla pandemia ha spinto lo Zimbabwe a escogitare una serie di strategie di sopravvivenza, tra queste la vendita delle licenze di caccia agli elefanti. Una decisione che ha gettato nello sconforto gli animalisti di tutto mondo suscitando sgomento a livello mondiale, 500 esemplari a rischio uccisione per una scelta meramente economica. Lo Zimbabwe, che ospita e protegge circa 80mila pachidermi all’interno dei tantissimi parchi naturali sparsi lungo il territorio, sembra avviarsi verso una decisione difficile e sofferta.
Sacrificandone 500 per sostenere economicamente lo Stato africano, ma principalmente gli stessi parchi naturali che ospitano questi bellissimi animali. Ogni licenza costerà 70mila dollari, una cifra pare necessaria per compensare i 25 milioni di dollari impiegati per la gestione dei parchi naturali. Come ha dichiarato alla CNN Tinashe Farawo, portavoce dell’agenzia del governo dello Zimbabwe che gestisce i parchi naturali ovvero la Zimbabwe parks and wildlife management authority, il budget a loro disposizione è spesso frutto della caccia sportiva.
Elefanti, un massacro annunciato
La pratica del bracconaggio sembra ancora viva nonostante le lotte decennali portate avanti dalle organizzazioni animaliste, benché le autorità locali abbiano sempre assicurato di utilizzare sovvenzioni e soldi per la salvaguardia degli stessi elefanti. Ma sembra che la mancanza di turismo abbia stravolto le regole economiche dello stato stesso, una presenza che solo nel 2018 contribuiva con il 7,2% del PIL del Paese. Un introito ora del tutto assente e che sta soffocando le popolazioni locali.
La scelta di mettere in vendita 500 licenze di caccia di questi bellissimi animali esotici è supportata anche dall’elevato numero di esemplari presenti sul territorio. Ma questa decisione stride con le direttive dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), che ha inserito entrambe le specie africane nella lista rossa degli animali a rischio estinzione.
Un pericolo concreto supportato dal numero contenuto di esemplari presenti ancora in natura ovvero 415mila, contro la cifra di 1,5 milioni di mezzo secolo fa. Una pratica, quella della caccia all’elefante, che non solo incide sulla sopravvivenza delle grandi famiglie di pachidermi, ma anche su quella delle popolazioni locali, spesso schiacciate o investite dai branchi di elefanti terrorizzati dai cacciatori.