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Eiaculazione precoce: rimedi naturali e tecniche utili

Rimedi naturali contro l'eiaculazione precoce: tecniche, consigli e rimedi prima di ricorrere all'andrologo.

Eiaculazione precoce: rimedi naturali e tecniche utili

Quello dell’eiaculazione precoce è un problema che coinvolge moltissimi uomini: il raggiungimento dell’orgasmo anzitempo rende la vita di coppia frustrante, alimenta disagi di tipo psicologico e spesso il senso di vergogna, verso se stessi e il partner. In molti in Rete si domandano se esistano dei rimedi naturali per risolvere una così fastidiosa condizione, forse perché spaventati di porgere certe domande al medico di fiducia, e la risposta è certamente affermativa. Tuttavia, data la delicatezza della questione, è necessario fare una premessa di ordine medico: la visita di uno specialista è doverosa, per non dire obbligatoria.

Rimedi naturali per l’eiaculazione precoce

Si tende a pensare che l’eiaculazione precoce sia un problema unicamente di natura psicologica – e così è in gran parte dei casi – ma spesso si tratta invece di una condizione fisica che richiede l’intervento di personale adeguato: ipersensibilità del glande e lunghezza inadeguata del frenulo, giusto per citarne un paio fra i tanti, potrebbero essere i responsabili di un rapporto sessuale di durata insufficiente. Per questo i rimedi naturali non possono e non devono sostituirsi al parere di un andrologo o di un urologo, le figure di riferimento per il benessere dell’apparato genitale e della sfera sessuale maschile. Pertanto, si sconsiglia il ricorso a tecniche o ritrovati fai da te – per quanto i metodi presentati non siano tossici né dannosi per l’organismo – finché non si avranno ben chiare le cause della propria disfunzione e non si sarà ricevuto il parere di uno specialista.

Rimedi alimentari

Appurato che il proprio disturbo non derivi da precise cause anatomiche, rimanendo quindi l’eiaculazione precoce un problema di tipo psicologico, si può pensare di modificare la propria alimentazione, affinché sia da aiuto al percorso terapeutico che si sarà intrapreso per alleviare l’ansia. Ci sono degli alimenti che sembrerebbero favorire il rilassamento sia dei muscoli che della mente, un aiuto non da poco per chi manifesta scarse prestazioni in situazioni ad alto tasso di stress. Fra questi i cibi a basso o nullo contenuto di grassi saturi, come il latte di mandorla, e i prodotti specifici per la concentrazione come il ginseng. Vi è poi un nugolo di erbe officinali note per le loro capacità sedative sull’ansia – la passiflora giusto per citarne una – ma l’effetto rilassante potrebbe anche tradursi in una maggiore difficoltà a mantenere l’erezione. Motivazione opposta, ma altrettanto legittima, quella sui cibi che favoriscono la circolazione sanguigna come il peperoncino o l’aglio: nel lungo periodo si dice portino a erezioni migliori, ma a questo non corrisponde necessariamente una durata maggiore del rapporto.

Rimedi meccanici

La tradizione popolare vede una lunga serie di tecniche meccaniche – ovvero riguardanti l’esercizio fisico piuttosto che l’ingestione di erbe e ritrovati – per aumentare la durata dell’amplesso. Sono adatte ai fenomeni locali di ipersensibilità e, come già ricordato, vanno messe in pratica sempre se compatibili con il parere dell’andrologo. Innanzitutto, si possono scegliere delle posizioni che siano più dolci in termini di attrito su glande e asta del pene, quali quella a cucchiaio, sdraiati sul fianco. Poi, si può di certo provare la strategia dello “stop and start“: quando si avverte di essere in prossimità dell’orgasmo, ci si può fermare per qualche secondo per controllare l’eiaculazione e poi riprendere il rapporto. Tra le tante modalità, l’autoerotismo e è una risorsa fondamentale per imparare a conoscere il proprio corpo, per capire quali aree siano troppo sensibili o per desensibilizzarle con la stimolazione nel tempo. Spesso si legge anche di fantomatici lacci da legare stretti alla base del pene, affinché la pressione stringa l’uretra e non agevoli il passaggio dell’eiaculato: si rischia, però, di danneggiare la struttura venosa del pene e dei suoi corpi cavernosi. In molti affermano, in ultima istanza, di aver avvertito effetti positivi dalla ripetizione degli esercizi di Kegel, delle tecniche per rinforzare i muscoli pubococcigei in grado di garantire un maggiore controllo su erezioni ed eiaculazione. E se proprio nulla di tutto ciò dovesse funzionare, si vagli l’ipotesi di utilizzare condom ritardanti o creme lievemente anestetiche: non saranno rimedi naturali tout court – anche se si è già appreso in passato come esistano linee di profilattici completamente green – ma possono di certo portare giovamento.

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