Edera: 8 domande (e risposte) sulla cura della pianta
In questo articolo puoi scoprire le risposte alle 8 domande più frequenti sull'edera. Ma anche apprendere le tecniche per coltivarla in casa o in giardino.
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Se sei in cerca di una pianta facile da coltivare e incredibilmente decorativa, l’edera potrebbe fare al caso tuo. Illustre membro della famiglia delle Araliaceae, l’Hedera Helix, è una pianta che appartiene al genere Hedera, che comprende numerose varietà. Questa pianta è una delle più comuni in tutto lo Stivale, da Nord a Sud, dove cresce perlopiù in maniera spontanea.
Negli ultimi anni tuttavia sono sempre più i pollici verdi che fanno ricorso alle varietà di edere da coltivazione. In effetti, con le sue caratteristiche foglie ampie, verdi e lucide, questa pianta può decorare balconi, giardini e persino le nostre case.
Puoi sfruttare le diverse varietà di edere per realizzare pareti ecologiche e divisori naturali, per ottenere una maggiore privacy nel tuo giardino. Una curiosità: il significato dell’edera richiama la figura del Dio greco Dioniso, che tra le foglie della pianta trasse riparo e protezione.
La pianta, caratterizzata da fusti sottili ma lignificati e resistenti, ha la capacità di aggrapparsi alle superfici verticali, grazie alle radici avventizie che si trovano su tutta la lunghezza dei rami. Va tuttavia ricordato che è spesso considerata infestante, poiché a causa della sua rigogliosa crescita può sottrarre sostanze importanti nutritive alle piante che vivono nel suo stesso ambiente.
In questo articolo vogliamo rispondere a tutte le tue domande in merito all’edera. Vedremo quali e quante varietà ne esistono, scopriremo come si cura l’edera in vaso e come coltivare questa pianta. Preparati dunque a scoprire tutto ciò che c’è da sapere sulla specie arborea cara a Dioniso.
Quante varietà di edera esistono?
Il genere Hedera comprende numerose varietà di piante, che differiscono fra loro per portamento – possono essere rampicanti, arbustive o piante legnose – e colore delle foglie, che possono presentarsi verde scuro, marmorizzate, con venature bianche, come nel caso dell’edera variegata, bluastre o rosse.
La specie più comune, dalla crescita spontanea pressoché in tutta Italia, è l’Hedera helix, molto semplice da coltivare, che puoi trovare nelle più svariate sottospecie e ibridazioni. Inoltre, negli ultimi anni ha preso piede la coltivazione di altre specie, come ad esempio l’Hedera canariensis, edera canaria o edera ombra.
Se si parla di edera rossa, ci si riferisce invece a un’altra pianta, la cosiddetta “Vite americana”, Parthenocissus quinquefolia, un rampicante che fa parte della famiglia delle Vitaceae, che presenta delle suggestive foglie rosse che avvolgono facciate, ringhiere e muretti.
Prima di coltivare l’edera, sarà opportuno chiedere un parere al proprio fornitore di prodotti di botanica di fiducia, in modo da verificare la compatibilità con il clima tipico del luogo di residenza.
In base alle diverse varietà e alle dimensioni della pianta, l’edera può avere un costo che va dai 5 euro in su.
Come si cura l’edera in vaso?
Siamo abituati ad ammirare enormi piante di edera che si aggrappano alle facciate delle case di campagna. In realtà, questa pianta può essere egregiamente coltivata anche in vaso, in modo da contenerne l’espansione.
Per coltivare l’edera rampicante in vaso è necessario predisporre un adeguato punto d’appoggio, in modo che possa svilupparsi in verticale. Andrà benissimo anche un semplice palo dotato di bracci, sui quali la pianta potrà aggrapparsi. Se invece intendi coltivare l’edera in giardino, potresti posizionare la pianta nei pressi di ringhiere, cancelli e muretti.
Valuta bene la possibilità di posizionarla a ridosso delle pareti, in quanto la pianta potrebbe rovinare l’intonaco, portare umidità in casa e attirare molti insetti. Fra questi, però, potresti attirare anche una specie utile, come quella delle api, che sembrano essere particolarmente attratte da questa pianta.
Quanta acqua vuole l’edera
Quanto e quando annaffiare l’edera? Le richieste di acqua della pianta non sono affatto eccessive. Esemplari adulti e già stabili possono infatti trarre idratazione semplicemente attraverso la pioggia, mentre le piante più giovani avranno bisogno di essere annaffiate di tanto in tanto.
Durante l’annaffiatura, fai attenzione a non creare dei ristagni di acqua, che potrebbero risultare nocivi per l’apparato radicale della pianta, causando marciume e altre problematiche.
In che periodo si pianta l’edera
Per la messa a dimora della pianta, il periodo ideale è quello primaverile, o anche il periodo autunnale. La coltivazione dell’edera avviene per talea. Ti basterà dunque tagliare un rametto di circa 15 centimetri da un esemplare adulto.
Metti la talea in un vaso con terriccio morbido e humus. Quando il rametto avrà raggiunto un’altezza di circa 50 centimetri, potrai metterlo a dimora.
In questa fase, ricorda che l’edera predilige una posizione a mezz’ombra.
Dove tenere l’edera in inverno
L’edera predilige un clima mediterraneo, con temperature comprese fra i 5 e i 25 gradi. Inoltre, la pianta cresce bene se posizionata a mezz’ombra, in una zona non troppo soleggiata né troppo ombreggiata.
In inverno potresti coltivare l’edera anche in casa, a patto che le temperature non superino i 20 gradi e che il vegetale sia esposto correttamente alla luce del sole.
Quanto cresce l’edera in vaso
L’edera è una pianta che si espande molto rapidamente. Ma se volessimo coltivarla in vaso, quanto crescerebbe?
Il vegetale può arrivare a raggiungere i 2-5 metri in altezza, ma le dimensioni saranno differenti in base alle diverse varietà della pianta.
Come sistemare l’edera sul balcone
L’edera è una pianta ornamentale ottima per decorare giardini e balconi. Se intendi coltivarla sul terrazzo, scegli con attenzione il vaso, in modo che sia abbastanza profondo e capiente, con gli appositi fori per un corretto drenaggio dell’acqua.
Puoi sistemare l’edera nelle zone meno soleggiate del balcone, prediligendo luoghi mediamente ombreggiati. Sia nella coltivazione indoor che per quella in balcone e giardino, tieni a mente che la pianta può risultare velenosa per cani, gatti e altri animali domestici. Sarà quindi opportuno posizionarla in luoghi in cui i tuoi pets non abbiano la possibilità di raggiungerla.
Perché l’edera si secca e cosa fare
Come curare l’edera per evitare che le foglie possano appassire? Tra le operazioni di cura, una delle più importanti consiste proprio nel controllo regolare delle foglie. Se queste dovessero apparire secche, vorrebbe dire che la pianta è stata esposta troppo al sole o al caldo eccessivo.
La temperatura ideale non dovrebbe superare i 25 gradi.
Un’altra causa delle foglie secche potrebbe essere la scarsa irrigazione, o anche l’azione di ragnetti e altri parassiti, che potrebbero mettere in pericolo la salute della pianta.
Se il problema dovesse essere legato al caldo eccessivo o a un’insufficiente irrigazione, ti basterà innaffiare la pianta più spesso e/o spostarla in zone più adatte della casa o del giardino.
Se invece la pianta dovesse essere vittima dell’attacco di ragnetti o altri agenti infestanti, potresti notarlo semplicemente osservandone le foglie, che tenderebbero a cadere o sarebbero coperte da una sottile ragnatela bianca.
In tal caso, potrebbe essere necessario fare ricorso a degli appositi prodotti antiparassitari. Chiedi un parere al tuo fornitore di piante di fiducia, in modo da scegliere il rimedio più adatto.