Ecomondo e Key Energy 2020: le novità di quest’anno
Poche settimane al via di Ecomondo e Key Energy 2020, edizioni attese da diverse novità sul fronte dell'innovazione e della sicurezza.
Fonte immagine: Ecomondo
Mancano ormai poche settimane al ritorno di Ecomondo e Key Energy. Quelle 2020 saranno edizioni che vedranno alternarsi la presenza in loco con la partecipazione all’evento tramite piattaforme digitali. Diverse le novità in programma, come annunciato da Italian Exhibition Group (IEG). Tra i punti fermi l’attenzione internazionale verso l’economia circolare e le energie rinnovabili.
L’appuntamento è come ogni anno presso la Fiera di Rimini. Ecomondo e Key Energy 2020 si svolgeranno dal 3 al 6 novembre. Importante la risposta alle nuove esigenze poste dall’emergenza Coronavirus, come confermato da Lorenzo Cagnoni, presidente IEG:
Abbiamo reagito al massimo delle nostre energie, come sappiamo fare. Ed eccoci qui, grazie alla fiducia degli espositori e delle aziende che hanno voluto confermare la loro partecipazione. Ecomondo e Key Energy mostreranno quanto il sistema fieristico sia essenziale per il business e le aziende. Lo abbiamo sperimentato recentemente sul campo a VOICE, l’evento per l’oreficeria e la gioielleria che si è svolto nel quartiere fieristico di Vicenza con la convinta soddisfazione di tutti gli operatori.
Ecomondo 2020 e Key Energy punteranno in maniera chiara sull’innovazione, ha sottolineato l’amministratore delegato di IEG Corrado Peraboni. Anche in termini di sicurezza:
Una parola che abbiamo imparato a declinare in questi mesi è innovazione. Noi abbiamo introdotto una forte dose di innovazione per organizzare queste manifestazioni. Abbiamo lavorato su differenti protocolli di sicurezza, dal montaggio degli stand al catering, per rendere sicura l’esperienza anche prima di entrare in fiera.
IEG ha preso in carico tutti i costi dello sforzo organizzativo per i protocolli di sicurezza, perché i nostri espositori possano pensare solo a incontri di business e conoscenza. Ecomondo e Key Energy saranno manifestazioni ibride: in presenza e con un nostro canale digitale finalizzato al b2b.
Ecomondo 2020 tra Green Deal e obiettivi climatici
Si conferma stretto il rapporto tra Ecomondo e la Green Economy, mentre occhi puntati quest’anno sul Green Deal. Come sottolineato da Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile:
Il Green Deal si configura come chiave fondamentale per l’utilizzo dei 209 miliardi del Recovery Fund, un’occasione storica per il cambiamento del modello di sviluppo. Perciò l’edizione di quest’anno degli Stati Generali della green economy dovrà contribuire a cogliere questa opportunità.
Se pensiamo al nuovo target europeo di riduzione delle emissioni al 55%, potete immaginare il cambiamento nel sistema energetico. Poi la mobilità sostenibile, la qualità ecologica del sistema alimentare, i temi climatici, ma anche la qualità della vita. Le politiche di green economy hanno efficacia se riescono a insediarsi nelle città.
Inevitabile anche una profonda riflessione sul ruolo delle rinnovabili in relazione agli obiettivi climatici. A sottolinearlo Gianni Silvestrini, presidente del Comitato scientifico di Key Energy:
La scelta europea di alzare gli obiettivi climatici ci obbliga ad accelerare moltissimo su rinnovabili, efficienza e mobilità elettrica. È una grande opportunità per questa manifestazione, se pensiamo solo al potenziale di crescita del settore fotovoltaico, mercato destinato a decuplicare la potenza annua installata grazie al combinato disposto di riduzione dei prezzi e del nuovo traguardo proposto dalla Commissione. Elementi che fanno sperare solidamente nella crescita di settore e di una manifestazione che ha i suoi capisaldi nelle rinnovabili, l’efficienza energetica e la mobilità elettrica e la smart city.
Ha concluso Fabio Fava, presidente del Comitato scientifico di Ecomondo, riferendosi alla crescente centralità dell’economia circolare:
Questa edizione parte con una buona notizia, e cioè che l’economia circolare è al centro delle strategie dell’Europa e del nostro Paese. L’impatto del Covid19 sulle filiere e sull’innovazione delle stesse, come la digitalizzazione industriale, nei servizi e la rigenerazione ambientale, saranno fattori decisivi nell’implementazione di questo paradigma.