L’Ecolabel EU è il marchio ufficiale dell’Unione europea che premia le eccellenze ambientali. Si tratta di un riconoscimento il cui scopo è quello di spronare le strutture ricettive ed i turisti al rispetto dell’ambiente. E’ un’attestazione sempre più ambita e che i turisti prediligono, ma ancora di più presuppone che gli hotel (e non solo) si orientino verso una gestione sempre più rispettosa dell’ambiente e contraria agli sprechi. In questo articolo approfondiamo in cosa consiste, qual è la normativa vigente e quali sono i criteri per ottenerlo diventando, di fatto, un Eco Hotel.
L’Ecolabel UE, istituito nel 1992 dal Regolamento (CEE) n. 880/1992, è il marchio di qualità ecologica dell’Unione Europea che si riferisce ai prodotti e ai servizi che sono caratterizzati da un ridotto impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita nonostante i loro elevati standard di prestazioni. Dal 2003, l’applicabilità dell’Ecolabel è stata estesa ai servizi di ricettività turistica e, da un paio di anni dopo, anche ai campeggi. E’ successo, così, che nel 2017, grazie alla Decisione UE 2017/175, sono nati i criteri Ecolabel UE per le Strutture Ricettive (che sono andati ad unire tali due realtà).
Cos’è questo particolare marchio Ecolabel Eu relativo al settore della ricettività? In sostanza, si tratta di un riconoscimento assegnato alle strutture ricettive che soddisfano determinati standard ambientali e di sostenibilità. Standard che coprono una serie di criteri, tra i quali la gestione dell’acqua e dei rifiuti, l’uso di energie rinnovabili, l’impatto ambientale dei prodotti utilizzati. Il marchio attesta che il titolare di una struttura ricettiva turistica o di un campeggio che abbia già messo in atto delle strategie di salvaguardia della natura, volte ad un minor impatto ambientale della propria struttura, abbia riconosciuto il proprio impegno a livello internazionale. Con un buon ritorno anche in termini di immagine. Analisi condotte in merito hanno dimostrato come i turisti, nella scelta della struttura presso la quale soggiornare, prediligano quelle presso le quali è assicurata la qualità ambientale.
Il riconoscimento del marchio comporta diversi vantaggi a favore delle strutture ricettive. Innanzitutto, ne migliora l’immagine attraverso una promozione più efficace sia sul mercato nazionale che internazionale. Ne deriva una maggiore visibilità sia grazie alla presenza sui siti web ministeriali che dalla partecipazione ad eventi sul turismo sostenibile. Inoltre, favorisce l’espansione sul mercato: può attrarre nuovi turisti provenienti da paesi nei quali domina una elevata sensibilità ambientale. Un altro interessante vantaggio riguarda il risparmio economico: il dover essere conforme ai criteri ecologici per ottenere l’Ecolabel EU, ha come conseguenza quella di ridurre lo spreco delle risorse.
Quali criteri devono essere rispettati per poter ricevere la certificazione Ecolabel? Questo riconoscimento viene conferito, in generale, a chi mette in atto un turismo diverso da quello al quale siamo tristemente abituati, che sia all’insegna della qualità e dell’ambiente. Prima di entrare nel vivo con i criteri di assegnazione, due sono i prerequisiti richiesti alle strutture che vogliono ottenerlo. Ovvero, “che la struttura rispetti le leggi e i regolamenti comunitari, nazionali e locali in materia di efficienza energetica e isolamento termico, fonti idriche, trattamento e smaltimento delle acque, raccolta e smaltimento dei rifiuti, manutenzione e manutenzione delle attrezzature, disposizioni in materia di sicurezza e salute ed eventuali leggi o regolamenti pertinenti della zona relativi alla conservazione del paesaggio e della biodiversità”. E che l’impresa sia operativa e registrata, come richiesto dalle leggi nazionali o locali, ed il personale assunto regolarmente ed assicurato.
Venendo, dunque, ai criteri per diventare un Eco Hotel, la Commissione Europea ne ha stabilite due categorie, una obbligatoria e l’altra opzionale. Come riporta la Decisione UE 2017/175, per poter soddisfare i criteri della norma una struttura deve essere:
Riportiamo sotto i criteri obbligatori:
Altri criteri
FONTI: