Ecobonus 2024, installazione di pannelli solari
Con l’Ecobonus 2024, anche per il nuovo anno si potrà approfittare di utili incentivi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, sotto forma di detrazioni IRPEF. Rispetto al 2023 non ci sono novità sulle aliquote concesse, tuttavia viene rimossa la possibilità di accedere alla cessione del credito e, di conseguenza, allo sconto immediato in fattura. Ma come funziona?
Previsto sin dal 2013, e di anno in anno rinnovato con percentuali di sconto diverse, l’Ecobonus è una misura volta all’incremento dell’efficientamento energetico dei più disparati edifici, dalle unità immobiliari monofamiliari ai condomini. Di seguito, tutte le informazioni utili.
L’Ecobonus è una misura introdotta con il Decreto Legge 63/2013: si tratta di una detrazione fiscale pensata per tutti gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, a cui si aggiungono anche i lavori per la riduzione del rischio sismico e la produzione di energia verde, con l’installazione di pannelli fotovoltaici. Rinnovata con la Legge di Bilancio 2024, la misura quest’anno non prevede novità sul fronte delle aliquote rispetto allo scorso anno.
Sin dalla sua prima ideazione, questa misura nasce allo scopo di incentivare l’efficientamento energetico degli edifici, allo scopo di ridurne i consumi e gli sprechi, a tutto vantaggio sia dell’ambiente che della collettività. Per questo, tra gli interventi previsti, vi sono possibilità quale l’installazione di cappotti termici, la sostituzione delle caldaie, l’installazione di pannelli fotovoltaici: tutto il necessario per migliorare la classe energetica dell’immobile..
Come già accennato, l’Ecobonus 2024 prevede fino a tre soglie diverse di detrazioni fiscali per una lunga serie di interventi, allo scopo di migliorare l’efficientamento energetico degli edifici. L’incentivo è disponibile per la riqualificazione di qualsiasi immobile che disponga di corretta richiesta di accatastamento, oppure già presente nei registri del catasto, e non prevede soglie di reddito per potervi accedere.
Il bonus viene erogato sotto forma di detrazione fiscale IRPEF o IRES, in sede di dichiarazione dei redditi, sotto forma di 10 rate annuali di uguale importo. Rispetto agli anni precedenti, invece, non è più possibile approfittare della cessione del credito: grazie a questa misura, risultava possibile cedere il credito maturato all’impresa scelta per la conduzione dei lavori, ottenendo così un immediato sconto in fattura.
Sono tre le aliquote di detrazione di cui è possibile approfittare, entro il 31 dicembre 2024:
La platea dei contribuenti che può accedere alle detrazioni fiscali dell’Ecobonus è molto ampia e, per il 2024, non vi sono particolari variazioni rispetto all’anno precedente. Possono infatti farne richiesta:
Tra gli aventi diritto, la detrazione fiscale viene riconosciuta unicamente al contribuente che materialmente effettua il pagamento per i lavori di efficientamento condotti sull’immobile.
Per poter usufruire degli incentivi fiscali previsti, è necessario prestare attenzione sia alla forma dei pagamenti che procedere alle dovute comunicazioni all’ENEA. Si tratta di due passaggi fondamentali affinché l’accesso all’Ecobonus possa essere riconosciuto.
Affinché la detrazione fiscale venga riconosciuta, è indispensabile procedere al pagamento dei lavori secondo le modalità previste dalla legge:
Entro 90 giorni dalla data di fine lavori, il soggetto titolare delle detrazioni deve mandare un’apposita comunicazione all’ENEA. Il documento dovrà includere:
A questo scopo, si consiglia di effettuare la compilazione con l’aiuto di un professionista qualificato, come il commercialista, seguendo le istruzioni che la stessa ENEA fornisce.
Come già accennato nei precedenti paragrafi, l’Ecobonus 2024 prevede tre aliquote diverse, a seconda degli interventi di efficientamento energetico che vengono effettuati sull’immobile. Ma quali sono i lavori previsti, quelli che vengono considerati idonei per la detrazione fiscale?
Sono diversi gli interventi di riqualificazione energetica che permettono di ottenere una detrazione fiscale pari al 50% della spesa sostenuta, purché si rimanga nei limiti di spesa massimi previsti dall’Ecobonus. Tra i lavori più comuni, si elencano:
Più ampia è invece la platea degli interventi con aliquota al 65%, dove vi rientrano gli interventi più gravosi, in termini economici, per la riqualificazione energetica:
Così come già accennato, in caso i lavori vengano effettuati su un condominio, l’aliquota di detrazione può raggiungere l’85%. Questo perché sui condomini non solo viene considerato l’indice di prestazione energetica conseguito dopo gli interventi, ma anche i vantaggi raggiunti su ogni singola unità immobiliare. in linea generale:
Poiché errori in sede di pagamento, l’errata compilazione della comunicazione ENEA o la conduzione di interventi non considerati idonei possono portare alla perdita dei benefici fiscali, è sempre consigliato affidarsi a imprese affidabili e, naturalmente, vagliare il parere di professionisti quali il commercialista.