Eclissi solare: Terna staccherà impianti fotovoltaici per 24 ore
Terna ha deciso di staccare gli impianti fotovoltaici dalla rete energetica nazionale per prevenire black-out durante l'eclissi solare del 20 marzo 2015.
Fonte immagine: NASA
L’eclissi solare del 20 marzo 2015 creerà non pochi disagi alla rete elettrica europea, come annunciato diverse settimane fa dalla Rete europea dei gestori di servizi elettrici. La Regste aveva avvertito che, data la dipendenza sempre maggiore delle reti energetiche europee dal fotovoltaico, l’eclissi di sole avrebbe potuto causare dei black-out, facendo venire a mancare improvvisamente nelle ore centrali della giornata ben 35 mila MW di energia fotovoltaica, pari all’energia prodotta da 80 centrali elettriche di medie dimensioni.
La Regste aveva annunciato che ciascun gestore energetico nazionale avrebbe preso gli opportuni provvedimenti per evitare di destabilizzare la rete elettrica, comunicando tempestivamente le misure messe in campo per affrontare l’eclissi di sole. Nelle scorse ore il Gruppo Terna, che in Italia gestisce oltre 63 mila km di linee elettriche in alta tensione, ha reso noto che staccherà gli impianti fotovoltaici ed eolici per 24 ore per scongiurare il rischio di cali di potenza improvvisi.
Nello specifico l’operatore energetico ha deciso di disconnettere dalla rete gli impianti fotovoltaici ed eolici con una potenza uguale o superiore ai 100 kW. La misura è stata adottata da Terna in via precauzionale e in base a quanto previsto dal Codice di Rete di Trasmissione Nazionale. Come ha spiegato lo stesso gestore la decisione è stata presa per:
Evitare problemi di equilibrio delle reti per via della rapida interruzione della produzione dei circa 18 GW fotovoltaici installati in Italia.
Secondo le stime della Entso-E, la Rete Europea che riunisce 41 grandi gestori di 34 diversi Paesi, in Italia il calo della produzione di energia fotovoltaica potrebbe toccare il 21% nel momento di massimo oscuramento. In Germania la percentuale sarà ancora maggiore, pari al 50%, per un totale di 50 GW.
Gli esperti spiegano che il calo sarà piuttosto rapido, pari a 400 MW al minuto. La ripresa della produzione alla fine dell’eclissi solare raggiungerà invece i 700 MW al minuto.
Per la rete elettrica europea l’eclissi di sole del 20 marzo 2015 sarà un banco di prova importante. L’ultima eclissi solare in Europa risale al 1999 quando il fotovoltaico era agli albori nel Vecchio Continente.
Oggi l’energia fotovoltaica in Europa copre invece il 10,5% dell’elettricità generata da fonti rinnovabili. Quello del 20 marzo sarà un ottimo test per valutare l’affidabilità dell’attuale mix energetico e studiare contromisure per prevenire il rischio di black-out quando la fetta di fotovoltaico integrata nella rete sarà ancora maggiore.