E-Cat: respinta la domanda di brevetto negli USA
Rigettata per il momento la domanda di brevetto per l'E-Cat di Andrea Rossi negli USA: nessuna evidenza scientifica ne testimonia il funzionamento.
Brutta gatta da pelare per Andrea Rossi. Da quanto si legge da E-Cat World, l’approvazione del brevetto del reattore nucleare a fusione fredda progettato dall’ingegnere/filosofo italiano sta incontrando diverse difficoltà.
Anzi, Sean Burke, ovvero lo specialista statunitense che ha preso in esame la domanda di brevetto, l’ha, pur se non definitivamente, rigettata. E non per motivi di secondaria importanza: mancherebbe ogni evidenza del funzionamento. Su E-Cat World provano ad essere ottimisti:
La sfida di Rossi, penso, è quella di fornire sufficienti informazioni per soddisfare l’ufficio brevetti, pur omettendo alcune informazioni chiave, così da impedire ai competitor di conoscere tutti i segreti in gioco nell’E-Cat
Di fatto, non si capisce per quale motivo la patente brevettuale non dovrebbe avere sufficienti informazioni. Non è il campo d’interesse di chi scrive, ma di solito “segreto industriale” e “brevetti” sono in antitesi. Laddove si decide di ricorrere ad un brevetto è per assicurarsi l’esclusiva dell’uso di una tecnologia. Ma tale tecnologia deve essere “spiegata” e non c’è motivo per non farlo, visto che il brevetto stesso garantisce, appunto, chi li ottiene l’uso esclusivo dell’idea.
Il problema poi è spiegato in altri termini dallo stesso Burke. Di fatto i dubbi vertono sulla credibilità scientifica del tutto: la «ionizzazione spontanea del nichel» e «l’assorbimento di un protone» non trovano nel corpus delle ricerche della fisica alcun riscontro sperimentale degno di nota. Come leggiamo:
Non ci sono al momento evidenze empiriche [descritte in riviste con peer-review] che dimostrino la spontanea fusione fra nichel e protoni.
È possibile che i test che tra qualche settimana dovrebbero avere fine, giungendo alla tanto agognata pubblicazione in rivista specializzata, cambino la situazione. Chi scrive, però, nutre qualche dubbio a proposito. Comunque vada, resta il fatto che questi ritardi nell’ottenere i brevetti sono una tegola importante per Rossi ed i suoi soci.