Dracena: gli effetti positivi del tronchetto della felicità
Il significato, le caratteristiche e consigli su come curare il tronchetto della felicità. Esposizione, annaffiature, potatura e malattie della dracena.
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Prendersi cura del tronchetto della felicità regala grandi soddisfazioni. È una delle piante più conosciute e diffuse all’interno degli appartamenti poiché, oltre allo splendido aspetto, richiede una manutenzione assai ridotta.
Eppure la dracena, nome sotto il quale è anche conosciuta, è una pianta dalle caratteristiche benefiche abbasta uniche nel suo genere. Dove posizionare il tronchetto della felicità? E perché si chiama così?
Di seguito, qualche informazione generica sulla dracena e sulle sue origini, i consigli pratici sulla sua cura e su come affrontare problematiche quali foglie gialle o secche in punta, la potatura, il rinvaso e tutto quello che c’è da sapere a riguardo. Ad iniziare dalla storia della pianta.
Tronchetto della felicità: origini e caratteristiche
La Dracaena è un genere di piante monocotiledoni originarie dalle aree più tropicali dei continenti africano e americano. All’interno di questo gruppo, vi sono numerose piante arbustive e semiarbustive di natura sempreverde, caratterizzate da fusti eretti e resistenti, nonché foglie molto lunghe, sia completamente verdi che striate.
Nel suo habitat naturale, quello delle zone tropicali del mondo, la dracena può crescere anche fino a 6 metri d’altezza. Questa caratteristica, tuttavia, non è mantenuta per la coltivazione domestica, dove supera raramente i due metri. Dotata di un fusto eretto, corposo e solido, la pianta si caratterizza per gruppi di foglie sommitali lunghe e verdi.
Se coltivata correttamente, la pianta può produrre di tanto in tanto un fiore a spiga di color crema, ben conosciuto per il suo profumo dolce. Chi si chieda, tuttavia, quando fiorisce il tronchetto della felicità, probabilmente rimarrà deluso.
Nonostante sia possibile, in presenza di caldo torrido come nel mese di luglio o agosto, difficilmente la dracena coltivata in vaso darà questa soddisfazione a chi la cura. La fase di fioritura è infatti molto rara se la pianta permane all’interno degli appartamenti.
Come per gran parte delle piante coltivate di origine tropicale, anche il tronchetto della felicità richiede delle specifiche caratteristiche climatiche per poter crescere rigoglioso, sebbene le operazioni di manutenzione siano solitamente ridotte. Approfondiamole nel dettaglio.
Come curare il tronchetto della felicità
Come anticipato, è molto semplice prendersi cura del tronchetto della felicità in quanto non richiede particolari accorgimenti. Tuttavia, è bene sapere come trattarlo per evitare che possa essere sofferente, perdere foglie o appassire. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Esposizione
Dove posizionare il tronchetto della felicità? La posizione interna ideale per questa pianta è vicino a una finestra con luce solare filtrata. Poca luce influisce sulla variegatura del colore delle foglie e può arrestarne la crescita. L’esposizione diretta ai raggi del sole, di contro, può bruciarne le foglie.
Terreno
Il terreno preferito dalla pianta sembra essere un mix di terriccio argilloso e ben drenato, soffice e leggero. Per la coltivazione in vaso si consiglia un terriccio torboso miscelato a sabbia con l’accortezza di posizionare sul fondo del coccio, che favorisce il drenaggio dell’acqua in eccesso.
Annaffiature
Come innaffiare il tronchetto della felicità? La cura della Dracaena prevede di mantenere il terreno (che deve essere ricco di sostanze organiche) umido ma, come anticipato, non inzuppato. Non richiede particolari interventi di annaffiatura, con ripetizioni di circa un paio di volte alla settimana nei periodi più caldi, poiché le sue radici temono acqua in eccesso e ristagni.
Successivamente, dall’autunno all’inverno, è preferibile annaffiare la pianta più raramente. Il terreno non dovrebbe mai asciugarsi del tutto.
Temperatura e Umidità
La Dracaena Fragrans si trova bene in presenza di temperature interne comprese tra 15°C e 24°C. L’umidità dell’ambiente nel quale la pianta è posta andrebbe mantenuto a livelli tra il 40 e il 50 percento, gli stessi caratteristici delle zone di origine. Teme fortemente il gelo e i periodi più afosi. È consigliato nebulizzare le foglie regolarmente.
Potatura
Le foglie, perlomeno quelle inferiori, inizieranno a ingiallire in circa due o tre anni: andranno rimosse una volta diventate completamente appassite. In quanto alla potatura del tronchetto della felicità, è possibile attuarla tagliando le cime delle canne. In poco tempo, nella zona del taglio dovrebbero nascere nuove foglie.
Rinvaso
Il rinvaso andrebbe fatto ogni anno o due in un contenitore più grande con terriccio fresco. Basta rimuovere il terreno intorno alla pianta, sollevarla con cautela e posizionarla nel suo nuovo vaso senza rovinare le radici. Quindi coprirle con nuovo terriccio.
Tronchetto della felicità: problemi comuni
Nonostante la facilità nella sua coltivazione, la dracena non è esente da problemi. Questi possono essere dovuti a errate impostazioni di acqua, temperatura, luce e umidità. Tra le problematiche più comuni nelle quali si può incorrere ci sono le seguenti.
Foglie gialle
Il tronchetto della felicità ha foglie gialle, cosa fare? Probabilmente dipende da un’eccessiva irrigazione o uno scarso drenaggio. Ovviare al problema si può cercando di mantenere il terreno drenato e riducendo la quantità di acqua.
Foglie secche in punta
Perché il tronchetto della felicità perde le foglie o le ha secche in punta? Ciò può dipendere dalla poca irrigazione o dall’aria troppo secca. Si può ovviare mettendo accanto alla pianta un umidificatore o nebulizzando regolarmente le foglie.
Malattie
Le malattie che possono colpire il tronchetto della felicità sono diverse. Le più comuni sono il risultato di un’irrigazione eccessiva. Ciò in quanto le radici “inzuppate” possono sviluppare malattie fungine o batteriche. Per evitare di incorrere in tali problematiche si consiglia di annaffiare la pianta solo quando il terreno si asciuga parzialmente.
Tronchetto della felicità, significato
Perché si chiama tronchetto della felicità? Scelta principalmente a scopo decorativo, la varietà più diffusa è quella della Dracena fragrans, conosciuta più comunemente con il nome di tronchetto della felicità. Questa definizione farebbe riferimento a una delle peculiarità tipiche della pianta, quella di dimostrare un’estrema longevità.
La Dracena fragrans è capace di riempire l’ambiente con il suo tocco green, una pianta simile al tronchetto della felicità che può assolvere lo stesso compito è la Yucca. Ma qual è il suo significato? Il suo nome scientifico è, come abbiamo anticipato, Dracaena.
Il termine proviene dal greco e significa “femmina di drago”. C’è un motivo se si chiama così: da una delle sue specie viene estratta una resina rossa detta “sangue di drago”. A tale resina erano attribuite in antichità proprietà magiche e curative.
Il significato attuale del tronchetto della felicità è collegato ai benefici, analizzati di seguito, che la pianta apporta sia a livello fisico che psicologico.
Dracena: gli effetti positivi del tronchetto della felicità
Il ricorso al tronchetto della felicità per la decorazione degli ambienti non deriva solo dalla bellezza estetica di questa pianta, ma anche dai suoi effetti benefici sull’aria. Tra tutte le piante d’appartamento, infatti, la dracena è uno degli esemplari dal maggiore assorbimento di anidride carbonica e di altre sostanze nocive disperse nell’aria degli interni e, per questo, manifesta un positivo effetto depurante.
Prima di posizionarla all’interno della propria abitazione, però, bisogna accertarsi di scegliere un luogo che non sia facilmente raggiungibile dagli animali domestici quali cani e gatti, poiché questa pianta potrebbe risultare tossica per i quadrupedi. Sono molti gli agenti, sia esterni che interni, che possono contribuire a rendere meno salubre l’aria presente all’interno degli appartamenti.
A livello urbano, ad esempio, potrebbero essere elevate le concentrazioni di inquinanti quali smog e polveri sottili, a cui si aggiungono le sostanze dannose dovute al fumo di sigaretta, ad eventuali detergenti per la casa e molto altro ancora. Grazie alle sue capacità depuranti, sembra che la dracena possa trattenere alcune di queste sostanze – dal benzene allo xilene – contribuendo alla depurazione dell’aria.
Inoltre, produce grandi quantità d’ossigeno, ideali per una vita domestica più salutare. Infine, sebbene studi in merito siano ancora in corso, pare che la dracena possa trattenere e ridurre la presenza domestica di alcuni allergeni dannosi per i soggetti ipersensibili.
A livello psicologico, ormai da tempo si ritiene che la presenza negli ambienti di grandi piante a foglia verde sia d’aiuto nella gestione dello stress. Tutti ottimi motivi, insomma, per adottare una dracena.