Dove si buttano i gusci delle cozze?
Se ci stiamo domandando quale bidone sia quello corretto per buttare i gusci delle cozze, non siamo soli. Il rifiuto pone infatti una serie di interrogativi a cui non è semplice dare una risposta univoca. E se è vero che ogni comune di residenza ha regole differenti per lo smaltimento, alla fine dei giochi le opzioni restano due: la raccolta dell'umido e quello del secco indifferenziato.
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La domanda è lecita e la risposta non scontata: dove si buttano i gusci delle cozze è un quesito che merita qualche minuto di riflessione. Il primo bidone che può ospitarle, a naso, è quello dell’umido, giusto? Ma la loro composizione è un aggregato di carbonato di calcio, in teoria non adatto allo smaltimento con i rifiuti organici.
Da cosa è composto il guscio delle cozze?
Pur essendo prodotti naturali del mare, i gusci di cozze, ma anche quelli delle vongole, sono composti al 95% da carbonato di calcio, sostanza che li rende non biodegradabili e difficilmente compostabili.
Se siamo abituati a gettare i gusci nella spazzatura organica, è probabile che stiamo commettendo un errore. Le componenti calcaree dei gusci sono infatti incompatibili con il resto di rifiuti biodegradabili.
Dove si buttano i gusci delle cozze?
Il solo modo per capire dove vadano conferiti, per essere certi di gettarli nel bidone corretto, è di vedere le disposizioni in merito, fatte dal proprio comune di residenza. Ci sono infatti città dove il conferimento avviene col già citato umido, con uno smistamento e smaltimento adeguati che avviene in discarica. Per altri comuni è invece obbligatorio gettare i gusci delle cozze nel secco, dopo un accurato lavaggio per eliminare residui di cibo. Di fatto, le scelte del bidone giusto si riducono a due sul territorio italiano, anche se ci sono teorie strane in merito al loro smaltimento.
Lo diciamo per evitare dubbi, i gusci delle cozze non si buttano con vetro e metalli. C’è chi sostiene che le caratteristiche dei materiali si assomiglino e per questo pensa che i rifiuti possano essere smaltiti insieme. Ma è un errore grave, che può compromettere il riciclo dei primi due materiali.
Umido o secco, qual è la differenza
Dove buttarli, allora? Dopo aver gustato i nostri spaghetti allo scoglio, o le cozze gratinate, si dovranno lavare i gusci per eliminare unto e residui di altri cibi, per gettarli poi nel bidone del secco.
E questa è la norma generale. Ma, come detto, la raccolta di questo rifiuto può variare da un luogo ad un altro e già nelle grandi città le regole di conferimento variano. Di fatti, è possibile che il proprio comune di residenza preveda invece che i gusci delle cozze siano gettati con i rifiuti umidi e compostabili nel bidone organico.
Le differenze non sono casuali, ma dettate da una differente tecnica di smaltimento. Vi sono infatti alcuni sistemi che permettono di sciogliere e ridurre i gusci in modo che possano essere funzionali allo smaltimento dei rifiuti organici. Ma per essere sicuri che il proprio comune sia tra quelli che adottano questi sistemi, si deve leggere sul sito di riferimento quali possano essere le disposizioni su questo materiale.
Conclusione
Al momento, le opzioni di smaltimento restano due sul nostro territorio: il conferimento del rifiuto con l’organico o quello con il secco indifferenziato. Se ci troviamo in vacanza e non sappiamo quali siano i criteri per la raccolta dei gusci delle cozze, nel dubbio, preferiamo optare per questa seconda soluzione.
Il rischio è infatti che i gusci possano alterare il processo di compostaggio dei normali rifiuti organici, ma anche rovinare i macchinari che servono per il riciclo. Se poi volessimo un metodo alternativo al buttarli, li possiamo sempre lucidare, colorare e adoperare per collane e orecchini fai da te, un ricordo originale da indossare in ogni stagione.
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