Dove si butta il sughero
Il sughero è un materiale naturale derivato proprio dalle querce da sughero, dalle quali viene estratto. Ma se dobbiamo gettare tappi e sottopentola realizzati in questo composto leggero ma anche resistente? Ad ogni comune di residenza il suo diverso bidone: ma non sottovalutiamo la possibilità di riciclarlo in modo creativo, per fare oggetti utili e bellissimi per casa e persona.
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Il sughero è una risorsa naturale, in quanto deriva dalle omonime querce da sughero, è biodegradabile e rinnovabile e la sua estrazione preserva la pianta. Di fatti, il sughero si estrae dalla corteccia in modo che l’arbusto non abbia danni permanenti e possa avviare una nuova produzione del materiale. Il che significa non abbattere, ma coltivare.
Di certo in casa tutti abbiamo una nutrita scorta di tappi di sughero, che da sempre proteggono vini e distillati vari dall’attacco degli agenti esterni. Il materiale infatti è idrorepellente, ma non fa passare anche l’aria e così tutela le nostre bevande dall’alterazione dovuta a queste interazioni.
Ma non è escluso che si abbiano anche sottopentola o ciabatte in sughero, in quanto il composto si presenta come leggero, ma anche resistente alle alte temperature. Il problema è che, prima o poi, il dubbio su dove si butti il sughero deteriorato o non più adoperabile sorge.
Se in alcuni casi si può riciclare in casa il materiale, per lavoretti o anche per destinazioni meno scontate, in altre è necessario gettarlo, in quanto non più gestibile. Il bidone corretto non sempre è quello dell’umido, in quanto alcuni comuni potrebbero disporre una raccolta differenziata apposita.
Dove si butta il sughero: la corretta raccolta differenziata
Lo abbiamo accennato e lo ripetiamo, il sughero è un materiale naturale e compostabile, la cui derivazione è la corteccia della Sughera. Le querce da sughero, che da secoli ormai fanno parte della vegetazione del Mediterraneo, sono infatti una risorsa per l’estrazione di questo composto. Se non è di “prima fonte”, il sughero è invece riciclato.
Di fatti, il materiale è spesso riadoperato anche in campo industriale, tanto che molte città hanno avviato un loro tipo di raccolta differenziata a parte, in modo da non sprecare questa materia prima. Il modo più corretto per differenziarlo, passa dalla consultazione del sito del proprio comune di residenza.
In questa maniera è possibile verificare se nelle isole ecologiche ci sono raccolte apposite, ma anche se il comune ha predisposto iniziative collaterali per la consegna. Ci sono infatti progetti da parte di scuole e associazioni culturali locali per la raccolta del composto a fini artistici. Il tutto senza considerare le attività di cantine e aziende vinicole.
Ci sono talvolta ditte che richiedono la consegna di tappi di sughero per un ripristino del vecchio e un riuso per le medesime finalità, ossia sigillare le bottiglie di alcolici. Di solito in cambio si elargiscono dei buoni sconto per la clientela virtuosa, che porta il materiale in azienda e può usufruire di offerte.
In caso il comune di residenza non abbia specificato un tipo di raccolta preciso, il sughero si butta di norma con i rifiuti organici. Il bidone dell’umido è infatti quello più idoneo per una buona raccolta differenziata. Ma, va anticipato, se anche si tratti di un composto naturale, è preferibile spezzettarlo prima di buttarlo, al fine di migliorare il riciclo.
Le discariche che si occupano di umido, non sempre hanno macchinari con forze adeguate per sgretolare e compostare il sughero in modo agevole. Un modo per accelerare il processo ed evitare che restino blocchi di questo materiale è quello di spezzettarlo prima di buttarlo.
Il riciclo domestico del sughero
Va ricordato che il sughero è un materiale duttile e resistente, il che significa poterlo anche riutilizzare fino al suo deterioramento. Se abbiamo dei tappi che sono reduci da qualche festa con brindisi, li possiamo rifilare con un coltellino e riadoperarli per tappare le bevande. Ma ci sono anche utilizzi del tutto nuovi a cui possiamo pensare.
Ad esempio, il sughero è ottimo come puntaspilli, in quanto aiuta a tenere ordine nel set da cucito, ma tutela anche le nostre mani da eventuali punture. Ma in modo analogo, le punte dei coltelli da cucina, spesso causa di ferite accidentali, possono essere richiuse in pezzi di sughero, per evitare che possano offenderci.
Un mobile che traballa può anche essere pareggiato con pezzetti di sughero, ma questo materiale può anche fungere da spessore messo sotto a vasi e complementi pesanti. In questo modo si proteggono i mobili da graffi e ammaccature. E quando la voglia di fai da te ci prende, diciamo sì al sughero per il riciclo creativo e il sano homemade di famiglia.
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