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Dove si butta il Tetrapak

Il Tetrapak è un multimateriale ideato dall'azienda omonima, Tetra Pak, che produce contenitori per alimenti. Lo possiamo trovare in tutti i supermercati, in quanto confeziona latte, succhi di frutta, bevande vegetali e anche salse. Ma quando si parla di raccolta differenziata, visto che al suo interno ha carta, plastica e alluminio, ci sono grandi dubbi sul corretto conferimento.

Dove si butta il Tetrapak

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Ci si chiede spesso dove si butti il Tetrapak, un materiale misto che fa parte integrante delle nostre vite, o meglio delle nostre spese domestiche. Lo possiamo infatti trovare sugli scaffali ogni volta che andiamo al supermercato. Di fatto, dal latte, fino ai succhi di frutta e alcuni tipi di sale, è proprio lui che va a confezionare questi alimenti.

Ma di cosa è fatto il Tetrapak e perché abbiamo sempre dubbi su dove conferirlo per fare una corretta raccolta differenziata? Il fatto che sia un multimateriale è alla base delle incertezze su quale sia il bidone più adatto per gettarlo senza remore.

A livello di percentuali, il Tetrapak si compone al 75% di cartone, a cui si aggiunge un 14% di plastica, che avvolge l’esterno del contenitore e un 5% di alluminio. Il restante 6% è dato da altra plastica, nel dettaglio la bioplastica di cui sono fatti i tappi delle confezioni.

Da qui le domande su come riciclare il Tetrapak e dove conferirlo, in modo da svolgere la nostra funzione di cittadini modello attenti alla raccolta differenziata. Le risposte le vedremo in questo articolo, ma vi diciamo subito che le opzioni si riducono a due bidoni ed è il comune dove risiediamo a dirci quale scegliere.

Dove buttare Tetrapak
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Che rifiuto è il Tetrapak

Il Tetrapak, come accennato, è un materiale misto: si compone di carta, plastica e alluminio, che rendono spesso difficile stabilire “a senso” dove gettarlo. Di fatto, questo composto a strati, permette di tutelare alcuni tipi di alimenti. Lo strato esterno plastico lo rende impermeabile, quello di alluminio interno protegge da luce e umidità i cibi.

Di mezzo c’è uno strato di cartone, in grado di rendere solido il contenitore ma senza appesantirlo e invece garantendo una certa leggerezza di trasporto. Ed ecco perché il Tetrapak è diventato negli anni un grande alleato dell’industria alimentare, in quanto fa da barriera agli agenti esterni, tutelando così il cibo, ma è anche resistente e non pesante.

Ma non è tutto oro quello che luccica, visto che il Tetrapak ha anche un processo di riciclo che fa storcere il naso ai più zelanti ambientalisti. L’unico materiale di questo processo che viene riciclato per intero è quello cartaceo, mentre alluminio e plastica non sempre riescono ad essere rimessi nel ciclo produttivo.

Il tutto però dipende da come l’azienda che si occupa di divisione e smaltimento del Tetrapak, procede al trattamento dei materiali di risulta.

Dove si butta il Tetrapak: carta o plastica?

Ve lo avevamo preventivato, le opzioni di conferimento dei contenitori in Tetrapak sono due, il bidone della carta e quello della plastica. Il sito del proprio comune di residenza, nella sezione dedicata alla raccolta differenziata, potrà sciogliere ogni dubbio sul tipo di raccolta di questo materiale sul territorio.

Di solito i comuni optano per il conferimento nel bidone della carta, ma qualcuno invece ha scelto il conferimento con la plastica. In entrambi i casi è in discarica che avviene la divisione dei materiali, tramite macchinari appositi, che stoccano carta, plastica e alluminio in modo separato.

Ma prima di gettare i nostri contenitori, va ricordato che dobbiamo lavarli per eliminare tracce di alimenti e, se il nostro comune ha previsto che il Tetrapak va nella carta, dovremo anche eliminare il tappo, che andrà invece buttato coi rifiuti plastici.

Il Tetrapak è un materiale multiplo che può essere, almeno in buona parte, riciclato e questo significa che non va gettato nel secco residuo, dove invece vanno solo i materiali non riciclabili, tipo gli scontrini e gli oggetti misti. Il bidone dell’indifferenziata in questo caso non è quello corretto per la raccolta.

 

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