Dopo Daniza, altro orso morto in Abruzzo
A poche ore dalla morte dell'orsa Daniza, un altro esemplare è stato rinvenuto senza vita in Abruzzo: le proteste di associazioni e personaggi pubblici.
La morte dell’orsa Daniza, venuta a mancare a causa del narcotico somministrato per la sua cattura, sta generando le più fitte polemiche. Animalisti e opinione pubblica vogliono sapere di chi siano le responsabilità e quali i contesti che ne hanno determinato il decesso. Ma mentre esplode la rabbia, un altro caso si verifica in Abruzzo: un orso è stato ritrovato senza vita e, purtroppo, si sospetta si tratti di avvelenamento.
Il plantigrade sarebbe stato rinvenuto nelle campagne di Pettorano sul Gizio, così come riportano le agenzie di stampa, ma non è ancora data ben sapere la provenienza né l’identità. Non si tratterebbe dell’orsa Peppina, un esemplare che qualche giorno fa ha fatto razzia di pollame in alcune frazioni vicine al Parco Nazionale dell’Abruzzo. Il Corpo Forestale dello Stato sarebbe già all’opera per la corretta identificazione dell’animale, sul posto anche i veterinari del Parco d’Abruzzo, del Lazio e del Molise, nonché i responsabili della Riserva Monte Genzana. Le cause del decesso, così come già ricordato, non sono ancora note e servirà l’autopsia per stabilirle con certezza, tuttavia il timore è che si tratti di avvelenamento.
Il caso non fa altro che gettare benzina sul fuoco sulla vicenda dell’orsa Daniza, alimentando le proteste che in queste ore si sono fatte particolarmente accese e insistenti, soprattutto sui social network. E proprio in merito alla scomparsa del plantigrade del Trentino, diverse associazioni animaliste – nonché personalità dello spettacolo – hanno deciso di far sentire la loro voce. Il WWF, ad esempio, ha spiegato come la cattura dell’orsa sia stata del tutto inopportuna:
Le istituzioni nazionali, che hanno dimostrato di non saper gestire con la dovuta competenza questa situazione, forniscano celermente i risultati dell’autopsia e facciano emergere la verità su quanto accaduto. Un fatto che lascia sconcertati e giunge come una tristissima conferma della inopportunità della sua cattura più volte richiesta dal WWF Italia.
Anche Legambiente esprime forti dubbi sulla gestione dell’animale, parlando apertamente di “finale da dilettanti”:
Tutta la vicenda dell’orsa Daniza si conclude peggio di come è iniziata, con un finale da dilettanti che dimostra l’incapacità della provincia di Trento di gestire una specie importante per la biodiversità presente sull’arco alpino. Fin dall’inizio la provincia ha agito in maniera autonoma senza coinvolgere le altre istituzioni e soprattutto in maniera non conforme. La morte di questo esemplare si aggiunge a una lunga serie di fallimenti e di eventi negativi che hanno riguardato la gestione di questa specie da parte della provincia di Trento.
E mentre il Codacons promette un esposto alla Procura della Repubblica di Trento, diventa virale lo sfogo in video della conduttrice Licia Colò, da sempre impegnata nella tutela degli animali e della natura. Il volto della TV in verde ha espresso rabbia e rammarico per l’accaduto, invitando alla pronta individuazione di cause e responsabilità. Di seguito, il filmato.