Dolore all’anca, cause possibili e quali esami fare
Cosa può provocare il dolore all’anca e quali sono gli esami diagnostici più efficaci per ottenere una diagnosi e impostare la terapia giusta.
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Provare dolore all’anca non è una condizione comune solo alle persone anziane, infatti può celare un trauma, una lesione, un’infezione o una patologia vera e propria. Per capire la causa del malessere che coinvolge l’articolazione di giuntura tra il bacino e la gamba è certamente indispensabile rivolgersi al medico, il quale potrebbe indirizzare il paziente verso il consulto con uno specialista ortopedico prescrivendo esami diagnostici specifici.
Localizzare il dolore è importante per prendere in considerazione una rosa di possibili cause, prestando anche attenzione alla modalità di comparsa del fastidio.
Possibili cause
Il dolore all’anca può coinvolgere l’inguine, la coscia, il ginocchio. In ogni caso, qualsiasi sia l’origine del dolore è probabile che questo si percepisca in modo diffuso perché si tratta di una zona ricca di nervi e vasi sanguigni. Tra le possibili cause rientrano un trauma, una lussazione o una vera e propria frattura, comune nelle persone in età avanzata specialmente per chi soffre di osteoporosi: in questo caso si avverte un dolore acuto stando in piedi e quando ci si regge sulla gamba coinvolta. Se il dolore si percepisce anche all’inguine, inoltre, potrebbe essere un sintomo di osteoartrosi o di coxite, infiammazione che può presentarsi anche nei bambini. Altre cause solitamente prese in considerazione per la diagnosi sono:
- artrite infiammatoria, comune nelle persone anziane e in grado di generare un dolore nella parte anteriore della coscia o nell’inguine;
- infiammazione dei tendini intorno all’anca che fungono da collegamento tra le articolazioni e i muscoli;
- borsite, vale a dire un versamento del liquido in prossimità delle articolazioni;
- discopatia e sciatica, che spesso genera un dolore che inizia nella parte bassa della schiena e si estende fino ai glutei e alle gambe;
- fibromialgia;
- usura della cartilagine;
- ernia inguinale o femorale, comuni ad esempio nelle donne incinta a causa della pressione che grava sulla parete addominale.
Nelle donne, inoltre, può capitare che il dolore all’anca sia un riflesso di un disturbo di natura ginecologica, come l’endometriosi: in questo caso il malessere si irradia alla schiena, ai glutei e ai fianchi.
Diagnosi ed esami
In presenza di dolore all’anca, il primo step da compiere è chiedere consiglio al medico che attraverso un esame fisico e un’indagine sui sintomi può individuare la causa scatenante, oppure richiedere esami e screening adeguati. La radiografia, ad esempio, viene richiesta quando si sospetta una lesione da trauma che può sfociare in una frattura o in una lussazione della testa del femore. L’ecografia, invece, aiuta a identificare una infiammazione al tendine, un versamento o una contrattura, fornendo dati utili anche in presenza di ematomi e di borsite. In alcuni casi può essere utile procedere con una risonanza magnetica dell’anca, in grado di analizzare i tessuti molli in profondità.
Le possibili cure e terapie previste per alleviare il dolore all’anca, infine, variano a seconda dell’origine del disturbo e possono essere rappresentate da terapie farmacologiche volte a lenire l’infiammazione, da un programma di esercizi mirati o, in casi estremi, dall’intervento chirurgico. Esistono anche alcuni rimedi fai da te che possono placare il dolore e favorire la salute del tessuto cartilagineo: un esempio è dato dalla glucosamina e dalla boswellia, ottimo antinfiammatorio naturale. In caso di artrite, invece, poggiare una borsa dell’acqua calda può aiutare a placare il fastidio.