
Introduzione di un tetto massimo alle sanzioni (www.greenstyle.it)
Il 2024 ha segnato un importante cambiamento nel panorama normativo italiano grazie alla riforma del Codice della Strada.
Tra le novità più rilevanti, spicca l’aggiornamento delle sanzioni per il divieto di sosta, un tema che coinvolge ogni automobilista e che meritava un intervento normativo di questo tipo per garantire maggiore equità e razionalità nella gestione delle infrazioni legate al parcheggio.
Una delle principali innovazioni riguarda l’introduzione di un limite massimo alle sanzioni per chi lascia un veicolo in sosta vietata per un periodo prolungato. In precedenza, il sistema prevedeva multe che oscillavano tra 26 e 102 euro per ogni infrazione registrata ogni 24 ore, senza alcun limite al numero di verbali che potevano essere emessi. Questo approccio ha spesso portato a situazioni in cui i conducenti si trovavano a fronteggiare un carico eccessivo di multe, specialmente in contesti urbani dove le possibilità di parcheggio sono limitate.
Con la nuova normativa, invece, è stato stabilito che il numero massimo di sanzioni amministrative applicabili sullo stesso veicolo in un arco di tempo definito non potrà superare le quattro. Ciò significa che, in caso di sosta vietata prolungata, l’importo complessivo della multa non potrà superare i 408 euro (102 euro moltiplicati per quattro), garantendo una maggiore protezione per gli automobilisti e riducendo il rischio di sanzioni eccessive.
Come funzionano le nuove sanzioni
La nuova regolamentazione si applica sia alle soste vietate tradizionali, come il parcheggio in aree riservate o lungo strade dove la sosta è vietata, sia alle infrazioni riguardanti il tempo di sosta oraria. Per esempio, se un veicolo viene lasciato in un’area di sosta vietata per oltre 24 ore, l’agente di polizia dovrà registrare l’orario di inizio dell’infrazione e applicare una multa giornaliera fino a raggiungere il tetto massimo stabilito.
Un altro aspetto significativo della riforma riguarda le sanzioni per la sosta oraria e tariffata. Secondo il nuovo articolo 7 del Codice della Strada, nel caso di sosta gratuita per un’ora, le multe crescono in base al tempo di superamento consentito. Ad esempio, se un’automobile rimane parcheggiata oltre l’ora consentita, la multa sarà di 26 euro per il primo scostamento, 54 euro per il secondo, 80 euro per il terzo e fino a un massimo di 106 euro dopo quattro ore. Questo sistema progressivo consente di evitare punizioni eccessive per brevi ritardi e introduce una penalità crescente per chi prolunga indebitamente la sosta.

La situazione si complica ulteriormente nelle aree di sosta tariffata. Se un automobilista non paga affatto il parcheggio, la multa varia da 42 a 173 euro, con l’aggiunta della tariffa per un’intera giornata. Se invece si paga solo per un’ora e si sfora, le regole diventano più articolate. Nessuna sanzione verrà applicata se il superamento è contenuto entro il 10% del tempo pagato. Se il superamento va dal 10% al 50%, la multa si riduce del 50%. Tuttavia, se si supera il 50% del tempo pagato, si dovrà pagare l’intera sanzione, oltre al costo giornaliero del parcheggio.
Le sanzioni per chi parcheggia in aree riservate, come gli stalli per disabili o le fermate dei mezzi pubblici, sono state inasprite. Le multe possono arrivare fino a 330 euro, accompagnate dalla rimozione del veicolo e dalla decurtazione di 4 punti dalla patente. Per le soste sulle fermate degli autobus, la sanzione è di 165 euro, con rimozione del veicolo e decurtazione di 2 punti dalla patente. Questa severità mira a tutelare categorie più vulnerabili e a garantire la funzionalità dei servizi pubblici.