Dissesto idrogeologico: in arrivo 15 miliardi di euro dal PNRR
Nuovi fondi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza contro il dissesto idrogeologico a tutela del territorio e delle risorse idriche.
Fonte immagine: Foto di sandid da Pixabay
Circa 15 miliardi di euro in arrivo per la lotta al dissesto idrogeologico. Il provvedimento è reso possibile dalle novità che verranno introdotte con l’approvazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In particolare, nella bozza che dovrà essere discussa dal Parlamento vengono aggiunti 3,97 miliardi di euro ai 10,85 già presenti e ai 200 milioni previsti dal React EU.
Sono diverse le misure ipotizzate all’interno del PNRR per la tutela del territorio italiano. Inclusi anche degli interventi per la forestazione, sia in territorio urbano che boschivo, e per la messa in sicurezza degli invasi.
Lotta al dissesto idrogeologico, le nuove misure
Circa 250 milioni di euro delle nuove risorse verranno destinati a interventi strutturali per la lotta al dissesto idrogeologico e di manutenzione attiva del territorio. Si tratterà di operazioni di prevenzione, riqualificazione e monitoraggio, da attuare dietro valutazione del livello di rischio associato all’area. La selezione degli interventi avverrà anche in relazione al numero di persone potenzialmente coinvolte in caso di disastri ambientali.
Buona parte di quanto stanziato in questa tornata (2,92 miliardi di euro) verrà destinato alla gestione sostenibile delle risorse idriche e alla manutenzione degli invasi. Circa 100 gli interventi previsti, perlopiù al Sud, tra i quali figurano anche quelli su dighe e invasi, infrastrutture idriche di derivazione, riduzione delle perdite nei sistemi di adduzione e il potenziamento/completamento delle condotte di adduzione primaria.
Infine gli interventi di forestazione. Destinati a questo scopo circa 300 milioni di euro, che serviranno a potenziare le aree verdi urbane allo scopo di contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. Verranno affiancati a tali progetti anche quelli di tutela del patrimonio boschivo.
Fonte: Edil Portale