Disastro ambientale in Israele: tonnellate di petrolio lungo la costa
Disastro ambientale in Israele, dove un ingente quantitativo di petrolio sta minacciando gli ecosistemi marini e la barriera corallina.
Fonte immagine: iStock
Lo sversamento di tonnellate di petrolio lungo la costa pone in serio pericolo gli ecosistemi marini di Israele. Un disastro ambientale che nelle ultime ore è stato definito come il “peggior caso di inquinamento marino degli ultimi decenni“.
Il petrolio sembrerebbe fuoriuscito circa una settimana fa da una delle decine di navi petroliere che erano presenti nell’area. A quanto riferiscono fonti israeliane la responsabile dello sversamento di greggio non è stata ancora identificata.
Disastro ambientale: 180 chilometri di costa a rischio
Circa 180 i chilometri di costa a rischio, inclusi i tratti di litorale al confine con il Libano e quelli confinanti con Gaza. Dopo un primo sopralluogo dell’area il Premier israeliano Benjamin Netanyahu ha disposto il divieto di balneazione sull’intera costa d’Israele.
Un incidente di enorme portata secondo la Prof.ssa Ilana Berman, dell’Università di Haifa, che ha espresso pessimismo riguardo la possibilità di riportare gli ecosistemi marini israeliani alla loro condizione originaria.
Migliaia di volontari sono già accorsi per tentare di ridurre al minimo i danni per uccelli, pesci e per i tratti di spiaggia e roccia presenti lungo la costa israeliana. A destare particolare preoccupazione la quantità di greggio sversata, che minaccia direttamente anche la barriera corallina di Eilat.
Proteste degli ambientalisti
Il nuovo episodio ha riacceso le polemiche tra amministrazione politica e ambientalisti. Circa un mese fa forti proteste sono andate in scena in seguito all’accordo tra Israele e gli Emirati Arabi per il transito di grandi quantità di petrolio attraverso la “Europe-Asia Pipeline” fra Eilat (Mar Rosso) e Ashkelon (Mediterraneo).
Fonte: La Stampa