Dieta Zero: come funziona, pro e contro
Sai come funziona la Dieta Zero? Questo programma alimentare promette una rapida perdita di peso, unita a un miglioramento della salute fisica e mentale. Per raggiungere questi obiettivi, però, bisogna eliminare carboidrati, zuccheri, frutta e altri alimenti. Ma quali saranno i vantaggi e gli svantaggi di questa dieta?
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Il mondo delle diete, si sa, è letteralmente sconfinato: ogni anno sentiamo parlare di stili alimentari sempre nuovi che si basano sull’assunzione o sull’esclusione di un determinato alimento o gruppo di alimenti. Fra le diete che riscuotono un certo successo rientra la cosiddetta “Dieta Zero”, ma come funziona e quanti chili si possono perdere con questo regime alimentare? Ma soprattutto, si tratterà di una dieta sicura per la salute?
In questo articolo vogliamo scoprire cosa si mangia durante la dieta zero, i pro e i contro di questo programma dimagrante e chi dovrebbe evitarlo.
Prima di tutto, però, vediamo cos’è la dieta zero.
Cos’è la Dieta zero?
La Dieta Zero è uno dei numerosi regimi alimentari che si basano sull’esclusione di determinate categorie di alimenti. Nello specifico, in questo programma nutrizionale la parola “zero” si riferisce a “zero carboidrati” e “zero zuccheri”.
Durante la prima fase della dieta, infatti, bisognerà escludere del tutto carboidrati e cibi o bevande dolci, in modo da costringere il corpo a bruciare i grassi. Al contempo, la dieta promuove anche un maggiore consumo di alimenti proteici e ricchi di fibre.
In poche parole, si tratta di una sorta di dieta chetogenica, un programma alimentare che riscuote pareri spesso contrastanti, in quanto può favorire una rapida perdita di peso, ma comporta al contempo delle scelte alimentari poco equilibrate, che potrebbero non essere adatte a tutti e potenzialmente dannose, specialmente se adottate per un lungo periodo di tempo.
Per favorire il dimagrimento, la Dieta Zero promuove naturalmente l’adozione di un sano stile di vita, lo svolgimento di regolare attività fisica e l’assunzione di tisane drenanti e integratori a base di estratti vegetali, che dovrebbero aiutare a drenare i liquidi in eccesso e accelerare il metabolismo.
Cosa si mangia durante la dieta zero?
Come vedremo, la Dieta Zero prevede un consumo estremamente ridotto di carboidrati, zuccheri, dolci, frutta e bevande alcoliche. Ma quali sono, invece, i cibi ammessi?
Chi segue questa dieta potrebbe consumare i seguenti alimenti consentiti:
- Verdure: quasi tutte, fatta eccezione per carote e patate
- Pesce a volontà
- Carne bianca
- Uova
- Frutta secca
- Dolcificanti naturali
- Soia e derivati
- Caffè, tè e tisane
- Condimenti: olio extra vergine di oliva, di sesamo o di girasole, salsa di soia e aceto, sale e pepe.
Le modalità di cottura da prediligere sono “alla griglia” o “a vapore”.
Come funziona la dieta zero?
Come molte diete di questo genere, anche questo schema alimentare si compone di tre fasi distinte e di uguale durata, durante le quali bisognerebbe assumere specifici alimenti “Zero” e tisane e integratori che è possibile acquistare on line, attraverso il sito ufficiale del programma alimentare.
La durata della Dieta Zero dipenderà dalla quantità di chili che bisogna perdere. Vediamo nello specifico cosa prevedono le tre fasi della dieta.
Prima fase: Activate
La prima fase può avere una durata che va da 3 a 14 giorni, durante i quali bisognerà escludere completamente qualsiasi tipo di zucchero, carboidrato, dolciumi, frutta e bevande alcoliche.
Lo scopo di tale restrizione è quello di attivare la chetosi, che porterà il corpo a bruciare grassi anziché zuccheri. La fase Activate avrebbe dunque lo scopo di favorire una rapida perdita di chili riattivando il metabolismo.
Seconda fase
Siamo nella fase di stabilizzazione del peso, che può durare dalle 2 alle 3 settimane. Durante questo arco di tempo, si potranno reintrodurre alcuni tipi di carboidrati a basso indice glicemico, e bisognerà consumare due pasti a base di alimenti zero della linea Activate.
Alcol e frutta continuano ad essere banditi.
Terza fase: mantenimento
La terza e ultima fase della Dieta Zero è quella di mantenimento, e ha una durata di circa 2 settimane. Pian piano sarà possibile introdurre anche le altre categorie di cibi finora escluse, come frutta, legumi e altri carboidrati. E’ inoltre suggerito il consumo di pasti della linea Dieta Zero, in modo da consolidare il peso forma ideale raggiunto.
Vantaggi e controindicazioni della Dieta Zero
Ma dunque, la Dieta Zero funziona davvero? Come molte altre diete low carb, anche questa può favorire la perdita di peso, in quanto prevede parecchie restrizioni alimentari e induce il corpo a bruciare più in fretta i grassi.
In termini di chili, si ritiene che la Dieta Zero possa far perdere fino a 2 chili a settimana. Seguire la dieta Zero dei 21 giorni comporterebbe una perdita di circa 5 – 7 chili. Tuttavia, è sempre bene ricordare che limitare carboidrati e frutta in maniera così importante potrebbe avere delle conseguenze.
Ad esempio, una dieta low carb potrebbe comportare un lavoro extra per fegato e reni. Questo programma alimentare non è considerato sostenibile a lungo termine, e dovrebbe essere evitato da coloro che soffrono di disturbi del comportamento alimentare e patologie come diabete, malattie renali, epatiche e cardiache o carenze di vitamine e minerali.
La dieta andrebbe inoltre evitata dalle donne in gravidanza o durante l’allattamento al seno e da bambini o ragazzi in fase di sviluppo.
Ti consigliamo di consultare un dietologo o nutrizionista e di sottoporti a una visita accurata prima di seguire questa o altri tipi di diete.
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