Dieta vegetariana negli asili, governo cinese la vieta
Stop delle autorità alla dieta vegetariana, un asilo in Cina è finito al centro delle polemiche per le proposte alimentari ai più piccoli.
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La Cina è sempre più proiettata verso un futuro maggiormente sostenibile, il consumo di carne sembra aver subito un crollo generale in favore di un’alimentazione green, in questo caso la dieta vegetariana e per questo con minori emissioni di CO2.
La nascita e crescita di esercizi tematici sembra stai lentamente soppiantando e modificando le scelte di sempre, legate al consumo di carne e in particolare quella di maiale. Nonostante il trend interessante, che si sta espandendo lentamente, l’argomento del consumo della carne è ancora molto forte.
Non a caso è stato intimato a un asilo della zona sud-ovest della Cina di modificare il menu per i più piccoli, introducendo nuovamente pietanze a base di carne.
La struttura nota come Deyin School situata nella città di Chengdu avrebbe violato le normative nazionali legate alla preparazione dei pasti per i bambini in età prescolare, introducendo pietanze vegetariane nel menu quotidiano. Evitando appositamente di proporre pasti a base di proteine animali e pubblicizzando il tutto attraverso i social network.
Stop alla dieta vegetariana negli asili
La notizia del menu vegetariano aveva fatto il giro dei social cinesi, promuovendo ed elogiando la proposta alternativa anche per i più piccoli. L’istituto avrebbe fornito pasti veg con l’aggiunta di latticini e uova, ma escludendo le proteine di origine animale, come confermato da molti media locali e nazionali. La notizia aveva catturato l’attenzione della popolazione scatenando una serie di critiche, tanto da considerare la scelta alimentare povera e “non adeguatamente nutriente”.
Altri si erano spinti a considerare il menu vegetariano come una forma di maltrattamento nei confronti dei più piccoli. Tanto da catturare l’attenzione delle autorità che hanno così dato lo stop alla proposta green.
L’argomento è sicuramente molto caldo ed è motivo di contrasto tra chi sostiene l’alimentazione tradizionale cinese e chi spinge per alternative veg molto più leggere e salutari.
Fonte: South China Morning Post