Dieta vegana ai cani, scatta sequestro e maxi-multa
Dieta vegana ai cani, scatta il sequestro e una maxi-multa: il caso di una coppia australiana fa il giro del mondo, sollevando indignazione.
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Costringevano i loro due cani a una dieta vegana rigorosa, nonostante le raccomandazioni dei veterinari. E così per una coppia non è scattata solo una pesante multa, ma anche il divieto di accudire altri animali domestici. Succede in Australia, nel Queensland, dove le autorità sono intervenute per trarre in salvo i due quadrupedi, fortemente denutriti e affetti da numerosi disturbi. La notizia è poi rimbalzata velocemente sui social, sollevando indignazione a livello internazionale.
Per quanto quella vegana sia oggi una scelta alimentare umana sempre più diffusa, amica dell’ambiente e degli stessi animali, non appare un regime idoneo per cani e gatti. Secondo le principali linee guida veterinarie, queste specie domestiche necessitano di un costante apporto di proteine di origine animale, per scongiurare problemi di salute anche seri.
Dieta vegana ai cani, interviene la polizia
Il caso è accaduto a Cow Bay, nel Queensland. La locale divisione della Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals (RSPCA) ha di recente ricevuto numerose segnalazioni per la presenza di due cani dalle condizioni cagionevoli. Così gli ispettori dell’organizzazione di tutela, accompagnati dalla polizia, hanno raggiunto l’abitazione di una coppia vegana, proprietaria dei quadrupedi.
Dai controlli del caso è emerso come i due cani, Roo e Ula, siano stati per anni sottoposti a una rigida dieta vegana, tanto da trovarsi in una condizione di forte malnutrizione. I quadrupedi venivano alimentati unicamente con ceci, quinoa, riso e semi, con pasti cucinati appositamente dai proprietari, i quali si sono però rifiutati di fornire la ricetta dei loro preparati.
Non è però tutto: uno dei due cani avrebbe di recente subito un comune infortunio a una zampa posteriore, uno dei tanti casi di routine che i veterinari sono quotidianamente abituati a gestire. Anziché affidare l’animale a mani esperte, la coppia avrebbe invece optato per la costruzione casalinga di un tutore, seguendo istruzioni trovate online. La struttura non si sarebbe però rivelata adeguata, tanto da sfregare sull’addome del cane e causare irritazione, ferite e vesciche.
Le autorità hanno quindi chiesto spiegazioni alla coppia che, tuttavia, si sarebbe rifiutata di fornire una motivazione al proprio comportamento. Secondo quanto riferito da Newsweek, i due avrebbero rivendicato agli ispettori la scelta vegana, a loro dire sufficiente a testimoniare il loro amore per gli animali:
Voi mangiate animali uccisi, non sarete mai come noi. Siamo vegani e per questo amiamo gli animali.
Dopo il sequestro, uno dei due cani – Ula – ha seguito un percorso di riabilitazione e ha trovato una nuova famiglia. Per l’altro esemplare, Roo, non vi è stato nulla da fare: le condizioni risultavano ormai irrimediabilmente compromesse, tanto da spingere i medici verso l’eutanasia. La coppia ora dovrà pagare una multa da 6.000 dollari e non potrà più accudire animali domestici.
Fonte: Newsweek