Dieta priva di scorie: cosa mangiare e benefici
A cosa serve e su quali principi si basa la dieta priva di scorie spesso prescritta in vista di esami diagnostici o interventi: ecco cibi ammessi e vietati.
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Vengono chiamate scorie alimentari tutte le parti dei cibi che non vengono assimilate dall’organismo ma si depositano nell’intestino, in attesa di essere eliminate. Può capitare, generalmente sotto prescrizione medica, di dover intraprendere una dieta priva di scorie in vista di un esame diagnostico specifico o semplicemente per pulire e depurare l’intestino, eliminando quindi dalla propria dieta quotidiana – almeno temporaneamente – le bucce, i semi, alcune sostanze grasse e le fibre in generale.
Solitamente la dieta senza scorie è indicata alcuni giorni prima l’esecuzione di un’ecografia addominale, una colonscopia, un intervento chirurgico oppure per risolvere alcune problematiche comuni come il meteorismo o la diverticolite a carico del colon, il morbo di Crohn.
L’assenza di fibre alimentari, tuttavia, a lungo andare può causare stitichezza e altri disturbi che limitano le funzionalità intestinali, pertanto è fondamentale limitarsi alla prescrizione medica e seguire scrupolosamente le indicazioni ricevute dallo specialista. Capiamo meglio come seguire questa particolare dieta:
Alimenti vietati
La dieta priva di scorie si basa su un unico principio di fondo: eliminare dall’alimentazione tutti i cibi contenenti fibre, iniziando dalla frutta e dalla verdura sia consumate crude sia cucinate in qualsiasi modo. Anche gli alimenti contenenti grassi idrogenati sono da abolire durante questo regime alimentare. In particolare, la dieta senza scorie non ammette in consumo di latte intero e di formaggi grassi e fermentati, di cereali integrali compresi tutti i derivati da questo tipo di farine. È anche necessario evitare di introdurre fibre sotto forma di buccia, che deve essere eliminata da frutta e verdura. Per quanto riguarda i condimenti, è fondamentale evitare il consumo di grassi animali, mentre non si devono consumare carni rosse e insaccati. Tra le bevande, infine, è preferibile evitare di consumare bibite gassate compresa l’acqua frizzante.
Alimenti concessi
Secondo le regole basilari della dieta priva di scorie, è importante preferire il consumo di olio extravergine d’oliva come condimento, usato esclusivamente a crudo, così come del solo latte scremato e di altri latticini rigorosamente magri.
Per quanto concerne l’apporto di carboidrati, sono ammessi i prodotti realizzati con la farina bianca purché privi di semi o di altre aggiunte (ad esempio la frutta secca), mentre è concesso il consumo di carni bianche e magre così come di pesce magro come il merluzzo: a tal proposito, anche il metodo di cottura è determinante e dovrebbe essere sempre all’insegna della leggerezza. Via libera alla bresaola, unico affettato ammesso insieme al prosciutto crudo purché sia privato del grasso. È anche possibile consumare le patate.
Benefici e svantaggi
I benefici che derivano da un regime alimentare restrittivo come la dieta senza scorie sono strettamente legati alla disintossicazione e alla pulizia intestinale, infatti questo tipo di alimentazione favorisce la depurazione dell’apparato digerente e nel contempo riduce infiammazioni o alterazioni causate da intasamenti e accumuli di sostanze di rifiuto.
È anche importante sottolineare, tuttavia, come seguire questo regime dietetico per un periodo di tempo superiore ai giorni consigliati dal medico possa condurre a carenze e problematiche di vario tipo, causate proprio dall’assenza di fibre. Questa dieta, infine, non è finalizzata al dimagrimento ma al contrario rischia di privare di sostanze nutritive importanti, come appunto le fibre ma anche le vitamine e i sali minerali contenuti nella frutta e nella verdura.