Dieta oloproteica: schema e come funziona
Quali sono i vantaggi della dieta oloproteica e come eseguirla correttamente per perdere peso velocemente: tutte le informazioni per perdere peso.
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Ottenere una perdita di peso regolare, attaccando i depositi di grasso e mantenendo integra la massa magra: la dieta oloproteica si propone di conseguire questo obiettivo attraverso l’impostazione di un regime alimentare preciso volto a eliminare – o ridurre enormemente – l’apporto di carboidrati e privilegiare le proteine. Vedremo nel dettaglio:
I principi della dieta oloproteica
Elaborata in origine dal professore americano George L. Blackburn negli anni ’70, è stata rielaborata in Italia dal professor Giuseppe Castaldo alla fine degli anni ’90. Questa dieta viene chiamata anche “liposuzione alimentare“, richiamando la sua origine che la vedeva prescritta soprattutto ai soggetti obesi. In seguito, è stata consigliata anche alle persone in sovrappeso che vogliono eliminare le adiposità. Sebbene si ottenga un dimagrimento repentino, prima di decidere autonomamente di intraprendere questo regime alimentare è fondamentale rivolgersi al medico in modo tale da tenere sotto controllo lo stato di salute in generale e tutti i parametri ritenuti importanti.
Principio di base della dieta oloproteica è quindi la mancata assunzione di carboidrati e di grassi, costringendo l’organismo a consumare i depositi di lipidi e ottenendo una rapida riduzione del peso. Per mantenere più integra possibile la massa magra, invece, viene introdotta una quantità consistente di proteine, unendo sia vitamine sia sali minerali.
Vantaggi
I primi due vantaggi riguardano la rapida perdita dei chili di troppo e la salvaguardia della massa muscolare, tanto che la perdita di peso solitamente nell’arco dei 21 giorni di dieta – che corrispondono alla prima fase – può raggiungere i 6 chilogrammi per le donne e gli 8 chilogrammi per gli esponenti del sesso maschile.
Allo stesso tempo, il dimagrimento non causa una evidente perdita di elasticità della pelle, grazie all’apporto di amminoacidi e antiossidanti, garantiti dalla topologia di alimenti consentita. Il regime oloproteico, inoltre, aiuta a tenere sotto controllo sia il colesterolo sia il diabete, così come a ridurre la ritenzione idrica favorendo il controllo dei liquidi. Anche il senso di fame viene controllato in modo efficace da coloro che seguono il regime alimentare oloproteico.
Schema alimentare
L’impostazione della dieta oloproteica deve basarsi sulle indicazioni del professionista competente, come il medico nutrizionista, tuttavia alcune indicazioni possono essere prese in considerazione a livello generale. Si individuano, solitamente, tre fasi:
- 21 giorni iniziali, nei quali è necessario consumare alimenti di origine proteica come i legumi, il pesce, le carni bianche, le uova e gli affettati poco grassi come la bresaola e il petto di tacchino, limitando rispettivamente a 10 e 20 grammi al giorno l’assunzione di grassi e di carboidrati, in quest’ultimo caso preferendo frutta e verdura;
- 42 giorni intermedi, durante i quali si possono reinserire i carboidrati seppure in modo graduale e consumando porzioni molto piccole;
- terza fase di mantenimento caratterizzata dal consumo di alimenti di vari tipi, sempre limitando i carboidrati.
Controindicazioni
Questa dieta, come ogni regime alimentare, non deve escludere un apporto di acqua pari a 2 litri al giorno, da bere prevalentemente lontano dai pasti principali. Essendo iperproteico, questo tipo di alimentazione non è adatta a chi soffre di disturbi ai reni o di altre patologie complesse.