Greenstyle Alimentazione Dieta Dieta per diverticolosi: cosa mangiare e menu

Dieta per diverticolosi: cosa mangiare e menu

Dieta per la diverticolosi: ecco quali alimenti evitare, quali preferire e un esempio di menu giornaliero per alleviare i sintomi di questa condizione.

Dieta per diverticolosi: cosa mangiare e menu

Fonte immagine: Food via pixabay

La dieta per la diverticolosi rappresenta un importante supporto al miglioramento dei sintomi di questo fastidioso disturbo intestinale. Nel dettaglio, andremo ad approfondire i seguenti aspetti:

Diverticolosi: cos’è, cause e sintomi

La diverticolosi consiste nella presenza di uno o più diverticoli nel colon: si tratta di una o più estroflessioni della parete intestinale a forma di piccoli sacchi, detta a “dito di guanto”. Nella maggior parte dei casi questo disturbo è asintomatico, ma possono verificarsi anche episodi di infiammazione e sanguinamento.
Anche se i diverticoli si possono presentare lungo tutto il tratto dell’intestino, nella maggior parte dei caso sono localizzati nel colon. La diverticolosi è più comune negli individui di età avanzata: tre quarti dei soggetti coinvolti ha più di 80 anni.

La causa della diverticolosi non è del tutto nota e, molto probabilmente, dipende da diversi elementi. Alcuni studi evidenziano un ruolo importante di alcuni fattori ambientali, come ad esempio la dieta a basso contenuto di fibre o alto contenuto di carne rossa. Sono però coinvolti anche fattori ereditari.

La maggior parte dei pazienti, quasi l’80%, è asintomatica. Negli altri la malattia si manifesta con dolore o sanguinamento. I pazienti con diverticolosi a volte soffrono di gonfiore, stitichezza o diarrea. La dieta può influenzare l’intensità dei sintomi.

Quali cibi evitare

Cassetta di mele

Poiché la causa dello sviluppo di questa malattia non è del tutto nota, non esiste una lista certa di alimenti da evitare. Tuttavia, molte indicazioni sono concordi nel ridurre al minimo il consumo di alcuni cibi. Delle ricerche hanno evidenziato che gli alimenti ad alto contenuto di FODMAP – oligosaccaridi fermentabili, disaccaridi, monosaccaridi e polioli – possono causare un aumento dell’intensità dei sintomi.

Alcuni esempi di alimenti ricchi di FODMAP includono:

  • alcuni frutti, come mele, pere e prugne;
  • latticini, come latte, yogurt e gelato;
  • fagioli, cavolfiori e cavoletti di Bruxelles;
  • cipolle e aglio.

Anche una dieta troppo ricca di fibre derivanti da:

  • legumi come fagioli, ceci e lenticchie;
  • riso integrale, quinoa, avena, amaranto, farro e bulgur;
  • frutta e verdura;

può in caso di infiammazione dei diverticoli causare un peggioramento dei sintomi.

Cosa mangiare

Nuts

La diverticolosi è una malattia di competenza del medico, che di solito suggerisce al paziente di adottare alcuni cambiamenti nella dieta per rendere la condizione più facile da tollerare. Nel corso di un attacco acuto il medico curante potrebbe suggerire una dieta povera di fibre o una dieta liquida per alleviare i sintomi.

Gli alimenti a basso contenuto di fibre includono:

  • riso bianco, pane bianco o pasta;
  • cereali secchi a basso contenuto di fibre;
  • frutti trasformati come la composta di mele;
  • proteine animali cotte come pesce, pollame o uova;
  • olio di oliva extravergine;
  • zucchine o zucca pelate, cotte e senza semi, spinaci cotti, barbabietole, carote o asparagi patate senza buccia;
  • estratti di frutta e verdura.

Un esempio di menu

Food

Il menu di una giornata tipo in caso di diverticolosi potrebbe essere così definito:

  • a colazione un tè o una tisana non dolcificata, una fetta di pane bianco con un velo di composta di mele o altra frutta;
  • a metà mattina una spremuta d’arancia con 30 g di frutta secca mista;
  • a pranzo una porzione di pasta condita con il pesto alla genovese e una porzione di pesce al vapore, condito con limone e rosmarino;
  • a merenda una spremuta fresca di agrumi misti e 30 g di frutta secca mista;
  • a cena una porzione di riso alla parmigiana e una di insalata cotta, condita con aceto balsamico ed erbe aromatiche.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Cottura passiva: come cuocere a fuoco spento e risparmiare
Alimentazione

La cottura passiva è una tecnica che consiste nell’utilizzo del calore residuo per cuocere gli alimenti. Per applicarla, basta portare l’acqua ad ebollizione, mettere gli alimenti nella pentola e dopo poco spegnere il fuoco. In questo modo, possiamo cuocere la pasta, il riso e anche le verdure.